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Vertenza British Council: continua il confronto con i lavoratori convocati in assemblea a Roma e nelle varie sedi di Italia

I lavoratori riuniti in assemblea hanno accolto la proposta della FLC CGIL di sostenere la procedura di esame congiunto con tre giornate di sciopero.

13/03/2019
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Ieri, 12 marzo 2019, si è tenuta la prima assemblea nella sede del British Council di Roma indetta dalla FLC CGIL Roma COL nel corso della quale i lavoratori hanno unitariamente accolto la proposta di accompagnare il negoziato con tre giornate di sciopero (20 e 28 marzo e 6 aprile). Di seguito il comunicato.

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Si è tenuta il 12 marzo 2019 la Assemblea convocata dalla FLC CGIL Roma Col del personale di British Council della sede di Roma per discutere della procedura di licenziamento collettivo ex L. 223/91.

L’assemblea ha visto una partecipazione massiccia di lavoratori, insieme alle RSA, quali componenti della delegazione trattante in sede di esame congiunto, unitamente alla FLC CGIL Nazionale e alla struttura territoriale di Roma Col.

Il personale, informato dalle RSA anche con un comunicato del 28 febbraio in occasione del primo incontro di esame congiunto, è stato messo a conoscenza di tutto il percorso che ha portato all’apertura della procedura di licenziamento collettivo, iniziato il 20 febbraio e, le motivazioni addotte dal BC per l’apertura dello stato di crisi.

La FLC CGIL ha informato i lavoratori che ieri, 11 marzo, sono stati presentati da parte del BC il piano industriale richiesto dal sindacato e la proposta economica sugli incentivi all’esodo.

Sono stati illustrati i termini e le condizioni con cui la FLC CGIL sta portando avanti la procedura di esame congiunto e le varie ipotesi per giungere o meno ad un accordo, ribadendo che l'obiettivo prioritario è quello di evitare i licenziamenti e ridurre l’impatto sociale.

L’assemblea dei lavoratori ha condiviso la posizione assunta dalla FLC CGIL in sede di esame congiunto, che ha chiesto il ritiro dei licenziamenti e contestato la scelta del BC di licenziare personale interno qualificato che potrebbe svolgere le mansioni associate alle nuove posizioni indicate nel piano industriale.

Nel contestare i licenziamenti proposti la FLC CGIL ha chiesto il mandato ai lavoratori di proseguire il negoziato in sede di esame congiunto, per la definizione di un accordo, a partire dalla “rinegoziazione” della proposta di incentivo all’esodo avanzata dal BC e giudicata largamente insufficiente, e a ricercare soluzioni per il ricollocamento degli esuberi nelle nuove posizioni o in altre fungibili. In questo senso la FLC CGIL ha chiesto di conoscere eventuali disponibilità tra il personale all'esodo incentivato (da rinegoziare) e l’esistenza di casi riconducibili al pensionamento anticipato, così come previsto dalle norme vigenti.

Dopo una lunga e approfondita discussione delle varie ipotesi in campo, i lavoratori unitariamente hanno

- valutato la gravità della situazione e approvato le proposte della FLC CGIL che il 6 marzo ha dichiarato lo stato di agitazione ed è impegnata, insieme alle proprie strutture territoriali, nelle assemblee in tutte le sedi del BC di Roma, Napoli e Milano e,

- accolto la proposta della FLC CGIL di sostenere la procedura di esame congiunto con tre giornate di sciopero, a partire dal 20 marzo, in concomitanza col prossimo incontro, il 28 marzo e il 6 aprile, data ultima per la conclusione della procedura in sede sindacale.

La FLC CGIL e le RSA invitano i lavoratori, visto il momento di criticità per l’istituto, a supportare con spirito di solidarietà la trattativa e a farsi protagonisti nella vertenza sostenendo il conflitto in atto e aderendo in massa agli scioperi che verranno proclamati nei prossimi giorni.

13 marzo 2019

FLC CGIL Roma COL