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Allarme chiusura Uffici Scolastici Territoriali in Lombardia e ricadute negative sulle scuole

Comunicato congiunto di Tobia Sertori, Segretario generale FLC CGIL Lombardia e Florindo Oliverio, Segretario generale FP CGIL Lombardia.

04/03/2017
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A cura della FLC CGIL Lombardia e FP CGIL Lombardia

Da molti anni denunciamo il costante depauperamento dell’organico degli Uffici Scolastici Territoriali della Lombardia. La situazione è esplosiva, si rischia di non poter attivare le procedure per l’avvio del prossimo anno scolastico, né di evadere le tante pratiche di pensione previste per il biennio 2017/2018, nonché le normali attività di ufficio. 

Questa situazione è la conseguenza delle politiche miopi messe in atto dal Governo nell'ultimo ventennio: tagli lineari, blocco del turn over. Provvedimenti che oggi mostrano tutti i loro limiti: non vi è stato alcun risparmio, la spesa pubblica è aumentata e non si sono tagliati gli sprechi. Unico effetto collaterale lo sfascio dei servizi pubblici e l'allontanamento dello stato dal territorio. 

I Dirigenti degli UST lombardi hanno cercato di tamponare la grave situazione attingendo dal personale del comparto scuola. Una soluzione che ha prodotto effetti negativi per entrambi i settori. Negli ex Provveditorati (UST) consolidando le scoperture. Nella scuola si sono create carenze per via delle applicazioni in uscita. 

La situazione nell’ufficio di Mantova è tragica, nel corso dell'anno andranno in pensione altre due dipendenti di consolidata esperienza e competenza, pertanto l'organico si riduce a sole due unità, in questa situazione la soluzione che si appalesa è la chiusura. 

Riteniamo che le scelte politiche che hanno destrutturato gli uffici periferici amministrativi ai soli fini di risparmio hanno di fatto messo in crisi anche gli uffici di segreteria delle scuole.
Le funzioni di supporto alle scuole da parte degli Uffici scolastici territoriali sono scomparse, le scuole si sono viste scaricare funzioni non di propria competenza, con personale non adeguatamente formato ma, addirittura, con un organico ridotto.

È forte il dubbio, anche per quanto previsto dalla legge 107/2015, che si voglia caricare ulteriormente le scuole di funzioni non proprie e smantellare gli uffici scolastici territoriali. Riteniamo sbagliata e negativa questa scelta. 

È necessario un cambio di rotta, il Governo deve in qualche modo tamponare l'emergenza attraverso assunzioni immediatamente disponibili mediante lo scorrimento delle graduatorie aperte, e programmare altre assunzioni bandendo un concorso. 

Solo rafforzando gli organici gli uffici periferici del MIUR, UST, possono riprendere a svolgere compiti e funzioni di competenza e offrire all'utenza un servizio efficiente ed efficace.