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DDL scuola: Torino, presidio unitario dei sindacati il 9 aprile

Appuntamento dalle ore 16,30 alle 19,30 in Via Verdi davanti alla RAI per una scuola inclusiva, democratica e pubblica.

08/04/2015
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Comunicato unitario

Le organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, Snals, Gilda della provincia di Torino unitariamente ritengono che il disegno di legge (n. 2.994), recentemente depositato in Parlamento, contenga elementi che peggiorano ulteriormente la situazione di precarietà di migliaia di lavoratrici e lavoratori, promuova un assetto scolastico dal chiaro indirizzo autoritario ed escluda il ruolo del contratto nazionale e della contrattazione integrativa d’istituto.

Le stesse organizzazioni indicono un presidio unitario per dare voce al dissenso delle lavoratrici e dei lavoratori e  per rafforzare le seguenti rivendicazioni:

  1. Piano straordinario pluriennale di assunzione di tutti i precari compresi quelli con 36 mesi di servizio che non sono nelle GAE. Le misure che proponiamo devono riguardare il personale docente ed il personale ATA ed è necessaria una legislazione d’urgenza.
  2. No alla scuola autoritaria. L'istituzione scolastica definita dalla legislazione vigente è fondata su una concezione democratica di assunzione di responsabilità e di condivisione nelle decisioni degli Organi Collegiali. Le organizzazioni sindacali ritengono inaccettabile l'espropriazione di poteri del Collegio docenti e l'estensione di prerogative decisionali al dirigente scolastico. Una trasformazione degli assetti che investe la stessa libertà di insegnamento.
  3. Contratto di lavoro e ruolo della contrattazione. Il contratto nazionale è lo strumento, imprescindibile, per discutere in sede negoziale di orario, salario, valorizzazione delle professionalità, diritti e doveri del personale. Il CCNL è scaduto dal 2009: si chiede l'apertura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale e per rafforzare il ruolo della contrattazione e della rappresentanza sindacale dei lavoratori.

Per questi motivi le lavoratrici e i lavoratori della scuola, il mondo associativo della scuola, le studentesse e gli studenti, i genitori, i cittadini, sono chiamati ad aderire alla mobilitazione per affermare ancora una volta che il valore democratico e costituzionale dell'istruzione pubblica non può prescindere dalla dignità del lavoro educativo.

Si apre una fase nella quale abbiamo tutti la responsabilità di costruire la massima unità possibile per rafforzare le nostre proposte e una concezione democratica e inclusiva della scuola pubblica.