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Scuola, democrazia e referendum ambientale in Valle d'Aosta

Pieno sostegno della FLC CGIL regionale all'Assessore all'Istruzione che è stato garante del pluralismo e dell'esercizio della democrazia in occasione del referendum sul pirogassificatore.

27/11/2012
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Il Presidente della Giunta regionale della Valle d'Aosta, Augusto Rollandin, ha accusato l'Assessore all'Istruzione, Laurent Viérin, di non aver saputo "controllare" o normalizzare le scuole e sedato le proteste in occasione del recente referendum propositivo sul pirogassificatore (che quindi non si farà più in Valle d'Aosta).

Sulla vicenda si è espressa la FLC CGIL regionale con il comunicato stampa che pubblichiamo di seguito.

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Comunicato stampa FLC CGIL Valle d'Aosta

La FLC CGIL non può che esprimere il proprio stupore e dissenso per le esternazioni attribuite dagli organi di stampa al Presidente della Regione che, fin dalla scorsa settimana, accusa gli insegnanti e il mondo della scuola di aver parlato di democrazia nella scuola e di avere per questo contribuito all'esito della consultazione referendaria.

Tali accuse vengono oggi rivolte all'assessore all'Istruzione Laurent Vierin che avrebbe dovuto intervenire nelle scuole e sedare la protesta. Riteniamo che l'assessore abbia invece esercitato correttamente il suo compito istituzionale, che non può né deve essere quello di "normalizzare la scuola" e "sedare la protesta". Il Presidente peraltro ha centrato il problema perché è sicuramente vero che dalla scuola sono arrivate le più numerose e decise prese di posizioni, non solo sulla questione salute e ambiente, ma soprattutto contro quello sciagurato invito a non andare a votare che mortifica la libertà dei cittadini, degli insegnanti, e in conclusione la democrazia. Perché è probabilmente vero che questo ha offeso i valdostani, mettendo in discussione la loro capacità di giudizio, con l'invito a non partecipare e le più o meno velate minacce di ritorsione.

Per questo l'esito del referendum ha segnato una bella pagina della storia della nostra Regione, al di la della discussione nel merito. Non dovrebbe stupire né essere oggetto di censura che chi si occupa di educazione (alla democrazia e all'educazione civica, come si chiamava una volta) sia voluto intervenire sulla questione: fa giustamente parte del loro lavoro di insegnanti e dei loro diritti di cittadini.

La FLC CGIL giudica corretto l'operato dell'Assessore che ha rivendicato come suo ruolo, non quello di censore o di poliziotto, ma quello di garante del pluralismo e dell'esercizio della democrazia. La FLC CGIL richiama le forze politiche e la società civile a respingere con forza qualsiasi eventuale tentavo di repressione.

Tag: ambiente