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CNR: il ruolo della scienza è unire, non isolare i popoli

La FLC CGIL chiede che l’Ente riconsideri l’intenzione di non rinnovare gli accordi di collaborazione con istituzioni accademiche e di ricerca della Federazione Russa.

03/03/2022
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La FLC CGIL del CNR condanna l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate Russe perché essa rappresenta una palese violazione del diritto internazionale, che sta provocando alla popolazione inerme indicibili ed ingiustificabili sofferenze a fronte delle quali la nostra solidarietà per la popolazione ucraina non può che essere completa ed incondizionata.

La FLC CGIL, rifiutando ogni uso della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, ribadisce la richiesta affinché il Governo italiano, gli Stati membri e le Istituzioni dell'UE si impegnino in un’iniziativa di neutralità attiva mirata a promuovere un accordo tra le parti che si stanno fronteggiando ed a raggiungere nel più breve tempo possibile un accordo di pace.

A questo fine, considera la scienza un fondamentale veicolo di collaborazione e di pace tra i popoli e per questo non condivide la decisione assunta dalla Presidente del CNR non solo di dare indicazione perché il personale dell’Ente sospenda le missioni in Russia, ma anche di annunciare l’intenzione di non rinnovare gli accordi di collaborazione con istituzioni accademiche e di ricerca della Federazione Russa. Infatti, se la sospensione delle missioni in Russia è senz’altro motivata dalla situazione contingente, annunciare ora il mancato rinnovo degli accordi di collaborazione rischia di apparire come una mera presa di posizione contro una delle parti ed una rinuncia al ruolo che solo la diplomazia ed il dialogo possono avere nel percorso verso la pace. Questo provvedimento, lungi dall’essere uno strumento utile ad “offrire disponibilità e sostegno a ricercatrici e ricercatori ucraini”, temiamo possa rappresentare una chiusura a danno della comunità scientifica russa e dei suoi ricercatori, che pure, come la stessa Presidente riconosce, “non hanno alcuna responsabilità per quanto sta accadendo e ai quali va tutta la nostra solidarietà in questo momento difficilissimo”.

La FLC CGIL chiede che l’Ente riconsideri questa decisione e valuti più appropriate iniziative volte a perseguire un rapido ed efficace cammino verso la pace a tutela delle popolazioni coinvolte in una tragedia che segnerà la storia di tutto il continente.

La FLC CGIL del CNR fa propria l’affermazione di Francesco Sinopoli, segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL: " Istruzione, scienza e cultura sono da sempre i luoghi della solidarietà, della cooperazione e del superamento delle barriere, come prescrive la nostra Costituzione. Fermiamo la guerra, non il pensiero, la scienza, l'arte e la cultura. La creazione del nemico è il sonno della ragione. Anche per questo saremo in piazza sabato 5 marzo con la Rete Pace e disarmo".

Partecipiamo tutti alla manifestazione “CESSATE IL FUOCO” sabato 5 marzo ore 13:30 a Roma, P.zza della Repubblica.

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