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CNR: la FLC CGIL valuta negativamente la proposta dell’Ente sulla revisione dei criteri per la valutazione dei tecnologi

Rendiamo noto il comunicato inviato al personale del CNR con la nostra posizione in merito alla proposta dell'amministrazione.

11/09/2017
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Il CdA del CNR, con la delibera 58 del 19 maggio 2016 aveva stabilito i criteri generali per i bandi di concorso per l’assunzione al I° e al II° livello professionale dei profili di Ricercatore e Tecnologo.

Con l’informativa del 9 agosto 2017, l’Amministrazione ha informato i sindacati della necessità di modificare i criteri generali approvati per la figura del Tecnologo.  In particolare, si prospetta di ridurre la categoria dei “prodotti scelti” ai soli rapporti tecnici e/o professionali e di rimodulare il punteggio dando più rilevanza agli incarichi di responsabilità.

Tra le motivazioni addotte, per giustificare la richiesta di modifica, vi era quella di “disincentivare fenomeni opportunistici nelle progressioni di carriera insiti in un sistema di valutazione del merito che assume la produzione di letteratura scientifica quale parametro prevalente della performance professionale. Tale metodo, difatti, favorisce e privilegia solo quelle figure professionali che hanno un rilevante passato da ricercatore con effetti discriminatori nei confronti di quanti svolgono attività ad elevato contenuto professionale a prevalente carattere tecnico/gestionale”.

La FLC CGIL ha valutato negativamente la proposta inviando all’Amministrazione una nota formale con le osservazioni appresso riportate:

la FLC CGIL esprime un parere critico rispetto alla proposta presentata. Con la revisione anziché superare le criticità emerse in precedenti tornate concorsuali se ne introducono addirittura altre svalorizzando alcuni settori tecnologici. Nello specifico, la FLC CGIL non ritiene giusto che nella categoria dei prodotti scelti, possano essere indicati solo rapporti tecnici e/o professionali, e non invece pubblicazioni scientifiche e brevetti. Quali sono i criteri che stabiliscono che un rapporto tecnico ha più rilevanza di un brevetto o di una pubblicazione su rivista tecnologica internazionale? La motivazione che l’Amministrazione offre a supporto di tale proposta purtroppo non fa che evidenziare l’eccesso di tutela verso i settori giuridico-amministrativo e organizzativo-gestionale a discapito di quelli a supporto alla ricerca e di progettazione/gestione di impianti, trascurando il piccolo particolare che la missione dell’Ente è produrre ricerca e non servizio: il CNR non è né un Ministero né un’Agenzia. Se i prodotti sono definiti “scelti” e il candidato ha la facoltà di selezionare quelli che ritiene meglio caratterizzanti le sue competenze professionali in relazione alle specificità richiesta dal bando, perché questo diritto gli viene negato, limitandone quindi la scelta? Dovrebbe essere compito della commissione valutare seriamente la congruenza e il valore dei prodotti presentati dai concorrenti Tecnologi tenendo conto dei diversi settori tecnologici, analogamente a quanto avviene per i Ricercatori con i settori disciplinari. Purtroppo, spesso alcuni dettagli valutativi sfuggono durante le selezioni, persino alle commissioni più attente. La FLC CGIL ritiene offensiva l’accusa di "opportunismo carrieristico" per coloro, che valutando la propria attività, ritengono di dover cambiare profilo. La mobilità orizzontale è ben disciplinata dai CCNL, garantisce che se nel corso della carriera si cambia l’attività lavorativa conseguentemente si possa cambiare profilo. La FLC CGIL richiama il CNR ad un maggiore attenzione sull’importanza delle scelte per la selezione del personale tecnologo, perché da queste scelte dipende anche la capacità di una ricerca migliore. La FLC CGIL considera giusto dare maggior rilevanza agli incarichi di responsabilità e invita l’Amministrazione a rivedere in tal senso anche i criteri per la valutazione del Primo Ricercatore e del Dirigente di Ricerca, ai quali spesso viene riconosciuto quasi esclusivamente solo la produzione di pubblicazioni come parametro prevalente della performance professionale.

La FLC CGIL auspica che l’Ente riconsideri le revisioni proposte, valorizzi TUTTO il personale e tenga conto delle osservazioni presentate

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