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CNR: Piano di Fabbisogno del Personale, deludente l’incontro con l’Amministrazione

I Sindacati hanno ritenuto il Piano presentato irricevibile e assolutamente riduttivo rispetto alle possibilità che la nuova normativa consentirebbe.

11/07/2017
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Il 7 luglio 2017 si è tenuto il tanto atteso incontro tra le Organizzazioni Sindacali e l’Amministrazione sul Piano di Fabbisogno del Personale 2017-2019, redatto nell’ambito del Piano Triennale di Attività di cui al D.Lgs 218/16. L’Amministrazione era rappresentata dalla Dr.ssa Gabrielli e dal Dr. Preti rispettivamente delegati dal Presidente e dal Direttore Generale, entrambi assenti.

Le aspettative della vigilia dopo le “aperture” e le dichiarazioni finali del Presidente alla manifestazione del 20 giugno 2017 si sono rivelate una delusione.

L’Amministrazione ha presentato una bozza “sintetica” che tiene conto “solo” del turn over, con soli 128 nuovi posti nel triennio 2017-2019 a fronte di circa 1400 contratti a tempo determinato attivi nel CNR oltre ai Co.co.co ed agli Assegni di Ricerca.

I Sindacati hanno ritenuto il Piano presentato irricevibile, e assolutamente riduttivo rispetto alle possibilità che la nuova normativa consentirebbe.

Dopo un’ampia e accesa discussione e a seguito delle pressanti richieste delle organizzazioni sindacali di dare una dimensione adeguata e di più ampio respiro al documento che deve rappresentare la pianificazione delle attività dell’Ente per il triennio in corso, l’Amministrazione si è impegnata a fornire, a breve, il Piano di Fabbisogno completo.

Il nuovo documento, come richiesto dai Sindacati, dovrà contenere l’utilizzo di tutti gli strumenti normativi includendo i dettagli relativi alla platea di tutto il personale precario, avente diritto, ai sensi del D.Lgs. 75/17 art. 20 c1 e c2.

Dovrà inoltre mettere in evidenza che per lo svolgimento delle attività dell’Ente tutto il personale, compreso quello precario, è indispensabile. Il CNR ha infatti bisogno di adeguate risorse umane e finanziarie per svolgere la propria attività istituzionale ed essere almeno al pari di altre prestigiose Istituzioni scientifiche europee e internazionali.

Le OO.SS. hanno ribadito con forza la richiesta di essere convocate a breve per l’esame del riformulato Piano di Fabbisogno prima della presentazione al C.d.A. per la delibera definitiva, confermando il proseguimento dello stato di agitazione preannunciando l’inasprimento dei rapporti con l’Ente, con la previsione di intensificare la mobilitazione assumendo tutte le iniziative ritenute utili, interne ed esterne al CNR qualora i vertici dell’Ente non dovessero dare concretezza alle potenzialità dei Decreti Madia (D.Lgs 218/16 e D.Lgs 75/17) e agli impegni assunti pubblicamente dal Presidente.

Un Piano di Fabbisogno, che preveda la stabilizzazione di tutto il personale precario avente diritto è il primo passo del percorso per la soluzione del precariato, nella consapevolezza che sarà necessario mantenere la mobilitazione affinché gli Organi di Governo del Paese prestino finalmente attenzione al mondo della Ricerca pubblica destinando risorse adeguate nella prossima Legge di stabilità.

Nel corso dell’incontro i Sindacati hanno inoltre reiterato la richiesta di:

  • sottoscrivere un Accordo che consenta la proroga dei contratti TD fino al 31 dicembre 2020;
  • prevedere i necessari meccanismi finanziari e normativi di garanzia al fine di mantenere in servizio il personale con contratti flessibili (Assegni di Ricerca e Co.co.co.).

Roma, 11 luglio 2017

Francesco Sinopoli
FLC CGIL
Giuseppe De Biase
FIR CISL
Sonia Ostrica
UIL RUA

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