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CNR: revisione statuto e regolamenti, la storia infinita

La FLC CGIL chiede un confronto urgente con i vertici dell’Ente per conoscere e discutere le linee e gli orientamenti sui quali si intende disegnare il futuro CNR.

09/02/2017
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Con l’entrata in vigore del D.Lgs 218/16, che dispone, ai sensi dell’art. 13 della L. 124/15, semplificazione delle attività degli Enti Pubblici di Ricerca, il CNR è chiamato a rendere lo Statuto e i Regolamenti coerenti con le nuove norme.

La FLC CGIL auspica sia applicato un modello partecipativo così come sottolineato dal D.Lgs 218/16, in particolare all’art.2, e sia quindi avviato un confronto fattivo, nel merito, con il personale e le sue rappresentanze sindacali.

La FLC CGIL rammenta all’Amministrazione che l’art.19 del D.Lgs 127 del 4 giugno 2003, tuttora vigente, impone all’Ente il confronto con le OO.SS. più rappresentative prima dell’adozione dei Regolamenti di Organizzazione e Funzionamento.

Il mancato rispetto di tali disposizioni non solo altera il modello di relazioni sindacali, peraltro già compromesso, è infatti lunga la lista di questioni aperte relative al personale, ma rappresenta anche una totale mancanza di democrazia e di rispetto per le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente che continuano a compiere ignari il proprio dovere.

Alla revisione e adeguamento dello Statuto deve seguire, necessariamente, la riorganizzazione dell’Amministrazione Centrale per renderla vicina e di reale supporto alla Rete Scientifica il vero “core business” dell’Ente.

Già nella riorganizzazione dell’Amministrazione Centrale realizzata tra il 2013 e il 2015 la FLC CGIL aveva espresso una posizione critica sull’architettura che si stava delineando.

La FLC CGIL allora, ed oggi lo ribadisce, era contraria all’istituzione delle Direzioni Centrali: le riteneva e le ritiene nodi burocratici che appesantiscono la struttura. Un’architettura barocca, una diluizione di responsabilità, volta più a strutturare posizioni di potere che a renderla snella e rispondente ai bisogni della Rete Scientifica con Dirigenti disponibili ad assumersi le responsabilità che gli competono. L’Ente sembrava orientato alla revisione e all’abolizione delle due Direzioni Centrali, con notevole risparmio di risorse finanziarie, ma gli ultimi Avvisi per la manifestazione di interesse, per l’attribuzione di incarichi dirigenziali di livello generale, lasciano ipotizzare che stiano prevalendo visioni e logiche opache. Logiche che potrebbero anche ritrovarsi nella ristrutturazione della Rete Scientifica, dove è in atto una silente riorganizzazione di singoli Istituti demandata, in assenza di confronto, ai Direttori di Dipartimento.

La FLC CGIL ricorda che la Carta Europea dei Ricercatori richiamata dal D.Lgs 218/16, impegna il CNR, che l’ha sottoscritta, a coinvolgere il personale nella gestione dell’Ente e chiede pertanto un confronto urgente con i vertici dell’Ente per conoscere e discutere le linee e gli orientamenti sui quali si intende disegnare il futuro CNR.

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