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CNR: Statuto, le osservazioni e le proposte di modifica presentate dalla FLC CGIL

La FLC CGIL ha sottolineato che l’Ente ha l’opportunità, nel predisporre il nuovo Statuto, di accrescere la sua vocazione internazionale e di valorizzare le proprie specificità.

20/03/2017
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Il 13 marzo 2017 il Presidente e il Direttore Generale hanno incontrato le organizzazioni sindacali per la presentazione delle proposte di modifica dello Statuto. Il CNR deve ottemperare a quanto previsto dal D.Lgs 218/16 che prescrive l’adeguamento dello Statuto e dei Regolamenti alla nuova normativa.

Durante l’incontro, la FLC CGIL ha sottolineato che l’Ente, ha l’opportunità, nel predisporre il nuovo Statuto, di accrescere la sua vocazione internazionale, valorizzare le proprie specificità, in particolare la inter- e multi-disciplinarietà. Ha evidenziato, inoltre, come la presenza dell’Ente su tutto il territorio nazionale faciliti le relazioni e gli scambi a livello locale sia con gli EE.LL. sia con il tessuto produttivo favorendo, in particolare, il trasferimento tecnologico, la valorizzazione delle ricerche e il contributo volto a tutelare e valorizzare il Patrimonio Ambientale e Culturale che costituiscono la vera ricchezza del Paese.

La FLC CGIL ha sottolineato come sia fondamentale, ai fini del recepimento di quanto previsto dall’articolo 2 del D.Lgs 218/16, la realizzazione di efficaci forme di partecipazione del personale dell’Ente alle fasi decisionali per la programmazione e attuazione della ricerca e che, pertanto, le modifiche statutarie e regolamentari dovranno realmente recepire la Carta europea dei Ricercatori e il Codice di condotta per l’assunzione dei ricercatori e tener conto delle indicazioni contenute nel documento European Framework for Research Careers (art. 2). Ciò è anche in linea con i principii stabiliti dalla Costituzione, in particolare all’art 33, dove si afferma che la scienza è libera e che, in conseguenza, le istituzioni di alta cultura hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi, nei limiti stabiliti dalla legge.

Per la FLC CGIL tale obiettivo può essere raggiunto attraverso:

  • una rappresentanza più ampia nel CdA
  • una significativa rappresentanza elettiva della comunità scientifica interna a tutti i Consigli Scientifici (sia quello dell’Ente che quelli di Dipartimento) che devono essere obbligatoriamente consultati
  • con l’attribuzione al Consiglio Scientifico dell’Ente di un ruolo significativo in merito alla predisposizione dei piani triennali e di fabbisogno e di tutte le attribuzioni conseguenti, sulla base delle compatibilità finanziarie individuate dall’Amministrazione
  • un ruolo più significativo dei Consigli Scientifici di Dipartimento in tema di programmazione e valutazione
  • maggiori attribuzioni al Consiglio di Istituto (consultazione obbligatoria o vincolante) in termini di gestione delle risorse finanziarie, di programmazione delle attività scientifiche e delle conseguenti risorse umane
  • la previsione nel documento di visione strategica decennale (vincolante per i piani triennali) di strumenti che consentano la stabilizzazione del Personale precario come previsto dal paragrafo “Stabilità e continuità dell’impiego” della Carta europea dei ricercatori.

La FLC CGIL ha inoltre osservato come la costituzione di Aree territoriali di Ricerca rappresenti la struttura organizzativa atta a valorizzare efficacemente il trasferimento tecnologico, per contribuire, con le competenze presenti nell’Ente, alla tutela, alla valorizzazione e alla salvaguardia del territorio e per un rapporto efficace con Istituzioni ed Enti Locali. Nelle Aree si potrà realizzare una gestione coordinata delle infrastrutture e dei servizi a supporto degli Istituti ivi presenti e della Rete Scientifica a livello nazionale.

La FLC CGIL ha proposto una struttura dell’Amministrazione Centrale “leggera” con l’abolizione delle Direzioni Centrali e una definizione chiara di ruoli e responsabilità.

La FLC CGIL ha infine evidenziato come anche nella bozza di Statuto presentata esista una forte contraddizione tra quanto espresso all’art.4 comma 1 e le funzioni affidate ai Dipartimenti che assommano sia compiti di programmazione e indirizzo strategico sia di competenze, responsabilità gestionali e di funzioni valutative e di controllo, mentre sarebbe necessario un maggior sviluppo del coordinamento.

La FLC CGIL, nella direzione di implementare le indicazioni contenute nel D.Lgs 218/16 e nell’Accordo sottoscritto tra Governo e organizzazioni sindacali il 30 novembre 2016, ha quindi inviato al Presidente e al Direttore Generale le osservazioni e proposte di modifiche al testo dello Statuto, riportate in allegato. Per facilitarne la lettura si allega inoltre un documento comparativo con le norme dello Statuto oggi vigente, con le modificate proposte dall’Amministrazione e quelle proposte dalla FLC CGIL.

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