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CRA: comunicato al personale

Come precedentemente annunciato il 22 giugno a Roma presso la sede di Via Nazionale si svolgerà il primo incontro tra Direzione dell’Ente e le OOSS sul delicatissimo tema del riordino della rete scientifica.

22/06/2005
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Al Coordinamento Nazionale

Alle Segreterie Territoriali e Regionali

Ai comitati degli iscritti

Agli eletti nelle liste RSU

degli ISTITUTI del CRA

Come precedentemente annunciato il 22 giugno a Roma presso la sede di Via Nazionale si svolgerà il primo incontro tra Direzione dell’Ente e le OOSS sul delicatissimo tema del riordino della rete scientifica. L’incontro segue la conclusione della attività del gruppo di esperti incaricati dal CdA di svolgere una indagine conoscitiva sulle strutture scientifiche degli Istituti (all’allegato 1 del DL 454/99) ai sensi dell’art. 24 comma 1 dello Statuto (in allegato la sintesi in Bozza). A tale proposito si sottolinea che la riorganizzazione delle strutture scientifiche, oltre che essere un preciso obbligo statutario, è per ovvie ragioni legata al processo stesso di riforma delineato dal 454/99 e costituisce un passaggio strategico per il funzionamento del CRA ritenuto fondamentale anche da questo sindacato, anche se i segnali che ci pervengono dalla realtà non sono sempre confortanti.

In particolare vogliamo sottolineare che:

- Diverse perplessità hanno caratterizzato l’attività di questo gruppo di esperti. Prima di tutto l’ambito di azione. Infatti, nonostante questo fosse chiaramente definito dallo Statuto, in alcuni casi si è avuta la sensazione che l’ attività di valutazione e proposta di riordino fosse già in qualche misura pregiudizialmente determinata, nonostante queste fossero di competenza esclusiva del CdA e del Consiglio dei Dipartimenti.

- In alcuni casi, pur apprezzando la manifestata volontà del gruppo di esperti di incontrare ed ascoltare il personale scientifico degli Istituti del CRA, sembra che questo sia avvenuto in modo discrezionale soprattutto a danno di alcuni Istituti e di tutte le SOP che non sono state oggetto di visite e contatti con il personale.

- Nonostante il mancato completamento del percorso e l’assenza di una proposta complessiva organica e funzionale di riordino della rete, quanto avvenuto per il Laboratorio di Idrobiologia di Roma, su pressione del Mipaf, rappresenta un processo di ristrutturazione forzato che oggi ne potrebbe compromettere il funzionamento, oltre che rappresentare un precedente per altre strutture.

- I ritardi accumulati nell’affrontare le questioni del personale, dell’organizzazione, del finanziamento e della piena autonomia dalla burocrazia Ministeriale dell’Ente, costituiscono oggettivi ostacoli al completamento del processo.

Pertanto, consapevoli della centralità di questo passaggio e delle numerose difficoltà ad essa collegata, riteniamo in questa fase necessario non far scontare al personale gli errori della colpevole gestione del Mipaf e per questo al CdA chiederemo soprattutto di valutare l’attuale rete scientifica in base alle sue potenzialità e non tanto per la sua storia.

Diversamente non si sarebbe posta l’esigenza di attuare una RIFORMA.

p. il Coordinamento Nazionale CRA
Massimo Morassut

Roma, 22 Giugno 2005

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