Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Ricerca » ISPESL: piano di fabbisogno 2009-2011 incomprensibile e contraddittorio. Al momento nessuna prospettiva per i precari

ISPESL: piano di fabbisogno 2009-2011 incomprensibile e contraddittorio. Al momento nessuna prospettiva per i precari

Comunicato sulla riunione di trattiva del 1 aprile 2009

06/04/2009
Decrease text size Increase  text size

Tanti gli argomenti all'ordine del giorno della riunione, a partire dalla discussione sulla nuova proposta di Pianta organica e relativo piano di fabbisogno, propedeutici alla definizione di procedure per le assunzioni.
Va detto che sia la pianta organica che il piano di fabbisogno presentati sono stati illustrati in maniera insufficiente e poco coerenti con la normativa vigente. Soprattutto per la FLC CGIL sembra eccessivo il fabbisogno di personale amministrativo proposto, anche se giustificato come correlato alle effettive prestazioni svolte, ed insolito per un Ente di ricerca. Ma non appare convincente neppure rispetto agli obblighi che il TU sulla sicurezza sul lavoro assegna all'ISPESL.

Sulle assunzioni non ci è stato presentato un vero piano di reclutamento, ma si è fatto riferimento alla volontà di precedere alla indizione dei concorsi previsti per i "100 posti" già autorizzati dal 2005. Abbiamo rappresentato la necessità di procedere con urgenza, visto che stiamo parlando di concorsi autorizzati già da quattro anni, e di dare corso propedeuticamente (come previsto dalla legge) alle procedure di mobilità, al fine di risolvere anche l'annoso problea del personale comandato da altre PP.AA..
Nessuna proposta ci è stata fatta per quanto riguarda le procedure di reclutamenteo di personale a tempo determinato, ma si è preannunciato un prossimo piano, che dovrebbe consentire, sulla base del piano di attività recentemente approvato, di consentire anche la copertura di contratti di collaborazione per garantire la funzionalità dell'Istituto. La FLC CGIL ha chiesto all'amministrazione di adoperarsi in fretta, anche per consentire di mantenere i livelli occupazionali stante la prossima scadenza dei contratti in essere, e di procedere nel rispetto della normativa vigente in materia di reclutamento di forme di lavoro flessibile, sia per quanto riguarda la trasparenza che la pubblicità delle procedure di reclutamento adottate.

Inaccettabile infine la proposta dei posti da bandire per i riceratori e i tecnologi in applicazione dell'art. 15 del ccnl 2002-2005, sia per quanto riguarda la numerosità dei posti da coprire, che per quanto riguarda la ripartizione fra i profili. I posti da bandire sono 14 e sono determinati sulla base del costo stimato per ogni passaggio dal III al II livello di primo ricercatore e primo tecnologo: per la FLC CGIL tali costi appaiono sovrastimati, quindi la numerosità dei posti da bandire va rivista in crescita. Per quanto riguarda la distribuzione fra i profili dei 14 posti la FLC CGIL ritiene inaccettabile la ripartizione proposta. Infatti, si propongono 3 primi ricercatori e 11 primi tecnologi sul totale dei 14, che è una ripartizione assolutamente incomprensibile se rapportata alle due platee di lavoratori interessati che numericamente sono simili, stiamo parlando di 112 ricercatori di III livello e di 92 tecnologi di III interessati dalle procedure. Sarà anche vero che c'è una sofferenza su alcuni profili per quanto riguarda le carriere e il loro utilizzo nel territorio, ma questa non può essere usata per deprimere le aspettative di altri lavoratori, altrettanto importanti per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ispesl. Soprattutto appare una proposta che non tiene conto equamente di tutte le necessità dell'Istituto. Eppure non mancherebbero le risorse finanziarie per valorizzare meglio le professionalità interne all'Ispesl che, lo ricordiamo, sono fra quelle più penalizzate per quanto riguarda le aspettative di carriera se paragonate al resto dei lavoratori del Comparto. Basta al riguardo verificare gli inquadramenti del personale che cessa dal servizio, per notare che sono molto spesso ai livelli iniziali e intermedi delle carriere, e non a quelli apicali come avviene ai lavoratori degli altri Enti.

Altri punti affrontati sono stati il salario accessorio per il 2009, la ripartizione dei benefici previsti dalla 322/2000, il personale comandato, l'indennità di trasporto strumenti (istituto dell'accordo del 2008 che non è stato ancora applicato).
Sull'incontro è stato diramato il comunicato in allegato.

Roma, 6 aprile 2009

Altre notizie da: