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INDIRE: rinnovati i contratti di lavoro ai 70 precari in scadenza

Raggiunto al foto finish il risultato sperato. La lotta paga.

19/01/2016
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Con il volgere dell’anno la situazione dei lavoratori precari a rischio di mancato rinnovo del contratto di lavoro presso INDIRE, si è risolta positivamente. Finalmente il 31 dicembre sorso i precari in scadenza di contratto, hanno potuto sottoscrivere i nuovi contratti di lavoro. Questo grazie alla determinazione e alla mobilitazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali.

Infatti, dopo il comunicato stampa di Domenico Pantaleo, segretario generale della FLC CGIL e della richiesta di incontro di CGIL CISL e UIL ai vertici del MIUR, nonché il presidio organizzato con i lavoratori Indire, i successivi incontri fra MIUR e vertici INDIRE hanno portato ad una suddivisione del progetto PON in due parti, con due percorsi diversi: “Monitoraggio, ricerca e supporto tecnico” e “Gestione IT”.

La parte relativa a “Monitoraggio, ricerca e supporto tecnico” ha portato all’affidamento del progetto e alla conseguente delibera del CdA Indire che ha potuto permettere di rinnovare al foto finish i contratti di lavoro dei precari in scadenza di contratto, a partire dal 1° gennaio 2016. Così, per una quarantina di persone che fino a dicembre 2015 avevano un contratto di collaborazione coordinata e continuativa e fino al presidio del 15 dicembre scorso erano a rischio di perdita del posto di lavoro, hanno ottenuto un contratto a tempo determinato fino a dicembre 2018 e comunque legato alla durata del progetto affidato. Ciò è stato possibile grazie all’utilizzo di graduatorie di concorsi pubblici in essere presso l’INDIRE, nelle quali questi erano utilmente collocati. Contemporaneamente, per il restante personale che non era presente in queste graduatorie, avendo superato una nuova specifica selezione tenutasi nel mese di dicembre, hanno avuto un nuovo contratto di collaborazione con la stessa scadenza di dicembre 2018. Ora per questi lavoratori si tratterà di procedere, con gli strumenti previsti dalla legislazione vigente ed in particolare le novità introdotte dalla legge di stabilità (L 2088/2015, comma  227), alla loro trasformazione in contratti di lavoro subordinati a tempo determinato.

Va dato atto anche dello sforzo compiuto dall’amministrazione INDIRE per consentire che potessero essere rinnovati i contratti in scadenza, ma bene abbiamo fatto a promuovere prontamente la mobilitazione, senza la quale non ci sarebbe stato l’intervento risolutivo del MIUR e dei decisori politici.

Come sempre la lotta paga.

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