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Allo scadere dei termini il Ministro Gelmini nomina i Presidenti di undici EPR, ma per quattro di essi il Governo decreta la chiusura

Si attende ancora la nomina dei componenti dei nuovi CdA di designazione governativa.

22/08/2011
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Il Governo,  che condanna l’Italia alla recessione e non ha mai considerato la Ricerca Pubblica come il volano per far uscire il paese dalla crisi, ancora una volta si abbatte sul futuro dei giovani e del Paese e dispone, tra  l’altro, con il Decreto Legge 138/11 la chiusura di quattro importanti Enti Pubblici di Ricerca. La disposizione del c.31 dell’art.1 del D.L. 138/11 del 13 agosto 2011 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo) prevede la soppressione di Enti pubblici con una dotazione organica inferiore alle 70 unità. Quattro degli undici neopresidenti appena nominati dalla Gelmini potrebbero non avere più l’Ente da presiedere.

Il provvedimento della Gelmini, di nomina dei Presidenti, ci ha sorpreso, positivamente, per la scelta di due donne chiamate a presiedere importanti Enti e per l’indubbio valore scientifico e manageriale dei neoeletti Presidenti.  Tuttavia, in merito alla procedura adottata,  la FLC CGIL denuncia la totale mancanza di trasparenza e pubblicità che ha accompagnato l’iter per la nomina dei Presidenti.

L’iter di riordino dei dodici Enti Pubblici di Ricerca vigilati dal MIUR, avviato con l’emanazione della Legge Delega n.165/07, allo scadere dei tempi stabiliti dal Decreto attuativo n. 213/09, si avvia a conclusione. Con un comunicato stampa apparso sul sito del MIUR si informa che il Ministro M.S. Gelmini ha sottoscritto il provvedimento di nomina di undici Presidenti e dei componenti dei nuovi CdA di  designazione governativa. La procedura di nomina prevedeva che il Search Committee, nominato appositamente dal Ministro, individuasse, per ogni Ente, tra coloro che avessero presentato la propria candidatura, una rosa di cinque nominativi per la carica di Presidente e una rosa di tre nominativi per la designazione di ciascun componente il CdA, da sottoporre quindi al Ministro per la nomina. La procedura di selezione delle “rose dei candidati” non è stata purtroppo accompagnata da trasparenza e pubblicità. Infatti non sono stati resi noti né i candidati né le “rose” selezionate per la nomina, come se non riguardassero l’intera comunità scientifica. Informalmente siamo venuti a conoscenza che per il CNR la “rosa” sottoposta al Ministro per la carica di Presidente era composta da: Andrea Lenzi, Luciano Maiani, Luigi Nicolais, Tullio Pozzan e Francesco Profumo.

Per essere efficaci i decreti ministeriali di nomina sia degli undici Presidenti che dei componenti dei consigli di amministrazione se ne dovrà dare comunicazione al Parlamento, secondo quanto disposto dall’art. 11 c.5 del D.L.gs 213/09.

I Presidenti:

CONSIGLIO  NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR)
Francesco Profumo:
Ordinario di Elettronica industriale e Rettore del Politecnico di Torino

ISTITUTO  NAZIONALE DI ASTROFISICA  (INAF)
Giovanni Fabrizio Bignami:
Ordinario di Astronomia allo IUSS di Pavia e componente dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

ISTITUTO  NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA (INGV)
Domenico Giardini: Ordinario di Sismologia e Geodinamica presso l'ETH (Institute of Technology) a  Zurigo.

ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA METROLOGICA (INRIM)
Alberto Carpinteri: Ordinario di Scienza delle costruzioni al Politecnico di Torino. Già Presidente  e attuale vicepresidente dell’INRIM.

ISTITUTO NAZIONALE DI OCEANOGRAFIA E DI GEOFISICA SPERIMENTALE (OGS)
Maria Cristina Pedicchio: Ordinario di Algebra all’Università di  Trieste. Componente del CdA di OGS., Presidente di Area Science Park.

AGENZIA  SPAZIALE  ITALIANA  (ASI)
Enrico Saggese:
Ingegnere Elettronico, già Presidente dell’ASI da luglio 2009,  Senior Vice Presidente di Finmeccanica, 2005- 2008,  per il Coordinamento delle Attivita' Spaziali.

STAZIONE ZOOLOGICA  “Anton Dohrn”
Enrico Alleva:
Dirigente di ricerca presso l’Istituto Superiore di Sanità e componente dell’Accademia Nazionale dei Lincei.  Docente di Etologia ed esperto di Biologia del Comportamento.

CONSORZIO PER L’AREA DI  RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA DI TRIESTE (Area Science Park)
Corrado Clini:
Direttore generale del Ministero dell’Ambiente per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia.

ISTITUTO  ITALIANO  DI  STUDI  GERMANICI  (IISG)
Fabrizio Cambi:
Ordinario di Letteratura tedesca  all’Università di  Trento. Preside di Facoltà.

MUSEO STORICO DELLA FISICA E CENTRO  DI  STUDI  E RICERCHE “ENRICO FERMI”
Luisa Cifarelli: Professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università di  Bologna. Componente CdA del Centro Fermi. Vicepresidente della Società Italiana di Fisica.

Per INdAM e  INFN  è prevista la designazione diretta del Presidente a seguito dell’elezione da parte della Comunità scientifica. Il Ministro quindi è chiamato solo a ratificare la nomina dei Presidenti dei due Enti. L’ ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE (INFN), sta ancora procedendo autonomamente al rinnovo di tutte le cariche mentre

L’ISTITUTO NAZIONALE DI ALTA MATEMATICA (INdAM) ha eletto:
Vincenzo Ancona:
Professore ordinario di Geometria e Direttore del Dipartimento di Matematica “U.Dini” all’Università di Firenze.

Il Ministro, come sancito dal D.Lgs 213/09, contestualmente alla nomina dei Presidenti, ha il compito di nominare complessivamente sedici componenti per i nuovi CdA degli EPR. A tutt’oggi, tali decreti non sono stati resi pubblici. Informalmente abbiamo appreso che per il CNR due donne entreranno a far parte del nuovo CdA. Le designate sono Maria Cristina Messa, professore ordinario di diagnostica per immagini e radioterapia all’Università Bicocca di Milano, e Gloria Saccani Jotti, professore ordinario di patologia clinica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma nonché componente del CdA dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Per quanto riguarda i rimanenti due componenti il Ministro avrà il “difficile” compito di individuarli, come stabilito dall’art. 7 dello Statuto del CNR, tra i rappresentanti designati da: ricercatori del CNR, CRUI, Confindustria, Conferenza Stato Regioni e Unione italiana delle camere di commercio. Statuto che la FLC CGIL non ha condiviso, ha fortemente contestato e in coerenza con le azioni svolte nel corso di quest’anno ha presentato ricorso straordinario al Capo dello Stato. Statuto che limita fortemente l’autonomia dell’Ente e non prevede  il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori; coinvolgimento sancito dalla Carta Europea dei Ricercatori  richiamata sia dalla Legge 165/07 che dal D.Lgs 213/09. 

La FLC CGIL al fianco dell’intera comunità scientifica rimane in attesa di conoscere pubblicamente e definitivamente  i nuovi  vertici degli Enti chiamati a presiedere e guidare la ricerca pubblica italiana per il prossimo quadriennio!