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Ricerca Pubblica: cambiare la Finanziaria ora!

I lavoratori dell'Istat occupano la sala stampa.

10/11/2006
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Il Comunicato dell'Assemblea permanente dei lavoratori dell' Istat

I ricercatori e tecnici dell’Istat riuniti in assemblea, da oggi 10 novembre, hanno occupato la sala stampa e bloccato il rilascio del comunicato sulla produzione industriale. L’occupazione ed il blocco dei comunicati si protrarrà fino a quando il Governo e la maggioranza non ascolteranno le legittime richieste dei lavoratori degli Enti Pubblici di Ricerca (EPR) e modificheranno la legge finanziaria 2007.
Infatti, a fronte di circa 15.000 precari degli EPR la finanziaria ripropone per il sesto anno consecutivo il blocco delle assunzioni nella ricerca e un doppio vincolo alle assunzioni per gli anni successivi (in percentuale sul turnover e sul bilancio degli enti), un percorso di stabilizzazione riservato ai precari a tempo determinato, per giunta senza fondi per realizzarlo, la riduzione dei fondi per i contratti a tempo determinato e le collaborazioni, che, nel caso dell’ISTAT, mette a rischio la rete di rilevazione dell’indagine sulle Forze di Lavoro, il taglio delle risorse degli enti.
Con questa finanziaria nel corso del 2007 si arriverà alla paralisi degli enti, alcuni dei quali non avranno neppure i fondi per pagare gli stipendi al personale.
Dopo molti anni di ristrettezze e sacrifici a cui il precedente Governo aveva costretto tutti gli Enti di ricerca, il Governo Prodi aveva suscitato qualche speranza di rinascita con i frequenti pronunciamenti sull’importanza della ricerca per lo sviluppo sociale ed economico del Paese, ma oggi la delusione è enorme e forte la rabbia dei lavoratori.

Chiediamo alla maggioranza e al Governo di:
•eliminare il blocco delle assunzioni per il 2007 ed introdurre da subito la norma a budget per le assunzioni, senza vincoli sul turnover. Ciò consentirebbe di stabilizzare a costo zero i precari che sono a carico dei fondi degli enti;
•prevedere finanziamenti ad hoc per la stabilizzazione dei precari degli EPR;
•estendere a tutte le forme di precariato la stabilizzazione prevista nell’art. 57;
•aumentare i fondi ordinari e definire un piano di investimenti pluriennali per gli enti pubblici di ricerca.

Chiediamo a tutti i Presidenti degli Enti di Ricerca di avere lo stesso coraggio dimostrato dai Rettori universitari nel denunciare la drammatica situazione della ricerca pubblica in Italia.

Facciamo appello a tutti i lavoratori degli enti a mobilitarsi per preparare adeguatamente lo sciopero generale della ricerca del 17 novembre proclamato da Cgil-Cisl-Uil e partecipare alla manifestazione nazionale di Roma.

Roma, 10 novembre 2006

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