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16.000 lavoratori, ex LSU impegnati nella scuola, a rischio di licenziamento

La CGIL scuola ritiene gravissima la decisione assunta dal Governo di non prevedere nella finanziaria 2003 le risorse per garantire la copertura dei contratti di appalto delle pulizie nelle scuole nei quali sono impegnati i lavoratori provenienti dal bacino dei Lavori Socialmente utili.

26/11/2002
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La Segreteria nazionale della CGIL scuola ritiene gravissima la decisione assunta dal Governo di non prevedere nella finanziaria 2003 le risorse per garantire la copertura dei contratti di appalto delle pulizie nelle scuole nei quali sono impegnati i lavoratori provenienti dal bacino dei Lavori Socialmente utili. Tale decisione porterà, a partire dal 1 Gennaio 2003, al licenziamento di 16.000 lavoratori attualmente impegnati negli appalti.

Questa situazione è ulteriormente aggravata dai contenuti della legge finanziaria per il 2003 nella quale sono previsti:

· l’aumento del ricorso alla privatizzazione delle attività e alla precarizzazione del lavoro

· pesanti tagli dell’organico del restante personale ATA per oltre 12.000 posti.

Questi interventi oltre a ridurre fortemente l’occupazione determineranno lo smantellamento progressivo dei servizi della scuola dell’autonomia.

Una situazione intollerabile, che condiziona gravemente anche la trattativa in corso per il rinnovo contrattuale dei lavoratori della scuola, e che può essere risolta soltanto con la stabilizzazione di tutto il personale dei servizi scolastici.

La mancanza d’interventi tempestivi per individuare le risorse nella finanziaria, determinerà una gravissima situazione occupazionale con pesanti ripercussioni sul piano sociale, specialmente nel mezzogiorno, ma anche sul funzionamento della scuola pubblica con gravi conseguenze e disagi per l’utenza e sull’organizzazione del lavoro del restante personale ATA.

Il Governo deve rispettare gli impegni assunti in precedenza e garantire le risorse nella finanziaria 2003 per la conferma degli appalti.

La CGIL scuola nazionale, nell’esprimere la propria piena e convinta solidarietà ai lavoratori impegnati in questa lotta, è impegnata con tutte le sue strutture contro questa gravissima situazione a sostegno delle richieste fatte dalle Confederazioni e dai sindacati CGIL, CISL e UIL che organizzano i lavoratori degli appalti di pulizia. Invita tutti i lavoratori della scuola a sostenere le iniziative territoriali di mobilitazione contro il licenziamento di questi 16.000 lavoratori.

Roma, 26 novembre 2003