Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

Home » Scuola » Adesione allo sciopero del 30 ottobre del personale statale dell'Istituto Italiano di Atene

Adesione allo sciopero del 30 ottobre del personale statale dell'Istituto Italiano di Atene

L'assemblea sindacale del 22 ottobre approva un documento di adesione allo sciopero e organizza un'assemblea aperta per discutere le conseguenze dei provvedimenti gelmini

29/10/2008
Decrease text size Increase  text size

30 ottobre 2008: aderiamo allo sciopero e organizziamo
alle ore 17.30 presso il teatrino della scuola italiana
via Mitsaki 18, Atene

ASSEMBLEA APERTA
per discutere i contenuti della nostra protesta
ed individuare future iniziative comuni

A tutto il personale
Ai genitori della scuola
Alle/agli studenti del Liceo
Alle/ai rappresentanti di classe
All’associazione genitori scuola italiana di Atene
All’associazione genitori scuola per l’infanzia di Atene
Al dirigente scolastico della scuola italiana di Atene
All’Ambasciatore d’Italia ad Atene
Al dottor Brook, Ambasciata italiana ad Atene

L’art 64 della finanziaria e il successivo decreto n 137 approvato l’11 ottobre 2008 minano in profondità le fondamenta e la qualità della scuola pubblica che noi difendiamo.

Riteniamo che lo sciopero indetto dai sindacati di base COBAS e CUB per il giorno 17 ottobre a cui abbiamo partecipato e quello del 30 ottobreindetto dalla FLCCGIL, CISL , UIL, SNALS e GILDA siano due momenti significativi nella lotta contro il decreto e i suoi contenuti.

Nello specifico ribadiamo la propria contrarietà

  • ai tagli previsti dall’art 64 della legge finanziaria in termini di organici e risorse destinate alla pubblica istruzione

  • alle sezioni in orario antimeridiano nella scuola per l’infanzia con un solo insegnante per sezione,

  • alla reintroduzione del maestro unico nella scuola elementare con orari di classe a 24 ore,

  • alla eliminazione nei fatti del tempo pieno nella scuola elementare e del tempo prolungato alla media,

  • alla riduzione dell’orario scolastico per licei e istituti professionali, ai tagli delle sperimentazioni,

  • alla reintroduzione della valutazione in decimi nella scuola primaria,

  • alla diminuzione del sostegno per alunne/i diversamente abili

  • alla eliminazione degli insegnanti specialisti di lingua straniera nella scuola elementare,

  • all’innalzamento del numero di alunni per classe,

  • alla riduzione degli interventi per l’insegnamento agli adulti di cui attualmente beneficia anche la comunità dei migranti e

  • a tutte quelle manovre contenute nel decreto che minano alla radice la qualità della scuola frutto di quasi 40 anni di lavoro e di studio

  • alle possibili ricadute sulle scuole all’estero e sul mantenimento di standard di qualità

Approvato dall’ASSEMBLEA SINDACALE DEL 22 OTTOBRE 2008

Roma, 29 ottobre 2008