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Arrivano i finanziamenti per le attività delle scuole dedicate all'handicap

Pubblichiamo il testo della Lettera Circolare n. 139 del 13 settembre 2001, che chiarisce le modalità di finanziamento per le attività di integrazione, svolte dalle istituzioni scolastiche, a favore dei portatori di handicap.

25/09/2001
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Pubblichiamo il testo della Lettera Circolare n. 139 del 13 settembre 2001, che chiarisce le modalità di finanziamento per le attività di integrazione, svolte dalle istituzioni scolastiche, a favore dei portatori di handicap.

ecco il testo della nota

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Dipartimento per i servizi nel territorio
Direzione generale per l'organizzazione dei servizi nel territorio Ufficio IV

Lettera Circolare.n. 139

Prot. 3334

Roma, 13 settembre 2001

OGGETTO: finanziamenti finalizzati alle iniziative di integrazione degli alunni in situazione di handicap. Anno finanziario 2001.

Con la presente si indicano i criteri di distribuzione e le modalità di utilizzo dei finanziamenti finalizzati alle iniziative di integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap.

Obiettivi dei finanziamenti per il 2001

I finanziamenti definiti in questa circolare sono finalizzati ad implementare il budget degli istituti scolastici in relazione alle loro autonome scelte di spesa per qualificare gli interventi di integrazione scolastica.
Già con la CM 235 del 20 ottobre 2000, si erano attivate nuove forme di distribuzione dei finanziamenti nel rispetto dell'autonomia degli istituti scolastici, nella logica della sussidiarietà e della perequazione, abbandonando il metodo di richieste di finanziamenti attraverso progetti ad hoc e relative erogazioni di fondi decise dall'amministrazione.
Con l'anno finanziario 2001, questa logica di finanziamento è ulteriormente sviluppata.

I finanziamenti finalizzati all'integrazione degli alunni in situazione di handicap provengono da diverse fonti legislative e da diversi capitoli di bilancio: la legge 104/92, la Legge 440/97, la Legge 69/2000, dalla quale per il solo anno finanziario in corso è previsto un finanziamento straordinario, dato da fondi residui, che rendono possibile un intervento complessivo di maggiore spessore.
Gli obiettivi delle diverse fonti di finanziamento sono complessivamente simili: si è quindi operato considerandole come un sistema unitario che possa favorire la logica di budget per scuola.
Per l'esercizio finanziario 2001, si svilupperà quindi una più coerente pianificazione degli interventi finanziari per l'integrazione scolastica, utilizzando la medesima logica di tutti gli altri finanziamenti previsti in applicazione della Legge 440/97, nel rispetto della Legge 104/92, garantendo piena autonomia e responsabilità agli istituti scolastici autonomi.
Con la parte perequativa dei finanziamenti si richiede, inoltre, al sistema regionale di intervenire, nella logica dei patti territoriali, per la compensazione attiva e lo sviluppo di reti, prestando particolare attenzione alle esigenze connesse con la prima accoglienza nella scuola materna e ai progetti di vita nell'istruzione superiore connessi alla transizione nel mondo adulto, intesi come due momenti di particolare delicatezza per il successo dell'integrazione.
Infine, attraverso la circolazione virtuale delle pratiche migliori e delle ricerche didattiche si potranno incentivare reti di comunicazione e confronto, per meglio utilizzare il patrimonio diffuso di esperienze significative.

Finanziamenti per la qualità didattica dell'integrazione scolastica

Il totale dei finanziamenti previsti, pari a L. 22.725.420.000, provenienti da diverse fonti di bilancio, va considerato come un complesso unitario di spesa in relazione alle attività per l'integrazione scolastica.
Si ricorda che, in questa cifra complessiva, è inserito per quest'anno il finanziamento straordinario di 12 miliardi derivato dai fondi residui della Legge 69/2000, tali da rendere possibile un significativo miglioramento degli interventi finanziari. Il finanziamento complessivo è corrisposto direttamente alle direzioni generali regionali e distribuito alle istituzioni scolastiche in proporzione al numero degli alunni disabili presenti nell'anno scolastico 2000/2001, secondo la tabella allegata, con la seguente suddivisione:

Il 90% delle cifre corrisposte, pari a L. 20.452.878.000, verrà trasferito direttamente agli istituti scolastici in relazione al numero di alunni disabili iscritti. In questo modo si supera la tradizionale richiesta di finanziamento da parte delle scuole, si evita il rischio della presentazione di "progetti" in funzione dei finanziamenti piuttosto che viceversa, si considera l'integrazione scolastica come parte strutturale e normale del piano dell'offerta formativa.
I finanziamenti, quindi, sono da considerare come quota che implementa il complessivo budget della scuola, per una finalizzazione integrata con tutte le esigenze di qualificazione del servizio scolastico.
In questo modo si possono allargare le opportunità che, anche attraverso i finanziamenti, possono essere meglio realizzate:

la flessibilità. L'articolazione in gruppi delle classi, la modularità curricolare, il tempo didattico flessibile, l'utilizzo mirato delle tecnologie sviluppano migliori opportunità formative, riducendo i rischi di isolamento degli alunni disabili;

la responsabilità. I fondi così attribuiti possono meglio sviluppare la corresponsabilità di tutti i docenti. Il piano dell'offerta formativa è la sede in cui la flessibilità è progettata per tutti gli alunni, offrendo in quel contesto le opportunità didattiche e finanziarie da garantire per quelli disabili;

l'integrazione. Sono possibili nuove relazioni con gli altri servizi del territorio, "integrando" l'integrazione scolastica con nuove forme di corresponsabilità e di co-finanziamento anche in relazione agli eventuali interventi regionali, provinciali e comunali, sviluppando il lavoro in rete e la costituzione di consorzi. Si ricorda al proposito la Legge Quadro n. 328 del 18 ottobre 2000, che troverà attuazione attraverso il Piano nazionale già approvato con D.P.R. del 3 maggio 2001, e nei piani regionali degli interventi dei diversi servizi sociali, come riferimento sia per l'integrazione tra servizi territoriali sia per i finanziamenti e l'utilizzo integrato delle risorse.

Il 10% delle cifre corrisposte, pari a L. 2.272.542.000, verrà utilizzato dalle direzioni generali regionali per finanziare le azioni di perequazione. Esse avranno come obiettivi:

la compensazione, per situazioni di particolari complessità e difficoltà;

l'aiuto allo sviluppo di reti tra scuole o, preferibilmente, di centri territoriali misti tra scuola, enti locali e associazionismo, che operino nel territorio come supporti di informazione, scambio, formazione, documentazione funzionali all'integrazione scolastica degli alunni disabili;

La decisione in ordine alle scuole o alle reti da finanziare verrà assunta in rapporto alle relazioni locali con i diversi altri servizi territoriali, nella logica della Legge Quadro 328/2000 già citata.
Le azioni finanziate con la quota del 10% vanno affidate alle scuole o alle reti di scuole attraverso "patti territoriali di responsabilità", che definiscano reciprocamente gli impegni che la scuola o le reti assumono e gli esiti attesi.

A proposito dei finanziamenti qui previsti, corre l'obbligo di precisare che la tabella allegata rappresenta, in un quadro di sintesi, le somme di finanziamento che saranno ricevute dalle direzioni generali regionali. Tenuto conto, però, che concorrono ai finanziamenti cifre già precedentemente assegnate, in particolare i finanziamenti inviati con il decreto di impegno del 27.12.2000 e le somme già assegnate ai centri di spesa regionali afferenti alla Direttiva 2001 in applicazione della Legge 440/97, le direzioni generali regionali riceveranno, ovviamente, il saldo corrispondente alla differenza delle cifre già assegnate con quanto previsto nella tabella in questione.

Finanziamenti per i sussidi didattici e le tecnologie

Il finanziamento di L. 8.212.426.000 per l'acquisto di sussidi e tecnologie didattiche, è affidato direttamente alle direzioni generali regionali secondo l'allegata tabella.
L'obiettivo è di realizzare nuove modalità di spesa, ottimizzando l'acquisto di strumenti e tecnologie in connessione anche con i finanziamenti derivanti dalle leggi regionali sul diritto allo studio e sull'integrazione scolastica. Pertanto le cifre corrisposte dovranno promuovere acquisti territoriali che favoriscano gli impegni di integrazione dei servizi e lo sviluppo di reti territoriali.
Risulta necessario, quindi, che tali finanziamenti siano esplicitamente finalizzati all'acquisto di strumenti e tecnologie non riferiti solamente alle singole scuole (con il rischio del sotto-utilizzo nel tempo), ma a centri servizi, a reti di scuole, a scuole-polo, a strutture di supporto integrate tra scuole, enti locali, famiglie, volontariato, al fine di costruire un sistema che faciliti (attraverso ad esempio il comodato d'uso) la massima utilizzazione degli strumenti per un più elevato numero di situazioni.

Finanziamenti per l'eccellenza, la ricerca, la comunicazione

Nell'ambito dello sviluppo del Portale web (www.bdp\handitecno\it), dedicato all'integrazione scolastica, già avviato l'anno scorso con l'azione diretta dell'Indire (ex Bdp) e che ha già ottenuto un significativo utilizzo da parte degli operatori scolastici, si svilupperà ulteriormente la comunicazione di informazioni dedicate e di iniziative di particolare valore, utili a tutto il sistema scolastico per migliorare l'informazione e lo scambio, favorire la diffusione delle ricerche più avanzate e la circolazione delle migliori pratiche. Per accordo con l'Indire, nell'anno scolastico 2001/2002, il Portale verrà ampliato alle esperienze delle scuole in ospedale.
L'Osservatorio nazionale permanente per l'integrazione scolastica collaborerà per lo sviluppo di tutti i diversi aspetti del Portale, anche sviluppando le connessioni con il sistema europeo e in particolare con le attività dell'Agenzia europea per i bisogni educativi speciali.
In questo ambito, è previsto, con oneri a carico dell'Indire, un finanziamento delle scuole attraverso due azioni.

La corresponsione di un riconoscimento economico dato alle esperienze migliori di integrazione scolastica inviate dalle istituzioni scolastiche e già realizzate. Le scuole interessate ad inviare le proprie esperienze troveranno tutte le informazioni necessarie e le regole per partecipare alle selezione, nel Portale www.bdp\handitecno\it Le esperienze scelte come buone pratiche saranno inserite nel Portale con il sistema Gold.

Il finanziamento di scuole o reti di scuole o reti tra scuole e altri centri di ricerca che abbiano in corso o in progettazione azioni di ricerca didattica, metodologica, di strumenti, di strategie di integrazione, con forte carattere di riproducibilità e da inserire nel sistema Gold. Il finanziamento delle ricerche didattiche ha rappresentato, l'anno scorso, una novità istituzionale ed ha riscontrato particolare interesse da parte delle scuole. Esso non finanzia sperimentazioni nel senso tradizionale, ma riconosce che in alcune scuole vengono realizzate ricerche originali e significative con vere e proprie ricerche o ricerche-azioni a carattere scientifico, i cui esiti vanno diffusi. Le ricerche possono avere interessanti ricadute nello sviluppo di sempre più adeguate strategie didattiche, di circolazione di esperienze e della loro trasferibilità.
Questo finanziamento, dunque, intende valorizzare la ricerca come pratica della scuola e la scuola come possibile sede di ricerca.
L'Osservatorio nazionale permanente per l'integrazione scolastica collaborerà alla raccolta e alla scelta delle ricerche didattiche più significative.
Per tutte le informazioni utili ad accedere ai finanziamenti per le ricerche didattiche, le istituzioni scolastiche interessate possono trovare il Bando approvato dall'Indire presso www.bdp\handitecno\it

Iniziative di formazione

I finanziamenti per la formazione del personale sui temi dell'integrazione scolastica, per l'anno 2001, sono pari a L. 3.081.302.000.
Le iniziative da finanziare, come noto, sono due.

I corsi di alta qualificazione dei docenti di sostegno previsti dall'art. 5 del DI 460/98, che hanno già avuto diffusione e incontrato interesse sia come approfondimento di competenze generali sia per l'acquisizione di competenze per le disabilità sensoriali.

I corsi modulari (con sette livelli di approfondimento) per insegnanti a tempo indeterminato previsti dall'art. 6 del DI 460/98. Come noto, i corsi sono già stati progettati a livello regionale, con la collaborazione del sistema universitario, ed hanno avuto un primo finanziamento l'anno scorso. Con questi corsi si intende sviluppare in tutti gli insegnanti maggiori sensibilità e competenze sui temi dell'integrazione scolastica, con una struttura didattica modulare che rende possibile anche l'acquisizione del titolo di specializzazione. Questi corsi rappresentano, quindi, una risorsa strategica per realizzare competenze diffuse in tutti gli insegnanti.

Il finanziamento complessivo è distribuito alle direzioni generali regionali in proporzione agli alunni disabili presenti nell'anno scolastico 2000/2001, secondo l'allegata tabella. Le direzioni generali regionali, sulla base di una valutazione delle attività finora svolte, delle esigenze emerse e della domanda di formazione diffusa nel territorio, dei progetti predisposti, tenendo conto dei fondi già presenti e non ancora impegnati, attiveranno autonomamente i corsi organizzati secondo i criteri previsti dal già citato DI 460/98.
Si segnala, in ogni caso, l'esigenza di dare priorità all'attivazione e alla diffusione dei corsi modulari, con un positivo rapporto con il sistema universitario, al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse di personale e allargare le competenze del maggior numero possibile di operatori. Sarà svolta una verifica nazionale sulle azioni di formazione attivate, sulla loro diffusione e sulla loro efficacia.

Finanziamento dei servizi territoriali per l'integrazione

Nella fase di riorganizzazione complessiva dell'amministrazione territoriale, anche i servizi per l'integrazione vanno positivamente ripensati. La Legge 104/92 va oggi riletta nell'ottica del nuovo sistema di autonomie e responsabilità, tenendo conto delle competenze degli enti locali ai sensi del D.lvo 112/98 e della Legge Quadro 328/2000 già citata, facendo riferimento agli indirizzi presenti nel primo Piano nazionale di attuazione approvato con D.P.R. il 3 maggio 2001, in particolare per quanto riguarda la realizzazione dei piani regionali e locali di integrazione dei servizi.
In questa fase di transizione è opportuno che i diversi livelli territoriali predispongano azioni conseguenti al processo più complessivo di riorganizzazione dei servizi, tenendo conto del nuovo livello regionale di amministrazione del sistema scolastico e della ridefinizione delle competenze degli enti locali e delle istituzioni scolastiche autonome.
I Glip sono le strutture che dovranno quanto prima essere ridefinite nel contesto delle responsabilità di pianificazione e coordinamento dei servizi da parte delle direzioni generali regionali, in una logica di concertazione con le altre istituzioni locali, partendo dalle esperienze finora realizzate.
Nell' esercizio finanziario 2001, per queste attività verranno dati finanziamenti complessivi pari a L. 1.750.000.000, distribuiti alle diverse regioni secondo l'allegata tabella, affidati ai direttori generali regionali e da gestire secondo il modello organizzativo dei servizi territoriali di supporto e di integrazione in atto o in via di realizzazione.
Parallelamente, saranno attivate iniziative di confronto, scambio, studio, nazionali e interregionali tra le diverse esperienze in corso, al fine di ottimizzare e qualificare gli interventi locali di riorganizzazione dei servizi per l'integrazione scolastica.

Valutazione e monitoraggio come supporti alle decisioni

Si sottolinea come da parte delle istituzioni scolastiche, nell'esplicazione delle proprie attività di gestione del budget, debbano essere comunque perseguiti criteri e metodologie finalizzate ad ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e benefici.
Pertanto i dirigenti scolatici, nell'esercizio delle proprie autonome competenze, individueranno all'interno delle istituzioni scolastiche le risorse necessarie per la creazione di un proprio sistema di verifica, che consenta, nel contesto di un processo di autoanalisi dei risultati, un qualificato e tempestivo supporto informativo per la valutazione dello stato di attuazione degli interventi di integrazione scolastica e del conseguimento dei risultati attesi, nonché sulla gestione del relativo budget, necessario anche come supporto alle decisioni.

Inoltre, all'interno del sistema di monitoraggio dell'autonomia e dello sviluppo del territorio, si approfondiranno elementi di conoscenza sui processi qualitativi inerenti all'integrazione scolastica. Gli elementi raccolti saranno utili alle istituzioni scolastiche autonome come supporti alle decisioni e a significative azioni di autovalutazione della propria situazione di integrazione scolastica. Al proposito, può essere utile alle scuole, nella fase di progettazione di inizio anno e di definizione dell'utilizzo delle risorse, confrontarsi con i primi dati di monitoraggio sull'integrazione scolastica inerenti l'anno scolastico scorso e pubblicati nel sito web già citato www.bdp\handitecno\it
Gli esiti del monitoraggio saranno attentamente valutati anche ai fini della formulazione del fabbisogno finanziario per gli anni successivi. Lo sviluppo dell'autonomia scolastica e delle nuove responsabilità territoriali impegna l'amministrazione centrale ad un rapporto più organico e costante con le diverse realtà istituzionali e sociali, al fine di meglio conoscere, socializzare, confrontare i processi di integrazione scolastica in atto, ed ottimizzare le decisioni nel futuro. Per queste ragioni, si intendono allargare le occasioni di azione diretta con il territorio, di interventi che favoriscano l'integrazione tra sistemi e istituzioni, e di relazioni con il vasto mondo associativo che nei confronti della disabilità ha una particolare presenza e vitalità.

Si ricorda, infine, che la Direzione generale scrivente, la Direzione generale per la Formazione e l'Aggiornamento e il Servizio per gli Affari Economico Finanziari provvederanno, ognuno per quanto di competenza, ad accreditare i fondi qui previsti con l'imputazione ai capitoli di bilancio assegnati alle direzioni generali regionali. Le cifre indicate nella presente circolare sono riferite esclusivamente in termini di competenza.

Per tutte le informazioni inerenti ai contenuti della presente circolare, gli interessati possono direttamente rivolgersi all'Ufficio IV di questa Direzione generale, tel. 06/58492324 e.mail: dgelem.div3@istruzione.itI

Il Direttore generale
Silvana Riccio