Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

Home » Scuola » Personale ATA » Personale ATA precario: le proposte della FLC CGIL per affrontare l’avvio dell’anno scolastico

Personale ATA precario: le proposte della FLC CGIL per affrontare l’avvio dell’anno scolastico

Le slide che sintetizzano le nostre proposte: piano assunzionale straordinario per tutti i profili, assunzioni in ruolo Assistenti tecnici nelle scuole del primo ciclo, stabilizzazione facenti funzione e conclusione concorso ordinario DSGA, revisione del Regolamento supplenze, emendamenti FLC CGIL.

15/06/2020
Decrease text size Increase  text size

Per evitare di trovarci impreparati di fronte all’emergenza, occorre ripartire all’avvio dell’anno scolastico con ognuno al proprio posto.

Le proposte della FLC CGIL sul personale ATA si basano su delle strategie convergenti di carattere generale per consentire la ripresa della scuola a settembre sulla base di soluzioni stabili e durature nel tempo, per gestire adeguatamente la nuova fase emergenziale e supportare nel modo più adeguato e sicuro l’attività didattica nella scuola.

Leggi e scarica le nostre proposte

Le nostre proposte in sintesi #stabilizziamolascuola

  • Per contrastare la precarietà e ripartire in modo stabile con ognuno al proprio posto a settembre, va previsto un piano straordinario di assunzioni per tutto il personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario che vada oltre il turn over, su tutti i posti liberi in organico. I carichi di lavoro degli Assistenti amministrativi, così come quelli per i Collaboratori scolastici, sono notevolmente aumentati a causa dell’emergenza sanitaria.
  • Per fronteggiare meglio il supporto alla didattica, occorre un piano di assunzioni in ruolo di Assistenti tecnici informatici nelle scuole del primo ciclo (compresi i CPIA) che vada oltre l’emergenza sanitaria, per soddisfare tutte le necessità di offerta formativa legata alle nuove tecnologie, anche a distanza. Abbiamo presentato un emendamento per confermare la stabilizzazione dei 1.000 posti temporanei di Assistente tecnico (articolo 120) e l’incremento di ulteriori circa 5.000 posti in organico di diritto, tanti quante sono le scuole del primo ciclo. È necessario anche un incremento consistente degli Assistenti tecnici, oltre il turn over, in tutte le scuole secondarie di secondo grado per implementare la funzionalità dei laboratori e delle strumentazioni, in base alle nuove misure di sicurezza.
  • Per consentire la ripresa della funzionalità operativa della scuola occorre prevedere un potenziamento dell’organico su tutti i profili. Perciò nessun posto nelle scuole al primo settembre 2020 dovrà rimanere scoperto, poiché i carichi di lavoro sono aumentati a seguito dell’emergenza Covid-19.
  • Per non pregiudicare il regolare avvio dell’anno scolastico, per garantire supporto all’attività didattica e alla continuità dell’azione amministrativa occorre prevedere una procedura straordinaria semplificata: una graduatoria per titoli riservata agli Assistenti amministrativi facenti funzione con almeno tre anni di servizio. Occorre, inoltre, concludere rapidamente il concorso ordinario dei DSGA.
  • Per rendere più snelle ed attuali le disposizioni che regolano le supplenze annuali e quelle d’istituto ATA, è necessaria la revisione del Regolamento delle supplenze ATA, oramai datato al 2000.

Ci stiamo impegnando a sostenere queste nostre proposte sul personale ATA anche nelle sedi politiche e legislative competenti. Infatti, abbiamo ripresentato degli emendamenti alla Camera (perché precedentemente bocciati), in fase di approvazione del Decreto Rilancio, chiedendo: il ripristino dei 2.020 posti tagliati; l’ampliamento dell’organico; il concorso riservato per i facenti funzione; lo sblocco del divieto alle supplenze; l’estensione della Card per la formazione anche al personale ATA; un piano straordinario di assunzioni.

La drammatica e dolorosa esperienza della pandemia, che stiamo ancora attraversando, ci ha insegnato che vanno fatti interventi sostanziali sulla scuola, settore pubblico fondamentale per il nostro Paese che, al pari di altri diritti sociali, come quello alla salute, garantisce il diritto costituzionalmente all’istruzione, pilastro della nostra democrazia.