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Avvio anno scolastico

Da un primo quadro sommario delle situazioni territoriali risulta, rispetto all’obiettivo di garantire la tempistica prevista dal decreto legge 255, una differenza evidente tra le provincie di dimensioni medie e piccole e le realtà metropolitane.

23/08/2001
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Da un primo quadro sommario delle situazioni territoriali risulta, rispetto all’obiettivo di garantire la tempistica prevista dal decreto legge 255, una differenza evidente tra le provincie di dimensioni medie e piccole e le realtà metropolitane. Se le prime quasi ovunque sono in grado da garantire le assunzioni in ruolo e in molti casi anche le supplenze annuali e fino al termine dell’attività didattica entro il 31 agosto, nelle seconde la situazione è più arretrata e confusa. Anche in questi casi, comunque, direttori regionali e provveditori stanno pubblicando i calendari per effettuare tutte le nomine in ruolo entro il 31 agosto.

La CGIL Scuola in tutti i territori è impegnata a perseguire l’obiettivo del regolare ed efficace avvio dell’anno scolastico e del pieno rispetto dei diritti dei lavoratori e delle norme contrattuali. In molti casi le iniziative sindacali, gli incontri di confronto e le intese sottoscritte, oltre alle segnalazioni puntuale dei problemi, stanno contribuendo ad affrontare i numerosi problemi gestionali connesse all’attuazione del decreto.

Un primo risultato è rappresentato dall’apertura del Ministero rispetto ad una gestione più flessibile della scadenza del 31 agosto: i contratti verrebbero formalmente stipulati entro il 31 agosto, ma l’assegnazione della sede potrebbe avvenire nei primi giorni di settembre. In questo modo i provveditorati in difficoltà potrebbero guadagnare uno spazio temporale utile per effettuare il maggior numero di nomine in ruolo possibile.

Cominciano a crescere le preoccupazioni dell’amministrazione scolastica e dei dirigenti scolastici circa le assunzioni dei supplenti annuali e fino al termine dell’attività didattica dalle graduatorie provinciali permanenti da parte delle scuole. Dopo l’irresponsabile rifiuto del governo di accogliere l’emendamento al decreto sulla costituzione di scuole polo presentato dai sindacati confederali, la situazione appare in tutta la sua ingestibilità tecnica, ulteriormente aggravata dalle carenze di organico nelle segreterie delle scuole.

Se non saranno istituite scuole polo, cui è assegnata per tutta la provincia il compito di effettuare le nomine per una tipologia di posto o per una determinata classe di concorso, la confusione sarà totale, i ritardi inevitabili, i diritti di graduatoria dei precari calpestati.

Anche su questo punto la nostra iniziativa sta raggiungendo dei risultati, come in Lombardia, dove il Direttore Generale si è impegnato a coordinare le nomine attraverso scuole polo.

La CGIL Scuola promuoverà azioni legali in tutela di tutti i lavoratori che in queste operazioni sono stati lesi nei loro diritti: nei prossimi giorni trasmetteremo alle strutture tutte le modalità operative.

Pubblichiamo di seguito l’intesa raggiunta in Lombardia tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione sui tempi delle operazioni e le scuole polo e un documento della CGIL Scuola Friuli.

Roma, 23 agosto 2001

Ufficio scolastico Regionale per la Lombardia
Ufficio stampa

Milano 22 agosto 2001

Comunicato: Avvio delle operazioni di nomina degli insegnanti9

Si è svolto questo pomeriggio a Milano presso questa Direzione Scolastica Regionale un incontro tra i rappresentanti sindacali regionali della scuola di Milano Cgil, Cisl, Uil e Snals e il direttore regionale Mario Giacomo Dutto, coadiuvato dal provveditore di Milano Antonio Zenga, e da quello di Varese, Antonio Lupacchino, per affrontare le questioni connesse all’avvio dell’anno scolastico 2001-2002.

La Direzione Generale ha confermato l’impegno a procedere entro il 31 agosto ad effettuare le nomine in tutte le province della Lombardia, sia quelle già previste con il contingente assegnato per l’anno 2000/2001, sia per quelle previste dal nuovo decreto del ministro letizia Moratti per l’anno 2001/2002, garantendo così il diritto agli aspiranti ad avere una nomina dal 1° settembre a tutti gli effetti, giuridici ed economici.

Secondo gli accordi raggiunti, le operazioni di nomina avverranno con le modalità che l’Amministrazione riterrà opportuno promuovere allo scopo di rispettare la scadenze del 31 agosto.

La Direzione e le Organizzazioni sindacali ritengono inoltre indispensabile che vadano individuate, nelle conferenze di servizio previste con i dirigenti scolastici incaricati di assegnare le supplenze dopo il 31 agosto, nuove modalità operative efficaci (ad esempio la creazione di scuole-polo) per il conferimento delle supplenze ai docenti ed al personale Ata (Amministrativo, tecnico ed ausiliario).

In merito alle nomine in ruolo, la situazione nella regione è la seguente: il 50% del personale da nominare dalle graduatorie del concorso regionale ordinario delle scuole materne e delle scuole elementari, per tutta la Lombardia, è già stato convocato con telegramma, come prevede la normativa del concorso ordinario, rispettivamente dai provveditorati di Varese e di Como che hanno gestito i duce concorsi per tutta la regione. Tulle le nomine saranno concluse prima della fine del mese.

Anche per le nomine in ruolo degli insegnanti delle scuole secondarie inseriti nelle graduatorie dei concorsi ordinari sono già partite le convocazioni dai provveditorati di Brescia (per le materie letterarie), di Bergamo (per le lingue), di Varese (per filosofia e filosofia e storia) mentre dal provveditorato di Pavia stanno per partire anche i telegrammi per le nomine di matematica e matematica e fisica.

Nelle province della Lombardia, inoltre, sono già stati convocati anche gli insegnanti precari da nominare sulle rispettive graduatorie provinciali permanenti (al rimanente 50% del contingente). Tutte le operazioni si dovrebbero concludere prima della fine del mese di agosto, tanto che si è già programmato, per gli ultimi due giorni del mese, di cominciare ad effettuare anche le assegnazioni delle supplenze annuali.

Per quanto riguarda la situazione di Milano, stanno per essere convocati con telegramma gli aspiranti dei concorsi regionali ordinari organizzati a suo tempo dal Provveditorato di Milano. La data presunta per il conferimento della nomina è prevista per il 29/30 agosto. La decisione definitiva sarà presa nei prossimi giorni e sarà comunicata al più presto.

Invece gli aspiranti ad una nomina a tempo indeterminato inseriti nelle graduatorie provinciali permanenti dei precari, dato il loro numero elevato, non saranno convocati singolarmente (la nomina in questo caso non lo prevede), ma collettivamente mediante pubblicazione all’albo del provveditorato, invio degli elenchi ai sindacati, alle scuole, agli organi di stampa e nel sito internet www.milano.istruzione.lombardia.it.

Intanto è già stato fissato un primo calendario di convocazione dei docenti precari:

- scuola materna - posti comuni 27 agosto da posizione n. 152 a posizione n. 222;
- scuola materna - posti comuni 28 agosto da posizione n. 223 a posizione n. 320;
- scuola elementare - posti comuni 29 agosto da posizione 305 a posizione n. 488;
- scuola elementare - posti comuni 30 agosto da posizione 489 a posizione n. 680;
- scuole medie e superiori – 29 e 30 agosto.

Le nomine sui posti di sostegno sono previste per il 31 agosto, giorno in cui saranno pubblicati anche i trasferimenti del personale Ata.

Il capo Ufficio Stampa – Daniela Tebaldi

CGIL - SCUOLA FRIULI – VENEZIA GIULIA

Oggetto: Avvio anno scolastico tra confusione, rinvii, soprusi.

Comincia oggi il rush finale per far partire regolarmente l’anno scolastico. Entro il 31 agosto i provveditorati sono chiamati a completare tutte le operazioni: sistemazione del personale di ruolo, immissioni in ruolo, supplenze. Tutto quello che non si riuscirà a fare sarà rinviato di un anno o sarà fatto dalle scuole (questo vale solo per le supplenze).

La partita che si gioca non è solo amministrativa ma tutta politica: sono in gioco una certa idea di reclutamento del personale, una certa idea di autonomia scolastica, in prospettiva il ruolo della scuola pubblica, ed in mezzo il destino dell’amministrazione scolastica e dei suoi operatori (in primo luogo i direttori regionali ed i provveditori).

Si profila un avvio contrassegnato dallo scontento di tanti, fra una marea di soprusi perché si è deciso demagogicamente che i diritti delle persone non contano.

La CGIL -SCUOLA ha sempre condiviso l’obiettivo della regolarità e dell’efficienza: ha avanzato numerose proposte che non sono state prese in esame perché in contrasto con gli obiettivi politici perseguiti dal ministro.

Il nuovo ministro della P.I. vuole cogliere un risultato d’immagine: far iniziare l’anno scolastico con gli insegnanti in classe.

A tal fine ha imposto regole nuove: tutto ciò che non si riuscirà a fare entro il 31 agosto o slitta di un anno (immissioni in ruolo) o semplicemente non verrà mai più fatto (utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, attivazione nuovi posti di sostegno).

Con queste regole è facile per chiunque - anche per Letizia Moratti, - far iniziare l’anno meglio che in passato! Il principio della certezza del diritto non esiste più sovrastato dalla politica dell’immagine.

SISTEMAZIONE DEL PERSONALE DI RUOLO

I provveditorati devono completare entro il 31 agosto la sistemazione del personale a tempo indeterminato: utilizzazioni e alle assegnazioni provvisorie. Queste operazioni, dai dati in nostro possesso, saranno terminate entro il 25 agosto.

L’amministrazione scolastica è sotto pressione. E’ consapevole che su di essa il ministro si prepara a scaricare le responsabilità dei ritardi. Si potrebbe affacciare la tentazione di fare le cose a qualsiasi costo, con il rischio di negare trasparenza e diritti.

Invitiamo l’amministrazione scolastica ad essere rispettosa, come in passato, dei diritti e delle aspettative del personale.

IMMISSIONI IN RUOLO

Le immissioni in ruolo da disporre in regione sono quelle indicate nella tabella sottostante. Chi riceverà la nomina prenderà servizio entro il 1° settembre e da quella data riceverà uno stipendio.

Chi, invece, a causa dei ritardi non riceverà la nomina rimarrà un anno senza stipendio. Se entro il 31 agosto non si procederà alle immissioni in ruolo la retribuzione slitterà al 2002. Un anno senza stipendio è duro e lungo se non si riuscirà ad ottenere una supplenza.

I tempi per fare tutto (entro il 31 agosto) sono limitati e le operazioni complicate. Infatti, la metà dei posti di ogni provincia e di ogni graduatoria è destinata ai vincitori dell’ultimo concorso ordinario. Le graduatorie sono regionali e gestite da diversi provveditorati. Ognuno di questi deve acquisire dagli altri i posti vacanti e le sedi ed inviare un telegramma ai destinatari per la nomina in ruolo.

Importante diventa per questa operazione la funzione di coordinamento - da parte della direzione regionale - dell’attività dei diversi provveditorati. E’ quanto abbiamo chiesto al direttore regionale di assicurare. La CGIL _SCUOLA ha richiesto anche un incontro urgente al fine di conoscere le decisioni prese ed avanzare proposte operative.

L’altra metà dei posti è destinata al cosiddetto "doppio canale" di reclutamento. Le graduatorie sono provinciali ed ogni provveditorato lavora con i tempi che si da.

In alcuni casi non si potrà procedere alle immissioni in ruolo perché i posti vacanti non ci sono più ed in tal caso questi saranno dirottati ad altre classi di concorso (dopo un confronto con il sindacato).

Sapendo che diversi provveditorati hanno ipotizzato la conclusione delle operazioni di sistemazione del personale di ruolo per il 24/25 agosto, è facile prevedere che quest’ultima operazione – immissioni in ruolo dalle graduatorie permanenti – rischia di essere rinviata a dopo il 31 agosto.

Insomma i tempi per fare tutto entro il 31 agosto sono insufficienti. Sollecitiamo ogni sforzo da parte dell’amministrazione scolastica. E‘ evidente che era sufficiente dare tempo all’amministrazione scolastica almeno fino all’inizio delle lezioni.

Questa decisione dettata dal buon senso cozzava però con l’obiettivo di stritolare l’amministrazione scolastica, rinviare le nomine di un anno e la relativa spesa e scaricare la responsabilità sull’amministrazione scolastica.

DISTRIBUZIONE PER PROVINCIA, E ORDINE DI SCUOLA DELLE NOMINE IN RUOLO

POSTI DI SOSTEGNO E NOMINE IN RUOLO

In questo settore i problemi sono particolarmente complessi. Non tutti i posti di sostegno sono stati autorizzati in organico di diritto.

Vi é quindi la necessità di fare ora un’operazione di adeguamento che non fu fatta a causa dei ritardi ministeriali. La CGIL - SCUOLA vigilerà affinché l’operazione, che coinvolge i diritti delle persone disabili, sia fatta.

Sollecitiamo i provveditori a procedere con ogni urgenza ad assegnare i ruoli sui posti di sostegno e poi, a seguire, le supplenze annuali.

La particolarità della nostra Regione é che nonostante una gran quantità di posti vacanti il ministero ha destinato per l’immissione in ruolo solo 98 posti. Purtroppo in alcuni casi non saranno coperti per mancanza di aspiranti ed in altri coloro che si sono recentemente specializzati non entreranno di ruolo.

La CGIL - SCUOLA chiederà ai vari provveditori che i posti destinati al ruolo siano distribuiti lì dove vi sono gli specializzati. In questo modo tutti coloro che, a proprie spese, hanno conseguito la specializzazione possono essere immessi in ruolo.

LA NOMINA DEI SUPPLENTI E L’AUTONOMIA SCOLASTICA

Le nomine annuali che non saranno state fatte dai provveditorati entro il 31 agosto saranno di competenza delle scuole. Ad esse sarà fornito - dal ministero, mediante via informatica - l'elenco dei posti vacanti e l’elenco del personale aspirante a supplenza. Esse non dovranno dare altro che convocare – con telegramma - gli aspiranti.

Ogni scuola sarà lasciata a se stessa a convocare più o meno contemporaneamente lo stesso personale. Sapendo che in molte scuole manca il personale amministrativo e in altre è limitato a poche unità, è facile immaginare che l’essere chiamato in questa o quella scuola, per uno o l’altro insegnamento a cui si ha diritto in base alla graduatoria sarà frutto di pura casualità.

Avevamo proposto di individuare in ogni provincia scuole "polo" in modo tale da coordinare il lavoro delle nomine a favore della snellezza, e nel rispetto dei diritti di graduatoria degli aspiranti. C’è stato detto che ogni scuola deve arrangiarsi.

Sui dirigenti scolastici si scaricherà la responsabilità e tutto il contenzioso. Questo in nome di un’idea di autonomia che trasforma ogni scuola in un miniprovveditorato.

L’obiettivo tutto politico di portare a casa un risultato di immagine costringerà l’amministrazione scolastica a fare strage dei diritti e delle aspettative del personale.

Di seguito una nostra stima (molto prudenziale) dei posti vacanti e destinati in parte a essere coperti con immissioni in ruolo ed in subordine da supplenti.

DISTRIBUZIONE PER PROVINCIA, E ORDINE DI SCUOLA DEI POSTI VACANTI

Gli obiettivi politici del ministro Moratti e del governo di centrodestra.

Equiparazione totale tra scuola pubblica e privata, cancellazione del valore legale del titolo di studio e reclutamento affidato ai presidi, eliminazione dei provveditorati e di tutto l’apparato burocratico, trasferimento alle Regioni di poteri decisivi in materia d’istruzione sono questi gli obiettivi politici che il ministro ha recentemente illustrato in Parlamento.

Le operazioni connesse all’avvio dell’anno scolastico e le decisioni assunte sono finalizzate a questi obiettivi.

Alla CGIL - SCUOLA appare evidente che il ministro Moratti si appresta a scaricare sulla dirigenza amministrativa e in generale sull’amministrazione scolastica le responsabilità.

Insomma è prevedibile che la colpa dei ritardi e delle disfunzione sia scaricata su alcuni direttori generali non graditi al nuovo ministro e sui alcuni provveditori. In questo contesto si procederà a rimozioni e trasferimenti.

Sia ben chiaro: per quanto ci riguarda le responsabilità politiche sono del ministro della pubblica istruzione.

Ci auguriamo che a queste non si aggiungano ritardi amministrativi e inefficienze locali. Saremo molto attenti a distinguere le une dalle altre.

E’ chiaro però che non potrà essere il personale della scuola quello che paga per tutti. LA CGIL - SCUOLA attiverà il contenzioso in tutti i casi di diretti negati.

Udine 16/08/2001