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Cinquecento euro per la formazione di ciascun docente: era ora!

Ora la priorità è il rinnovo del contratto nazionale.

16/09/2015
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Benvenuti i 500 euro per la formazione di ciascun docente di ruolo annunciati dal Governo.

Ma è un atto dovuto: perchè contenuto in una legge e, soprattutto, perché, in ogni caso, in estremo ritardo, visto che il Contratto è bloccato dal 2007.

Un risarcimento che non può essere considerato neppure un anticipo di quanto spetta alla docenza italiana, sempre fra le ultime in classifica salariale fra i docenti dei Paesi Ocse come dimostra uno nostro studio condotto insieme al Dipartimento Economico della Cgil e pubblicato nel luglio 2014.

Un beneficio economico connesso alla specificità professionale (sostegno alle spese che il Docente incontra per aggiornare e consolidare il proprio sapere disciplinare metodologico e didattico) è da sempre rivendicazione della FLC CGIL. Risulta comunque inaccettabile l'esclusione del personale precario che svolge esattamente lo stesso lavoro.

Il Contratto, che ora il Governo dovrà aprire, perché costretto dalla Corte Costituzionale,  dovrà trovare il modo di armonizzare questo Istituto con gli altri parametri della professione docente. Perché solo la regolazione contrattuale, come prevede la Costituzione e come provano le vicende scolastiche dal dopoguerra ad oggi, può garantire innovazione vera, fondata su condivisione e partecipazione del personale interessato.