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Controlli delle Ragionerie provinciali: la nota del MIUR

Il Ministero invia una nota al MEF in cui indica il pagamento solo per la conferma dei contratti degli aventi diritto nella medesima scuola dove i lavoratori sono in servizio. La FLC CGIL intende agire per le vie legali.

15/06/2015
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Il MIUR ha inviato la nota 17162 del 10 giugno 2015 al MEF, in cui chiede di diramare delle indicazioni nazionali, che possano permettere il pagamento della supplenza (ex art. 59 CCNL) solo nel caso in cui risulti corrispondente il soggetto nominato fino all’avente titolo, con quello risultato dopo l’aggiornamento delle graduatorie, destinatario del contratto di lavoro per la durata non inferiore ad un anno.

Nella nota già inviata, inoltre, si aggiunge la segnalazione di altri casi, per i quali si registrano contenziosi che vedono soccombente l’Amministrazione.

La FLC CGIL ritiene che la nota non soddisfi affatto la condizione della puntuale applicazione dell'art. 59 in tutti i casi previsti dal contratto, dal momento che non può essere richiamato un eventuale diritto di continuare a usufruire dell'art. 59 solo in caso di conferma della supplenza sulla medesima scuola dove il lavoratore era in servizio. L'avente titolo è colui che ha diritto comunque a essere nominato e non conta se la scuola è quella in cui si era in servizio o altra scuola, poiché il diritto può derivare soltanto dal posto occupato in graduatoria. Chi ha avuto la supplenza in altra scuola, perché risultante avente titolo altrove, deve avere il medesimo riconoscimento.

Lo stesso parere negativo era stato espresso dal Ministero e dal Mef in merito al completamento d’orario (con contratto a tempo determinato inferiore alle 36 ore settimanali) avvalendosi dell’art. 59, che può essere riconosciuto solo per supplenza di durata non inferiore alla fine dell’anno e non su supplenza breve, stante il 1 comma dello stesso articolo.

Il Miur doveva, a nostro avviso, impartire istruzioni al Mef di registrare i contratti (e quindi il pagamento) in tutti casi. Altrimenti si apre lo spazio per la discrezionalità, in barba alla certezza del diritto! 

Purtroppo Miur e Mef continuano a disattendere l’applicazione del contratto e ci stanno costringendo ad agire ancora una volta per le vie legali.

Noi continueremo, perciò, a ribadire l'efficacia di tutti i contratti stipulati ai sensi dell'art. 59 del CCNL e agiremo in contenzioso per ottenere il loro riconoscimento giuridico ed economico.