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Corsi abilitanti – Legge 143/04 presso i conservatori

Dopo le numerose proteste che i sindacati della scuola, unitariamente, hanno sollevato nei confronti della conduzione della partita corsi abilitanti, per quanto di competenza del settore AFAM, oggi finalmente si è avuta qualche risposta.

17/12/2004
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Dopo le numerose proteste che i sindacati della scuola, unitariamente, hanno sollevato nei confronti della conduzione della partita corsi abilitanti, per quanto di competenza del settore AFAM, oggi finalmente si è avuta qualche risposta.

Le proteste erano rivolte al metodo seguito da questa Direzione Generale, che ha completamente eluso le relazioni sindacali, e al merito dei provvedimenti emanati (D.M. n. 100 e Direttiva) che contenevano molte questioni controverse, alcune anche illegittime

Una prima parziale risposta è dunque giunta questa mattina con l’incontro tenutosi nella sede dell’AFAM con le OOSS.

Il dott. Civello, a nome dell’amministrazione, ha giustificato la frettolosa emissione del Decreto e della Direttiva, con l’esigenza di dare una risposta alle numerose sollecitazioni ricevute che mettevano in dubbio la reale possibilità che si potessero attivare corsi di questo tipo presso i Conservatori.
Ha sostenuto poi che, con questi provvedimenti si è inteso definire i contenuti didattici dei corsi rimandando ad una sede comune, coordinata dalla Direzione Istruzione, la regolamentazione di tutti gli aspetti che riguardano l’accesso ai corsi.
Secondo il dott. Civello, le domande prodotte erano unicamente finalizzate ad operare una ricognizione dei possibili interessati ai corsi per quantificare il fenomeno e conseguentemente verificare le condizioni organizzative dei Conservatori.
Di conseguenza il dott. Civello ha assicurato che nulla è definito, che dovrà seguire un altro provvedimento che regolamenti gli aspetti non definiti dell’accesso ai corsi.

La FLC CGIL, ha tenuto a ribadire l’assenza di relazioni sindacali e i contenuti, illegittimi, dei provvedimenti emanati, che per la loro natura, difficilmente potevano contenere indicazioni solo per una banale ricognizione dei possibili interessati.

Riguardo all’organizzazione didattica dei corsi ha tenuto a ribadire l’esigenza di prevedere il contributo dei docenti già in servizio nella scuola, sul modello dei supervisori di tirocinio.

Ha chiesto formale assicurazione che una regolamentazione chiara, puntuale e condivisa degli accessi, sia contenuta in un prossimo provvedimento da definire.
Tale provvedimento dovrà tenere conto, oltre che di tutti gli aspetti controversi sollevati, anche della gestione delle domande già formulate entro il 7 Dicembre.

Roma, 17 dicembre 2004