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Dati sulla pandemia nella scuola: la sincerità oltre la verità

Confermate le nostre previsioni, i numeri fotografano una situazione di grave e colpevole difficoltà, di cui solo il Ministro pare non rendersi conto a spese di docenti, dirigenti e personale ATA.

31/01/2022
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I dati forniti alle organizzazioni sindacali a seguito della richiesta effettuata al Tavolo per la Sicurezza tenutosi il 24 gennaio 2022, dopo le nostre pressioni, saranno ora disponibili, sul sito del Ministero a partire dal 28 gennaio 2022, con cadenza settimanale. I numeri, purtroppo, confermano le previsioni che denunciamo da quando il governo ha deciso di ignorare gli interventi previsti e sottoscritti nell’intesa sul Protocollo di sicurezza per la scuola, una situazione di grave e colpevole difficoltà, di cui solo il Ministro pare non rendersene conto.

Per facilitare la lettura dei report, abbiamo riportato i dati del Ministero, in una tabella in cui possiamo confrontare le rilevazioni sugli alunni contagiati e sulle classi in dad/ddi nelle prime due settimane di ripresa dell'attività didattica, premettendo che circa il 18% degli Istituti non ha partecipato alla rilevazione messa a disposizione:

dati settimana 10/15 gennaio

dati settimana 17/22 gennaio

SCUOLA

alunni rilevati

alunni positivi

%

alunni rilevati

alunni positivi

%

INFANZIA

691.412

62.539

9,0%

699.713

151.729

21,7%

PRIMARIA

1.902.883

207.937

10,9%

1.930.777

414.937

21,5%

SECONDARIA

3.427.804

428.691

12,5%

3.534.990

549.711

15,6%

TOTALE

6.022.099

699.167

11,6%

6.165.480

1.116.377

18,1%

settimana

classi rilevate

classi in dad

%

classi in did

%

classi solo in presenza

%

10/15 gennaio

307.690

20.185

6,6%

40.236

13,1%

247.269

80,4%

17/22 gennaio

315.247

48.843

15,5%

48.113

15,3%

218.291

69,2%

Nella settimana dal 17 al 22 gennaio il numero degli alunni positivi è più che raddoppiato nella scuola dell’infanzia e primaria, (segmento scolastico in cui è ancora molto basso il tasso di vaccinazione), mentre il numero delle classi che sono coinvolte in dad/ddi è passato dal 19,4% al 30,8%.

I dati forniti dal Ministero si riferiscono sempre alla settimana passata e dai dati elaborati dalla FLC CGIL, attualmente oltre il 50% delle classi stanno svolgendo dad/ddi.

Inoltre, i dati sulle classi non tengono in considerazione che l’8,7% dei docenti (in totale 67.500 circa), assenti perché risultati positivi, lasciano di fatto le classi scoperte dal relativo insegnamento, dato estremamente significativo rispetto alla qualità della scuola in presenza perché, limita la continuità didattica. Un altro dato che i numeri non prendono in considerazione è che in molte realtà, un numero elevato di studenti, per motivi “precauzionali” hanno svolto le lezioni ugualmente a distanza, anche se non rientravano nei casi previsti dagli obblighi della normativa vigente.

Nella realtà quotidiana, le scuole sono chiamate ad applicare disposizioni dei dipartimenti di sanità delle regioni contrastanti con le norme generali e le circolari congiunte dei ministeri Istruzione e Sanità, assistiamo a disposizioni che cambiano continuamente e che disorientano famiglie e studenti, mentre la didattica procede a singhiozzo. Come FLC CGIL abbiamo chiesto una regia nazionale, per assicurare uniformità alle procedure regionali e una semplificazione degli adempimenti delle scuole, senza che per questo di debbano ridurre le garanzie di sicurezza e di prevenzione del contagio.

Se è vero come diceva Gregg Easterbrook, che "se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa", riteniamo come FLC CGIL che i dati sulla pandemia letti dal Ministero come rassicuranti, siano in realtà la fotografia quantitativa di una situazione qualitativamente ormai intollerabile nelle scuole. La retorica della scuola in presenza non sostiene nei fatti né il lavoro di docenti, dirigenti e personale ATA, né l’apprendimento di studenti e studentesse.