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Decreto Bersani: tanti sì, ma sulla scuola non mancano tanti tagli sbagliati ed ingiustificati!

Un’attenta lettura degli allegati al “Decreto Bersani”, di cui siamo venuti in possesso solo oggi, ci dimostra purtroppo che anche con questi ultimi provvedimenti si chiede un alto prezzo alle scuole e all'amministrazione scolastica.

07/07/2006
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Il Ministro dell’Istruzione nelle sue dichiarazioni sui provvedimenti di contenimento della spesa pubblica aveva affermato che le scuole avevano “ già dato”.

Queste rassicurazioni avevano trovato fino a ieri un riscontro nel testo del Decreto Legge 223 dove, in verità, non compare nessun riferimento esplicito alle istituzioni scolastiche. Però il conflitto che è tuttora in corso tra il Ministero dell'istruzione e il Ministero del Tesoro sulla restituzione delle somme accantonate ci ha allertato e ci ha spinto a sviluppare tutte le ricerche possibili per avere la certezza che, almeno questa volta, le scuole non fossero toccate dalla scure dei tagli.

E' stato così che questo lavoro di tipo “investigativo” ci ha spinto ad approfondire la formulazione dell'art. 25 del Decreto Legge 223 dove, con riferimento agli accantonamenti di spesa previste si parla genericamente di “unità previsionali di base” delle amministrazioni centrali.

Con nostro sconcerto la lettura degli allegati, più di 70 pagine, ci ha fatto scoprire che all'interno delle unità previsionali di base del MPI sono comprese anche quelle degli uffici scolastici regionali e delle istituzioni scolastiche, mentre le scuole non statali invece non sembrerebbero toccate da queste misure.

Pertanto, se non ci sarà la modifica del Decreto, che chiediamo sin da ora con forza, per le scuole si prospettano 4 anni di ulteriori gravissime restrizioni che metteranno in discussione, a questo punto, anche lo stesso funzionamento dei servizi.

Nei prossimi giorni pubblicheremo una scheda di approfondimento dove illustreremo le misure e le modalità della riduzione delle spese che, secondo le previsioni del Decreto, arriva fino al 2009.

Roma, 7 luglio 2006