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Dirigenti scolastici: cronologia di un contratto

Il 17 ottobre 2001 è stato siglato il pre-accordo del primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della V area dei Dirigenti Scolastici.

25/10/2001
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Il 17 ottobre 2001 è stato siglato il pre-accordo del primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della V area dei Dirigenti Scolastici.

Un Contratto che si attendeva dal settembre del 2000, da quando Direttori e Presidi avevano giuridicamente acquisito la Dirigenza scolastica.

Forte era l’attesa dei Dirigenti Scolastici e forte era la pressione "a chiudere" da parte della categoria, che avvertiva tutti i rischi di una situazione che stava determinando una innaturale congiunzione tra un Contratto in scadenza (31 dicembre 2001) e uno in apertura (quadriennio 2002-2005).

Decisiva per sbloccare la situazione, impantanata dentro promesse elettorali e incapacità gestionali delle forze di Governo, è stata l’iniziativa di CGIL CISL UIL Scuola e SNALS che il 20 settembre hanno lanciato un ultimatum: o si riprende la trattativa o si sciopera il 16 ottobre. Da ricordare che il Ministro Moratti il 12 settembre ai Segretari Generali di CGIL CISL UIL Scuola e SNALS aveva promesso un’ immediata riapertura negoziale che tardava a venire.

L’iniziativa ha avuto il suo effetto immediato: il 26 settembre abbiamo ricevuto la convocazione per la ripresa negoziale fissata al 4 ottobre. In meno di due settimane abbiamo chiuso il confronto con la sigla del pre-accordo.

Il Contratto, che ha durata di 16 mesi ed è il Contratto di ingresso alla Dirigenza, può essere complessivamente giudicato positivo.

Abbiamo già pubblicato dettagliate informazioni nel nostro sito sia sulla parte economica (le cifre del Contratto) sia sulla parte normativa, e ad esse rimandiamo.

Su una questione intendiamo, comunque, richiamare l’attenzione: nel testo contrattuale le parti sindacali hanno fatto sì che trovassero posto tutte le ragioni di una Dirigenza assai speciale, quale quella scolastica. Per questo dagli incarichi, alla valutazione, agli incarichi aggiuntivi, alla mobilità ecc. abbiamo lavorato affinché fosse rispettata le specificità della particolare dirigenza di scuola.

Ancor di più: all’articolo 1 abbiamo voluto che si sancisse, anche nel Contratto di Lavoro, che il Dirigente Scolastico non è soggetto a gerarchie in materia di formazione e di didattica, essendo egli un agente della Repubblica che risponde alle leggi dello Stato e che è direttamente impegnato ad assicurare i diritti tutelati costituzionalmente: il diritto all’apprendimento, la libertà di insegnamento, la libertà di scelta educativa delle famiglie.

Il Contratto si poteva chiudere a maggio del 2001, visto che le risorse stanziate sono rimaste le stesse.

Se non si fece fu perché allora i partiti di opposizione, oggi al Governo, promisero di mettere a disposizione della trattativa quanto occorreva per realizzare entro il 31 dicembre del 2001 la piena equiparazione delle retribuzioni dei Dirigenti Scolastici ai Dirigenti Amministrativi dell’area I.

Promisero di stanziare in assestamento di bilancio 200 miliardi, questa è la cifra che occorre per l’equiparazione alle Dirigenze di Stato.

Qualcuno, non la CGIL Scuola, mostrò di crederci e la trattativa si bloccò.

Ora la parola passa ai Lavoratori nelle Assemblee di valutazione sull’ipotesi di Accordo.

Per un più puntuale apprezzamento dell’intera vicenda, sia sotto l’aspetto sindacale sia sotto l’aspetto politico, abbiamo ricostruito, tramite una "cronologia" del Contratto, tutte le fasi che ne hanno segnato il faticoso cammino.

Ve la proponiamo di seguito.

3 maggio 2000. CGIL CISL UIL Scuola presentano la piattaforma unitaria rivendicativa per il primo Contratto dei Dirigenti Scolastici.

In essa si sottolinea l’impegno di salvaguardare il carattere specifico della Dirigenza di scuola e il valore culturale e professionale dell’incardinamento dell’area dei Dirigenti Scolastici nell’ambito del Comparto Scuola, come la cosa più coerente con il processo riformatore dell’autonomia scolastica.

Sul piano economico la piattaforma recita :"….si deve avviare la contrattazione con risorse sufficienti a consentire un risultato di piena equiparazione con le altre dirigenze pubbliche".

17 maggio 2000. Si definisce l’area Contrattuale dei Dirigenti Scolastici.

Il giorno 17 maggio si dà attuazione al primo fondamentale adempimento preliminare all’avvio della trattativa contrattuale. L’Aran (l’Agenzia negoziale governativa) e CGIL CISL UIL CIDA definiscono la V area Contrattuale dei Dirigenti Scolastici che viene "collocata nell’ambito del comparto scuola, in relazione alla previsione dell’articolo 21 comma 17 della Legge 59/97".

26 giugno 2000. La CGIL Scuola emette un comunicato per la sollecita emanazione dell’Atto di indirizzo.

Nel comunicato la CGIL Scuola afferma di ritenere "urgente, come atto di responsabilità da parte del Governo, l’immediata emanazione dell’Atto di indirizzo all’Aran cosi come elaborato e trasmesso in questi giorni dal Ministero della Pubblica Istruzione"

26 luglio 2000. Si firma l’intesa per la composizione del tavolo di trattativa dell’area della Dirigenza Scolastica.

La CGIL concorre, al tavolo della trattativa per la composizione del tavolo negoziale, a definire la rappresentanza sindacale che risulta così costituita: le Confederazioni CGIL CISL UIL CONFSAL e CIDA.

In un comunicato la CGIL Scuola si dice "impegnata a sollecitare il Dipartimento della Funzione Pubblica affinché venga immediatamente emanato l’Atto di Indirizzo, ormai da tempo inviato dal M.P.I., e affinché siano stanziate le risorse necessarie alla stipula di un buon Contratto a valere dal settembre 2000" e in particolare " l’equiparazione retributiva alle altre Dirigenze di Stato".

7 settembre 2000. Si avvia il confronto fra le OO.SS. e l’Aran.

La CGIL Scuola nel dare resoconto sui risultati del confronto scrive fra l’altro "La CGIL Scuola ha denunciato la gravissima situazione di stallo… Per la CGIL Scuola rimangono punti fermi l’equiparazione retributiva alle altre Dirigenze pubbliche….Alla conclusione di questo primo incontro le parti hanno convenuto di mettere in calendario una serie di incontri che incominci a dare ordine alle parti normative…." Il lavoro della CGIL Scuola, infatti, in assenza dell’Atto di indirizzo, per non perdere tempo, è volto a trattare quanto prima almeno la parte normativa che sappia curvare sulla specificità della Dirigenza Scolastica le clausole contrattuali.

Il comunicato dice ancora "La CGIL Scuola è comunque impegnata ad esercitare ogni iniziativa affinché siano stanziate le risorse necessarie all’equiparazione salariale alle altre Dirigenze".

9 ottobre 2000. Sciopero generale della scuola.

In occasione della proclamazione dello sciopero generale del personale della scuola, la CGIL scuola invita i Dirigenti Scolastici ad aderire allo sciopero per ottenere maggiori stanziamenti per la scuola pubblica e per ottenere " in Finanziaria le risorse per il Contratto dell’area dirigenziale scolastica"

7 dicembre 2000. Sciopero generale della scuola.

In un comunicato i Dirigenti Scolastici della CGIL Scuola sottolineano "il giorno 7 dicembre i Dirigenti Scolastici parteciperanno allo sciopero generale del personale della scuola per l’adeguamento in Finanziaria degli stanziamenti per il Contratto e adeguamento delle retribuzioni alle altre Dirigenze publiche".

7, 13, 19 dicembre 2000. Prosegue la trattativa sulla parte normativa.

Pur in assenza di Atto di indirizzo, le delegazioni si incontrano svolgendo un importante lavoro di ricognizione e confronto su periodo di prova, incarichi, recesso, malattie, ferie, orario di lavoro, valutazione, permessi ecc. comparando i Contratti Scuola e i Contratti delle altre Aree Dirigenziali per riportare il meglio delle clausole contrattuali presenti nei precedenti Accordi.

22 dicembre 2000. Il Ministro Bassanini definisce l’Atto di indirizzo per la V area Dirigenziale Scolastica.

5 gennaio 2001. Il Dipartimento della Funzione Pubblica invia l’Atto di indirizzo all’Aran.

Nel documento sono contenute le direttive essenziali relative su tutte le tematiche già in gran parte affrontate nelle precedenti sedute. Viene comunicato nello stesso Atto di indirizzo che le risorse stanziate sono 200 miliardi da ripartire fra tabellare e accessorio.

17, 25 gennaio 2001. Si avvia la trattativa sulla base dell’Atto di indirizzo.

Non si discute degli aspetti economici per indisponibilità per motivi di salute del tecnico dell’Aran e le delegazioni decidono di approfondire le questioni normative.

In quella seduta il Segretario Generale della CGIL Scuola Enrico Panini solleva, trovando un sollecito riscontro positivo nel tavolo negoziale, una tematica di prima grandezza: il ruolo autonomo del Dirigente Scolastico, in quanto rappresentante di un Ente Statale Autonomo, non è soggetto, sulle questioni specifiche di scuola e sulle questioni formative, a gerarchie di alcun genere (né amministrative né assessorili). Tale istanza ha trovato posto nell’art. 1 del pre-accordo come elemento connotante la funzione del Dirigente Scolastico che dunque non è soggetto a gerarchie sulle scelte della libera scuola della Repubblica finalizzate a perseguire le finalità d’Istituto.

Febbraio 2001. La trattativa subisce una battuta d’arresto.

L’Aran, impegnata nelle trattative del secondo biennio economico della scuola e nella conclusione del Contratto dell’area I, non convoca le parti per la prosecuzione della trattativa dell’Area V.

CGIL CISL UIL Scuola scrivono all’Aran per "esprimere disappunto e protesta per un comportamento dilatorio né comprensibile né giustificabile. E ancora "sembra di scorgere nei continui rinvii il segno di una sottovalutazione della situazione, di disagio preoccupazione e tensione, in cui si trova ad operare una categoria ………che lavora dal 1 settembre del 2000 senza Contratto".

1 marzo 2001. Ripresa delle trattative.

La CGIL Scuola in un suo comunicato del 2 marzo, dopo che il tavolo ha proseguito solo nella trattazione delle parti normative, dichiara " prima di proseguire nell’esame delle parti normative" occorre avere certezza "sulla questione delle risorse che è preliminare ad ogni altra". Gli incontri vengono aggiornati al 6 marzo.

6 marzo 2001. Le risorse non sono sufficienti: CGIL CISL UIL Scuola SNALS e ANP interrompono la trattativa e firmano un comunicato congiunto.

Nella serata del marzo tutte le Organizzazioni Sindacali presenti al tavolo negoziale interrompono la trattativa per l’insufficienza delle risorse che finalmente vengono esplicitate dall’Aran. Infatti, dopo molti tentativi da parte dei Sindacati di portare l’Aran a discutere dei fondi per l’adeguamento salariale, finalmente si chiarisce che oltre ai 200 miliardi della Finanziaria non vi sono altre risorse.

In un comunicato congiunto CGIL CISL UIL SNALS ANP scrivono: " Le scriventi OO.SS., preso atto che le risorse disponibili al tavolo del negoziato non consentono il raggiungimento dell’obiettivo – indicato nell’Atto di indirizzo all’ARAN – dell’allineamento retributivo con le altre Dirigenze pubbliche, chiedono un’immediata verifica politica, al fine di rendere possibile una prosecuzione efficace della trattativa per l’area V della Dirigenza pubblica".

9 marzo 2001. Incontro con il Ministro della Funzione Pubblica On. F. Bassanini.

A conclusione dell’incontro con il Ministro della Funzione Pubblica CGIL CISL UIL Scuola dichiarano in un comunicato congiunto:" …il Ministro si è impegnato a promuovere le necessarie verifiche con il Ministero del Tesoro e della Pubblica Istruzione…..CGIL CISL UIL si attendono dal Ministro Bassanini una concreta proposta che renda credibile un percorso finalizzato alla piena equiparazione economica alle altre Dirigenze pubbliche".

28 marzo 2001. Si conclude il confronto con il Governo sulle risorse economiche.

CGIL CISL UIL Scuola in un Comunicato stampa congiunto dichiarano: "….CGIL CISL UIL Scuola esprimono soddisfazione per l’acquisizione di due importanti risultati.

Innanzitutto il Governo ha messo a disposizione 40 miliardi aggiuntivi agli stanziamenti previsti dalla Finanziaria, incrementando così in modo significativo le risorse per il Contratto.

Inoltre il Governo ha assunto esplicitamente l’impegno a garantire il pieno allineamento alle retribuzioni della Dirigenza pubblica, a partire dalla vigenza contrattuale che decorrerà dal 1 gennaio 2002. CGILCISL UIL Scuola, pertanto, sono impegnate affinché, sia nel DPEF di giugno, sia in sede di predisposizione della Legge Finanziaria, siano assicurate le risorse necessarie a garantire un obiettivo che ritengono irrinunciabile. Può, quindi, riprendere la trattativa all’ARAN…."

5 aprile 2001. Il ministro Bassanini invia il II Atto di indirizzo.

Nel secondo Atto di indirizzo il Ministro dà all’Aran l’indicazione di utilizzare " le disponibilità finanziarie connesse all’attuale progressione economica per il riconoscimento del rateo riferito agli automatismi stipendiali in corso di maturazione che in base alla valutazione del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero del Tesoro, del bilancio e della programmazione economica sono quantificabili in quaranta miliardi al lordo degli oneri riflessi".L’Atto di indirizzo così proseguiva: " L’Aran dovrà tener conto che tali risorse………non consentono di realizzare l’obiettivo finale del completo riallineamento retributivo alla dirigenza pubblica di seconda fascia, obiettivo che sarà perseguibile nel prossimo contratto collettivo in relazione alle risorse che saranno rese disponibili dalla manovra finanziaria"

Due le novità: 40 miliardi aggiuntivi e impegno ufficiale ed istituzionale scritto di perseguire il riallineamento con la prossima finanziaria.

24 aprile 2001. La ripresa della trattativa.

A conclusione dell’incontro del 24 aprile un Comunicato della CGIL Scuola dice fra l’altro: "I dati che i responsabili dell’Aran hanno presentato confermano sostanzialmente il quadro che era emerso a seguito degli incontri con il Governo delle scorse settimane………..Le sigle Sindacali CGIL CISL UIL SNALS si sono dichiarate, con interventi dei Segretari Generali presenti al gran completo, disponibili, pur nella varietà degli accenti, ad arrivare ad una sottoscrizione del Contratto se la trattativa sui vari aspetti della normativa risultasse complessivamente soddisfacente".

24 aprile 2001. La CGIL denuncia i continui rinvii e si dice disponibile allo sciopero.

In un comunicato stampa la CGIL Scuola denuncia che "ormai la trattativa contrattuale è costellata più da rinvii di riunioni che dal loro svolgimento…..E’ già messo gravemente in discussione il diritto dei Dirigenti Scolastici ad avere un Contratto…. Per quanto ci riguarda il tempo dello sciopero si sta avvicinando a passi veloci e decisi."

30 aprile 2001. Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord, CCD-CDU in una lettera pubblica promettono le risorse necessarie all’allineamento economico da aggiungere ai 240 stanziati dal Governo Amato.

Rispondendo sollecitamente ad una lettera aperta di un Sindacato inviata a tutti i partiti impegnati nella competizione elettorale i responsabili scuola di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord e CCD-CDU, il 30 aprile dichiarano in una loro lettera di mettere a disposizione gli altri miliardi necessari all’allineamento economico (quantificabili grosso modo in 200 miliardi) in aggiunta ai 240 stanziati dal Governo dell’Ulivo. Così tali Partiti si esprimono:"…sarà compito e dovere del Governo assicurare risorse finanziarie di pari livello (alle altre dirigenze pubbliche n.d.r). Questo impegno noi assumiamo formalmente fin d’ora tra quelli da onorare tra i primi cento giorni della legislatura, prevedendo gli stanziamenti aggiuntivi con la prossima legge di aggiustamento di bilancio nella misura indicata nella sua lettera".

I Partiti dell’Ulivo non rispondono formalmente giacché un loro Ministro, l’On. Bassanini, nel secondo Atto di indirizzo (V. 5 aprile 2001) ha già detto chiaramente che solo in Finanziaria prossima ci potranno essere i soldi per l’equiparazione.

A questo proposito dei funzionari accorti avevano osservato che le Leggi 468/78 e 362/88 vietano che possano essere stanziati fondi in assestamento di bilancio giacché per i Contratti dei dipendenti pubblici l’unico strumento percorribile è la Finanziaria.

7 maggio 2001. Si interrompono le trattative in piena campagna elettorale.

Alla conclusione di una giornata di confronto le parti prendono atto che non vi sono le condizioni per firmare il contratto e stilano un "Verbale dello stato delle trattative della Dirigenza dell’Area V". Alcune Organizzazioni esprimono la necessità di consultare gli Organismi interni per la valutazione complessiva della situazione.

Per quanto riguarda la CGIL Scuola nel Verbale è scritto:" La CGIL esprime valutazione positiva sia sulla parte normativa sia sulla parte economica alla luce anche degli impegni politici assunti dal Governo".

14 giugno 2001. L’Esecutivo Nazionale dei Dirigenti Scolastici della CGIL Scuola per la chiusura del Contratto.

In un Comunicato dell’Esecutivo Nazionale dei Dirigenti Scolastici della CGIL Scuola, a fronte della scoperta del "buco" nei conti pubblici da parte del Ministro Tremonti, si dice:" La Cgil rivendica dal Governo la garanzia che le risorse già individuate rimangano pienamente disponibili per il Contratto e rivendica l’individuazione delle risorse necessarie ad assicurare la piena equiparazione retributiva con le altre dirigenze pubbliche indicandole già nel prossimo DPEF. L’Esecutivo Nazionale sollecita, inoltre, l’Aran a riconvocare con immediatezza le parti sindacali……"

18 luglio 2001. CGIL CISL UIL Scuola scrivono all’Aran

CGIL CISL UIL Scuola, di fronte alle continue sollecitazioni che giungono dalla categoria, scrivono una lettera all’Aran in cui fra l’altro "sollecitano una formale convocazione delle parti, con ogni possibile urgenza, in tempo utile a prendere decisioni definitive e conclusive entro il corrente mese di luglio".

Alla lettera non viene data risposta.

25 luglio 2001. 160 miliardi in aggiunta ai 240 già stanziati dal Governo dell’Ulivo ?

Sul Sole 24 ore si legge un titolo "Presidi, 160 miliardi in più". E nel testo:" Letizia Moratti vuole mettere altri 160 miliardi sul piatto del rinnovo del contratto Presidi. Sommati ai 240 previsti dal recedente Governo diventano 400 miliardi per il 2001…….Il Ministro dell’Istruzione aveva detto la settimana scorsa in Parlamento "Il Governo sarà attento alla questione del primo contratto collettivo nazionale dei Dirigenti Scolastici "……Il Ministro non parla di assestamento di bilancio.

25 luglio 2001. L’Esecutivo Nazionale dei Dirigenti Scolastici della CGIL Scuola saluta positivamente la notizia di nuove risorse per il Contratto in scadenza al 31 dicembre 2001.

Riportiamo integralmente ciò che affermava in un suo pubblico comunicato l’Esecutivo Nazionale dei Dirigenti Scolastici della CGIL Scuola alla notizia di nuove e aggiuntive risorse per il Contratto dei Dirigenti Scolastici:" Apprendiamo da organi di stampa che verranno stanziate ulteriori risorse per il contratto dei Dirigenti Scolastici.

E’una buona notizia. Da sempre la CGIL Scuola ha fatto richiesta di risorse necessarie per l’equiparazione economica alle altre dirigenze pubbliche; richiesta ribadita recentemente dal Segretario Generale della nostra Organizzazione E.Panini.

Chiediamo tuttavia che sia il Governo a dire parole chiare su questa materia che non può essere trattata a livello di indiscrezioni giornalistiche. Se nuove risorse vengono messe a disposizione le Organizzazioni Sindacali dovrebbero essere le prime, essendoci un Contratto aperto, ad esserne informate, se si vogliono mantenere corrette relazioni sindacali.

Rimane in ogni caso aperta la questione relativa allo strumento legislativo (la Finanziaria, Altro ?) che sarà utilizzato per mettere a disposizione del Contratto altre risorse.
Lo strumento legislativo infatti non è neutro rispetto ai tempi della trattativa, ai contenuti del Contratto, alle decorrenze dei benefici economici e normativi".

24 agosto 2001. L’on. Valentina Aprea di Forza Italia al Meeting di Rimini la scia capire che vi sono altri 168 miliardi in aggiunta ai 240 del recedente Governo.

Il Sole 24 Ore del 30 agosto riporta "Secondo V. Aprea, dunque, il Contratto dei Dirigenti Scolastici sarà chiuso in tempi molto rapidi, prima di approvare la Finanziaria 2002. Questo dovrebbe significare che l’Esecutivo è i grado di trovare subito, e per quest’anno, risorse aggiuntive per la categoria, oltre ai 240 mililiardi previsti dal Governo precedente.. Cifre ufficiali, per ora, al Ministero dell’Istruzuione non se ne fanno. Ma tra gli addetti ai lavori circola con insistenza un’ipotesi di 168 miliardi in più".

12 settembre 2001. CGIL ISL UIL Scuola e SNALS incontrano il Ministro Moratti e sollecitano chiarimenti sulle risorse contrattuali e la riapertura delle trattative

16 settembre 2001. L’On. Aprea parla di assestamento di bilancio (forse) e di trascinamenti (?)

A Radio Hinterland di Milano il 16 settembre l’On. Aprea in un confronto con il Segretario Generale della CGIL Scuola della Lombardia, Wolfvango Pirelli, alla precisa domanda del Segretario se vi sono i fondi per il contratto dei Dirigenti scolastici da aggiungere ai 240 miliardi nel 2001 risponde"…se non sarà possibile con la legge di assestamento avere questi nuovi fondi, ci sarà l’effetto trascinamento nella Finanziaria 2002…" (Dal sito di Pavonerisorse di Torino)

20 settembre 2001. CGIL CISL UIL Scuola e SNALS proclamano lo sciopero per la riapertura della trattativa contro i "traccheggiamenti" del governo.

CGIL CISL UIL Scuola e SNALS, a fronte del nulla di fatto da parte del Governo, inviano una lettera con proclamazione di uno sciopero dei Dirigenti Scolastici lanciando un ultimatum: o si riapre la trattativa o si sciopera il 16 ottobre.

27 settembre 2001. Convocazione per la conciliazione.

In base alle norme vigenti i Sindacati che hanno proclamato lo sciopero vengono convocati al Ministero dell’ Istruzione. In sede di conciliazione i Sindacati dichiarano che, poiché hanno raggiunto il risultato di ottenere l’apertura della trattativa già nel frattempo fissata dall’Aran per il 4 ottobre, ritengono positivamente conclusa la conciliazione ma "sospendono politicamente" lo sciopero per riservarsi di valutare il 4 ottobre se scioperare o meno.

4-17 ottobre. Ripresa della trattativa e firma del pre-accordo alle stesse condizioni del 7 di maggio. Firmano CGIL CISL UIL Scuola e ANP.

Grazie all’iniziativa di proclamazione dello stato di agitazione e la minaccia di uno sciopero dei dirigenti Scolastici da parte di CGIL CISL UIL Scuola e SNALS la situazione di stallo viene sbloccata.

Riprendono le trattative il 4 di ottobre e, condotte dalle parti con ritmo serrato, si arriva alla firma del pre-accordo il 17 ottobre in tarda serata.

Considerazioni riassuntive e conclusive

Si è chiuso un Contratto che , per essere il primo Contratto dei Dirigenti Scolastici, può essere nel suo complesso positivamente apprezzato, soprattutto nei suoi aspetti normativi.

Le promesse elettorali si sono rivelate quelle che erano: parole al vento.

Fondi nell’assestamento di bilancio non ve ne sono stati. Lo vietavano le leggi e anche nei Paesi governati da Governi delle banane, prima di procedere, occorre cambiare le Leggi.

I fondi utilizzati sono stati 240 miliardi, quelli stanziati dal precedente Governo.

Trascinamenti. Non vi sono trascinamenti (cioè soldi della Finanziaria 2002 che possono valere dal 31 dicembre 2001). Anche su questo punto l’Aran è stata chiara: la Corte dei Conti non registrerebbe il Contratto.

Fondi nella Finanziaria del 2002: nel testo del pre-accordo non si fanno cifre (i famosi 40 miliardi in Finanziaria) per due motivi. Il primo è che non si possono quantificare in un Contratto delle ipotesi contenute in un disegno di legge. Il secondo è che per realizzare l’allineamento economico alle altre Dirigenze pubbliche non sono sufficienti 40 miliardi ma ne occorrono 209. E ciò è per la CGIL Scuola, come per CISL e UIL Scuola, obiettivo irrinunciabile da perseguire con la prossima Finanziaria. (V. Dichiarazione a verbale N.1 allegata al testo del pre-accordo)

Su questo abbiamo un impegno scritto del precedente Governo (V. 5 aprile 2001 della presente cronologia).

La CGIL Scuola non cambia obiettivi col cambiare dei Governi.

La parola ora ai Dirigenti Scolastici per la valutazione del Contratto.

Alla conclusione delle Assemblee di consultazione, che auspichiamo positiva, ci sarà la firma definitiva del Contratto che nel frattempo è sottoposto ai controlli di legge.

Roma, 25 ottobre 2001