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Retribuzioni dirigenti scolastici: registrati i FUN 2017/2018 e 2018/2019

A un anno dallo stanziamento delle risorse necessarie a evitare l’arretramento degli stipendi, potranno finalmente essere sottoscritti i contratti regionali che attribuiranno ai dirigenti scolastici gli importi spettanti per la retribuzione di risultato e le reggenze, finora bloccati. La FLC CGIL chiede l’immediata apertura dei tavoli negoziali.

08/07/2021
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Dopo l’approvazione definitiva della legge di conversione del dl 34/2020 che ha stanziato 13 milioni di euro per le retribuzioni dei dirigenti scolastici, con una nota inviata il 7 luglio agli USR e alle organizzazioni sindacali rappresentative dell’area dirigenziale, il ministero ha reso nota l’avvenuta certificazione del Fondo da parte dell’Ufficio Centrale Bilancio (UCB) e comunicato l’ammontare delle risorse del FUN relativo agli aa.ss. 2017/2018 e 2018/2019.

Com’è noto, a seguito dei tagli imposti dal d.lvo 75/2017, dall’a.s. 2017/2018 il FUN non risultava più sufficiente a garantire gli stipendi che i dirigenti scolastici hanno continuato a percepire per tutti questi anni, con il rischio di dover restituire parte delle retribuzioni.

Grazie all’incremento dei 13 milioni e al decreto interministeriale che ha distribuito le suddette risorse agli USR sulla base della rilevazione dell’effettivo fabbisogno, ora in tutte le regioni potranno essere firmati, con 4 anni di ritardo, i contratti integrativi (CIR) che, per espressa indicazione dell’art. 230-bis, comma 3, del dl 34/2020, non potranno comportare aumenti stipendiali ma solo il mantenimento delle retribuzioni già percepite.

Con la firma dei CIR, i dirigenti scolastici in servizio negli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019 percepiranno anche la retribuzione di risultato e l’eventuale indennità di reggenza che per tutto questo tempo sono state bloccate.

La FLC CGIL si è già attivata per chiedere che siano immediatamente aperti i tavoli regionali e che le trattative si possano concludere il prima possibile.

Nel frattempo continueremo a sollecitare il ministero per la conclusione in tempi brevi delle procedure relative alla quantificazione del FUN 2019/2020 (che eliminerà le ingiuste decurtazioni della parte variabile subite in molte regioni dai dirigenti scolastici assunti a partire dal 1° settembre 2019) e per l’avvio delle trattative per il contratto integrativo nazionale.

Il CCNL dell’area dirigenziale, firmato esattamente 2 anni fa l’8 luglio 2019, prevede infatti che, a partire dall’a.s. 2019/2020, i criteri per la collocazione delle istituzioni scolastiche nelle fasce di complessità collegate alla retribuzione di posizione parte variabile dei dirigenti scolastici siano definiti in sede di confronto nazionale e che i criteri generali per la determinazione della retribuzione di risultato siano materia di contrattazione integrativa nazionale.

L’incapienza del FUN e il conseguente blocco delle contrattazioni regionali 2017/2018 e 2018/2019 avevano finora impedito l’avvio delle trattative che si preannunciano alquanto complesse, per la necessità di individuare le risorse necessarie a uniformare gli stipendi dei dirigenti scolastici delle diverse regioni.

La notizia dell’avvenuta certificazione del FUN 2017/18 e 2018/2019, attesa da tanti mesi, consente ora di avviare il nuovo percorso negoziale nel quale la FLC CGIL sarà impegnata, come sempre, a tutelare le retribuzioni dei dirigenti scolastici.