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Estero. Incontro con il MAE. Spiragli di buon senso, ma rimangono molti nodi da sciogliere

Nell’incontro del 17 novembre alcuni piccoli passi in avanti almeno per quanto riguarda l’esigibilità di alcuni diritti dei lavoratori in servizio all’estero. Rimangono forti perplessità sulla sospensione delle nomine e sui progetti. La FLC Cgil ha chiesto che ai supplenti in servizio in alcune istituzioni scolastiche venga garantito lo stipendio pieno a fine mese.

20/11/2006
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E’ impossibile esprimere un giudizio con una sola aggettivazione sull’incontro di oggi tra la delegazione di parte pubblica (MAE-MPI) e la delegazione di parte sindacale, ci limiteremo pertanto a rappresentarne gli esiti.

Come si ricorderà il confronto sindacale era stato chiesto con forza dalla FLC Cgil e da altre sigle sindacali proprio per via della necessità di assumere orientamenti e decisioni urgenti in vista di alcune imminenti scadenze. Nel merito.

1) Permessi per partecipazione alle prove di accertamento linguistico

La materia riguarda la tipologia di permessi che il personale in servizio all’estero può utilizzare per partecipare alle imminenti prove di selezione per l’accertamento linguistico. Trattandosi di un diritto soggettivo il lavoratore in servizio all’estero potrà utilizzare, sulla base della sua volontà, i permessi retribuiti ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 15 del CCNL della scuola. Per chiarezza si ricorda che i permessi previsti dal comma 1 del citato articolo sono senza l’assegno di sede; mentre quelli previsti dal comma 2, sempre del citato articolo, sono per tre giorni al 50% dell’assegno di sede e 6 giorni, da detrarre dalle ferie, al 100% dell’assegno di sede. Si ricorda che tali permessi non sono soggetti a discrezionalità da parte del dirigente. La DGPCC si è impegnata ad inviare il più presto possibile un messaggio alle sedi in questo senso. In questa occasione la DGPCC preciserà che nei verbali di cessazione ai permessi, indipendentemente dalla tipologia, si possono legare le ferie natalizie senza interruzione e senza rientro.

2) Sospensione delle nomine e finanziaria

Su questa materia e su esplicita richiesta della FLC Cgil è stata avviata la concertazione. Abbiamo voluto ricordare al MAE che la procedura di sospensione delle nomine, in presenza di una finanziaria ancora in discussione, è un atto anomalo difficilmente riscontrabile in altre Amministrazioni pubbliche e che sarebbe stato opportuno attendere la conclusione dell’iter parlamentare sulla finanziaria 2007. Considerata la posizione rigida del MAE è stato chiesto di sospendere il relativo decreto almeno fino alla conclusione della concertazione la cui definizione è stata rinviata alla seduta del 28 novembre p.v., con l’impegno formale che a finanziaria conclusa si procederà ad un confronto puntuale sulle sue eventuali ricadute sul contingente.

3) Personale supplente

In considerazione della complessità del problema è stato deciso di rinviarne la trattazione ad una sessione specifica, che dovrà analizzare le condizioni contrattuali ed i trattamenti economici del personale assunto a tempo determinato.
La FLC Cgil ha precisato che su tale argomento bisogna fare chiarezza il più presto possibile e ha chiesto formalmente all’Amministrazione di intervenire in quelle realtà consolari ove si continua ancora a pagare il personale supplente con anticipi insufficienti. Ai lavoratori e alle lavoratrici a tempo determinato deve essere garantita mensilmente la retribuzione contrattualmente prevista in maniera tale che possano poter far fronte a tutte le loro esigenze. Del resto non si capisce per quale motivo alcuni consolati continuino a operare in modo discutibile visto che le risorse per pagare i supplenti non sono state in alcun modo toccate. In particolare è stato chiesto di intervenire sul consolato di Stoccarda affinché dal mese corrente al personale supplente in servizio in quella circoscrizione gli venga erogato l’intero stipendio e non acconti ridicoli. L’Amministrazione ha garantito un tempestivo intervento finalizzato a regolarizzare la situazione.

4) Progetti di ampliamento dell’offerta formativa

La problematica è nota. E’ stata convocata per il 7 dicembre p.v. una riunione specifica tesa a definire la passata gestione 2005/2006 e a cominciare a valutare i progetti 2006/2007.

5) Ferie in Italia nei primi sei mesi di nomina e assegni

Sulla questione, sollevata a suo tempo dalle Organizzazioni Sindacali a seguito dello sdoganamento della norma per effetto di un intervento legislativo limitato al solo personale MAE, l’Amministrazione aveva dichiarato la propria disponibilità a risolvere il problema estendendo tale trattamento anche al personale della scuola. Le iniziative dell’Amministrazione sono, però, state dichiarate inammissibili dal Parlamento ( sicuramente è stato utilizzato una prassi non idonea) non e quindi l’Amministrazione sta studiando soluzioni diverse.
Per le Organizzazioni Sindacali il superamento di tale norma potrebbe trovare una sua collocazione nell’ambito del prossimo CCNL visto che le ferie sono materia di contrattazione.
Mentre sull’altra questione ovvero quella relativa all’assegno per figli a carico oltre il 18° anno la DGPCC ha posto un quesito al Consiglio di Stato.

6) Ordinanza sulla riformulazione e aggiornamento delle graduatorie permanenti

L’Amministrazione ha presentato alle Organizzazioni Sindacali una bozza che ricalca quasi interamente quella del 2001 precisando i punti cardine di questa nuova ipotesi.
Le Organizzazioni Sindacali, non avendo avuto modo di analizzare l’atto in tutte le sue parti, si sono riservate di avanzare i propri rilievi e hanno precisato che l’ordinanza deve rispettare pienamente quanto contenuto nel CCNL.
La FLC Cgil e le altre Organizzazioni Sindacali hanno fatto presente che a finanziaria conclusa dovrebbe ripartire la trattativa per il rinnovo del CCNL della scuola 2006/2009 e che pertanto l’ordinanza dovrebbe tenere in debita considerazione le penalizzazioni avute da una parte del personale a seguito della famigerato art. 1 quater della l. 257/2004. Questo a significare la necessità di introdurre clausole che consentano a quel personale danneggiato di non essere escluso dalle graduatorie e di poter, a contratto concluso, esercitare i loro diritti eventualmente riconosciuti dal contratto stesso.