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Immissioni in ruolo e diritti

Le immissioni in ruolo sono tenute sotto sequestro dal Governo. La Cgil Scuola ha impugnato il Decreto Legge di avvio dell’anno scolastico al TAR ed ora è in attesa di un pronunciamento della Corte Costituzionale.

18/11/2003
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Le immissioni in ruolo sono tenute sotto sequestro dal Governo.

La Cgil Scuola ha impugnato il Decreto Legge di avvio dell’anno scolastico al TAR ed ora è in attesa di un pronunciamento della Corte Costituzionale.

La Cgil Scuola ha impugnato al Tar le mancate immissioni in ruolo 2002-’03 e 2003-’04.

Uno degli argomenti che usa il Governo, e che viene vissuto con preoccupazione dai precari, è che non si possono fare nomine in ruolo fino a quando non sono definite le nuove graduatorie pena ledere i diritti delle persone coinvolte.

Questa convinzione crea una situazione di stallo, alimenta le tensioni fra precari, consente di tenere bloccate le nomine in ruolo.

Noi insistiamo sulle nomine in ruolo e affermiamo che si possono fare subito.

Vediamo.

Si possono nominare in ruolo tutti coloro che sono inseriti nella prima e seconda fascia delle graduatorie permanenti. Comunque le loro nomine non incideranno sulla fascia restante.

Si possono nominare in ruolo i vincitori di concorso in sede provvisoria. In questo modo, una volta completate tutte le nomine in ruolo, potrà essere assegnata la sede definitiva a tutti.

Si definisce il contingente numerico delle nomine in ruolo per l’attuale terza fascia. Una volta modificate le graduatorie sulla base della Legge che verrà approvata (noi lavoreremo perché sia molto diversa da questa) si può procedere alle nomine in ruolo. Per la sede definitiva si procede, in rapporto ai vincitori di concorso nominati in sede provvisoria, con le procedure già adottate nel passato.

Se il Governo avesse seguito questo percorso avrebbe potuto nominare in ruolo già a settembre 2003. Invece, gli spiccioli di posto saranno utilizzati a settembre 2004 sempre che nel frattempo non accada nulla.

La morale la seguente:

  • non si vogliono fare le nomine perché la cultura di questo Governo è per la precarizzazione del lavoro in tutti i settori;

  • rimandando le eventuali nomine a dopo l’approvazione della Legge si pensa di attutire l’opposizione ad un progetto sbagliato e con forti elementi di ingiustizia.

Noi semplicemente vogliamo dimostrare, come stiamo facendo nelle centinaia di assemblee in giro per l’Italia, che un’altra strada è possibile.

Roma, 18 novembre 2003