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Incontro con il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti su avvio anno scolastico e legge di bilancio 2019

Un dossier dettagliato per una scuola pubblica all’altezza dei tempi: investimenti di livello europeo, edilizia scolastica nuova, basta precarietà, rinnovo dei contratti di lavoro. La legge di bilancio il primo banco di prova per misurare il governo.

29/08/2018
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Si è svolto mercoledì 29 agosto il preannunciato incontro tra il Ministro Bussetti e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali per discutere delle problematiche relative all’avvio del nuovo anno scolastico e della prossima legge di bilancio. 

In apertura di riunione il Ministro ha chiesto di poter ascoltare dapprima le richieste delle organizzazioni sindacali. Per la FLC CGIL è intervenuto il segretario generale, Francesco Sinopoli, il quale ha rivendicato per la scuola pubblica investimenti economici adeguati: infatti, se si discute del superamento del 3% nel rapporto deficit/Pil è bene partire dal comparto Istruzione e Ricerca.

In particolare, la scuola costituisce una delle più importanti strutture del Paese per questo occorre un piano straordinario di investimenti atti a garantire:

  • la sicurezza degli edifici ed un piano di edilizia scolastica per realizzare delle strutture all’altezza dei tempi. La sicurezza e l’incolumità di milioni di studenti e di tutto il personale devono essere una priorità assoluta del ministero e di tutto il governo. Inoltre la dimensione degli istituti deve seguire l’indicazione del Senato che nel 2012 deliberò i 900 alunni come media degli istituti ordinari lasciando poi alle Regioni la scelta finale.
  • la stabilizzazione degli organici docenti e ATA e il potenziamento dei diversi ordini di scuola. A questo fine necessita la generalizzazione della scuola dell’infanzia, l’obbligo scolastico a 18 anni, la restituzione del tempo pieno e del modulo nella scuola primaria e del tempo prolungato nella scuola primaria a partire dalle scuole del Sud. Per questo occorre incrementare l’organico. Molte scuole rischiano la chiusura per mancanza di collaboratori scolatici; va istituita la figura dell’assistente tecnico nel primo ciclo. È necessario, inoltre, approvare un piano straordinario di assunzioni al fine di coprire tutti i posti liberi per il personale ATA e per il personale docente anche al fine di risolvere la piaga del precariato.

Va affrontata e risolta la questione delle deroghe sull’organico di sostegno (circa 50.000) che determinano un continuo avvicendamento di insegnamenti e impediscono la realizzazione di qualsivoglia continuità didattica, per cui si chiede la stabilizzazione di questi posti.

Vanno inoltre internalizzati i servizi e superati gli appalti di pulizia nelle scuole. È evidente l’insostenibilità per le scuole della gestione dei contratti connessi agli appalti (oltre all’iniquità del trattamento dei lavoratori delle cooperative). 

Bene l’accelerazione che si vuol dare sul bando di concorso dei Dsga ma è necessario trovare soluzioni appropriate per gli assistenti amministrativi facenti funzione.

Il rinnovo contrattuale del personale della scuola. A giugno scorso abbiamo disdetto, insieme a CISL FSUR e UIL Scuola RUA, il CCNL siglato il 19 aprile 2018. È necessario riprendere la regolarità dei rinnovi contrattuali alle scadenze prefissate con un investimento straordinario che dia risposte al bisogno di accresciuta professionalità di docenti, educatori e ATA. L’assegno perequativo va mantenuto per il personale che ne beneficia (altrimenti ci sarebbe una diminuzione del salario che non è sopportabile). Occorre salvaguardare il potere di acquisto dei salari, nonché adeguare progressivamente gli stipendi agli standard europei.

Dirigenza scolastica: va ripresa rapidamente la trattativa per il rinnovo del Ccnl 2016/2018. Abbiamo sollecitato la ripresa del disegno di legge sulle responsabilità dei dirigenti scolastici in materia di sicurezza e la necessità di prevedere l’esonero per il vicario nelle scuole date in reggenza per supportare la difficile situazione che si andrà a verificare nel 2018/2019 con la maggior parte delle regioni del nord in situazioni al limite della gestibilità, attraverso la possibilità di esonero totale dall’insegnamento al docente vicario.

Il segretario Sinopoli ha poi evidenziato l’esigenza di tutelare l’autonomia delle scuole. Per questo occorre riformare e potenziare il ruolo degli organi collegiali, favorire la semplificazione amministrativa, cancellare le norme che limitano l’autonomia didattica come quella che impone il tetto obbligatorio delle ore di alternanza scuola-lavoro e di ogni altra limitazione introdotta dalla legge 107/2015, compresa quella relativa alla costituzione degli ambiti territoriali.

Infine, ma non da ultimo, occorre garantire un sistema regolare di concorsi che consentano il reclutamento del personale di cui la scuola ha bisogno. Nell’ultimo decennio si sono succeduti, in maniera confusa, diversi modelli di formazione e reclutamento del personale docente, segno di una mancata programmazione dei percorsi abilitanti in misura rispondente alle reali esigenze della scuola. L’attuale sistema FIT lamenta diverse problematicità, tuttavia consente un accesso diretto alle assunzioni a tempo indeterminato e migliaia di aspiranti docenti aspettano da mesi l'uscita del bando; riteniamo pertanto necessaria l’apertura di un tavolo di confronto.

Nella sua breve replica il Ministro ha dato la sua ampia disponibilità a realizzare insieme molte delle proposte avanzate dai sindacati. Secondo il Ministro si tratta di obiettivi molto alti che non saranno di facile realizzazione, assicurando però il massimo impegno per il bene della scuola e per rispondere alle aspettative delle famiglie. In estrema sintesi c’è stata la massima attenzione nell’ascolto, ma nessun impegno preciso è stato assunto circa le richieste fatte dal sindacato. 

Sulla base delle risposte che riceveremo nei prossimi giorni e in particolare appena si avvierà la discussione sulla prossima legge di bilancio, misureremo le reali intenzioni di questo governo e l’effettiva discontinuità rispetto alle precedenti politiche.

L’incontro del 29 agosto è stato preceduto, nella giornata del 28 agosto, da un altro incontro con il capo di gabinetto, dott. Giovanni Chinè, per analizzare insieme alle competenti direzioni generali alcuni temi più tecnici, legati alla funzionalità delle scuole e alla corretta applicazione degli istituti contrattuali.

Al termine dell’incontro il Segretario Sinopoli ha consegnato al Ministro un dossier contenente in maniera dettagliata tutte le richieste che la FLC CGIL ritiene necessarie per garantire una scuola pubblica di qualità.