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Istruzione degli adulti: il Miur emana una nota di chiarimenti

Nuove indicazioni per l'Istruzione degli adulti in attesa dei regolamenti.

12/02/2009
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Il MIUR ha inviato una nota agli uffici scolastici regionali di chiarimento rispetto al percorso che dovrà essere intrapreso nei prossimi mesi per il riordino dei Centri per l’istruzione degli adulti.

In attesa di un ulteriore regolamento che metta in atto le indicazioni presenti nell’art. 64 della legge 133/08 e dei nuovi ordinamenti del secondo ciclo è avviata una ricognizione e un monitoraggio delle azioni in atto sui territori.

Ricognizione dei CPIA istituiti, poiché in molte regioni si è provveduto a una programmazione territoriale di centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) e monitoraggio delle certificazioni acquisite negli anni precedenti dagli adulti.

È stato anche chiarito che, per i tempi ristretti e per la fase ancora d’ emanazione di regolamenti, tutte le operazioni sugli organici saranno effettuate sull’organico di fatto.

Inoltre, così come da noi sollecitato, si ribadisce che dovranno essere accettate iscrizioni anche successive alla data del 28 febbraio.

Osservazioni

La fase di confusione presente in questo segmento formativo evidenzia la scarsa propensione a facilitare opportunità d’apprendimento per tutti. Consideriamo l’autonomia degli istituti per l’istruzione degli adulti, il primo passo per l’assunzione di responsabilità nei confronti di questa tipologia di sistema formativo. Riteniamo, dalle notizie che ci sono pervenute dai territori, che le scelte effettuate per l’istituzione dei CPIA non procedano in tal senso. La programmazione territoriale di queste nuove istituzioni scolastiche non è sempre stata la giusta conclusione di un’ampia discussione che abbia messo al centro le reali esigenze formative degli adulti.

Riteniamo, inoltre, che un organico, costituito sulla base della serie storica delle certificazioni e dei titoli di studio acquisiti in corsi per adulti, non possa in alcun modo rispondere alle reali esigenze formative di una fascia debole di popolazione adulta. Inoltre il rinvio di tutte le operazioni della costituzione dei nuovi centri in organico di fatto penalizza fortemente l’organizzazione didattica anche in considerazione del fatto che così come dichiarato nell’art. 64 L. 133/2008 “eventuali docenti in esubero non potranno essere utilizzati in corsi o in moduli non ordinamentali”. Consideriamo il tema dell’apprendimento permanente una vera emergenza a cui questo governo non da risposte. Le indicazioni europee di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile, di facilitare le persone a realizzare le loro potenzialità, vengono completamente omesse dalla politica di questo governo. Così tali indicazioni vengono disattese e le risorse “stornate” dimenticando che l’inclusione sociale è il fulcro principale della politica europea in questo settore.

Roma, 12 febbraio 2009