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La Moratti e il “mini” buono scuola

Con il DM del 30 marzo il Ministro ridetermina l’importo del contributo da attribuire alle famiglie per l’iscrizione alle scuole paritarie per l’anno scolastico 2005/2006. Proseguono i favori alle scuole private. Eppoi la chiamano equità!

18/04/2006
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Senza aspettare l’esito della consultazione elettorale la Moratti, anticipando la normale tempistica, riassegna, con Decreto Ministeriale del 30 marzo, il contributo alle famiglie che iscrivono i propri figli alle scuole paritarie primarie e secondarie per l’anno scolastico 2005/2006.
Si tratta, come si ricorderà, del cosiddetto il “mini” buono scuola introdotto dalla Moratti, con il DM 181 del 28 luglio 2005. In quell’occasione la FLC Cgil nel commentare quelle disposizioni dichiarò la sua netta contrarietà alla disposizione governativa in quanto introduceva quel principio di “sussidiarità”, invocato dalla destra, in aperto contrasto con il principio costituzionale del senza oneri per lo Stato.

Sottolineammo allora che proprio per via dei quelle norme, introdotte in maniera surrettizia e illegittima, è stato l’orizzonte dei diritti e dei doveri della scuola privata paritaria indipendentemente da quanto disposto dalla legislazione e in barba al dettato costituzionale

Furono queste le ragioni che portarono la FLC Cgil a impugnare il dispositivo al TAR chiedendone l’annullamento e la remissione degli atti alla Corte Costituzionale per illegittimità costituzionale. Siamo ancora in attesa di un pronunciamento della magistratura competente.

Le valutazioni giuridiche e politiche di allora sono le stesse di oggi e che ci fanno dire con estrema chiarezza che tali disposizioni sono illegittime e incostituzionali.
Anche quest’ultimo Decreto, al pari del precedente, è da ritenersi illegittimo perché in contrasto con gli art. 3, 33 e 34 della Costituzione e che la scelta da parte del Ministro contrasta anche con quanto sancito dall’art. 97 della Costituzione proprio perché viola il principio del buon andamento e imparzialità dell’amministrazione.

Sebbene il finanziamento complessivo sia identico al passato anno scolastico, ci aspettiamo, per il prossimo anno scolastico 2006/2007 ad una implementazione delle somme destinate a tale scopo. Infatti secondo Forza Italia tali somme sono state triplicate dalla finanziaria del 2006.

Va, inoltre, considerato che le somme messe a disposizione vengono infatti erogate a tutte le famiglie che ricorrono all’istruzione privata paritaria indipendentemente dal reddito in aperto contrasto con l’art. 34 della Costituzione.

Paradossalmente beneficia del mini buono scuola, almeno sulla carta, lo stesso Berlusconi. I suoi figli, infatti, frequentano una scuola paritaria. All’anima dell’equità!

Roma, 18 aprile 2006