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La retribuzione di tutti i lavoratori della scuola deve essere definita dal contratto

Nessuno può ostacolare l’impegno della FLC CGIL nella difesa della dignità del lavoro di dirigenti scolastici, docenti e personale ATA.

24/02/2016
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All’incontro del 24 febbraio 2016 di informativa sui criteri di ripartizione del bonus e su costituzione e funzionamento del comitato di valutazione eravamo presenti anche con una rappresentanza dei dirigenti scolastici della FLC CGIL e abbiamo espresso la contrarietà della categoria ad un utilizzo discrezionale del bonus, ribadendo la natura di salario accessorio di tale compenso.

Come FLC CGIL abbiamo infatti sottolineato che il confronto con il tavolo sindacale, lungi dal rappresentare una limitazione delle prerogative dirigenziali, deve essere agito dai dirigenti scolastici a garanzia della trasparenza dell’azione dirigenziale che, anche in questa circostanza, deve valorizzare il lavoro svolto dai docenti nella direzione del miglioramento dell’istituzione scolastica.

Con la stessa determinazione e la stessa intransigenza difenderemo la dirigenza scolastica da chi, nel nome di una distorta rappresentazione dei compiti del dirigente scolastico, si accanisce nel voler attribuire ai dirigenti scolastici il compito di autorità salariale e sta di fatto abbandonando la dirigenza scolastica nelle mani dei direttori generali che, utilizzando la stessa discrezionalità che oggi si pretende dai dirigenti scolastici nei confronti dei docenti, valuterà e premierà i dirigenti “graditi” a scapito di tutti gli altri, meno, poco o per niente graditi.

Noi riteniamo invece che il salario accessorio debba essere utilizzato per retribuire equamente e dignitosamente il lavoro – dei docenti come dei dirigenti – e non essere utilizzato per premiare.

Solo la contrattazione fra il datore di lavoro e chi rappresenta i lavoratori può assicurare, come stabilisce la Costituzione, che sia rispettato il diritto ad una retribuzione dignitosa ed equa.