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Le bugie hanno le gambe corte, ma il precariato si allunga

Il Governo e la maggioranza parlamentare accusano chi si oppone alla controriforma Moratti di dire bugie.

30/01/2004
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Il Governo e la maggioranza parlamentare accusano chi si oppone alla controriforma Moratti di dire bugie. Scomodano persino Goebbels, ma dimenticano che questi, nella veste di ministro della propaganda nazista, stava al governo, non all’opposizione, e che la propaganda ripetitiva in cui era maestro era ministeriale come ministeriale e ripetitiva è la propaganda a cui, fra spot, depliant e giornalini, ci ha abituati il MIUR.
Ma essi stessi non demordono dallo stravolgere la realtà. In un lancio Ansa di due giorni fa il presidente della commissione cultura della Camera Ferdinando Adornato rivendicava al governo il fatto che dal 2001 ad oggi “ le immissioni in ruolo di precari sono già state di 63 mila unità ed entro il 2005 saliranno ancora a 78 mila”.
Ma dimenticava di dire che le 63.000 immissioni in ruolo sono state effettuate tutte nell’estate del 2001, quando il nuovo governo, appena arrivato in quei giorni e tutto affaccendato nelle operazioni di insediamento, le aveva trovate predisposte e in corso di attuazione.
Dimenticava di dire che altre 30.000 immissioni in ruolo erano previste da leggi precedenti per il 2002 e che però i nuovi arrivati, ormai non più impediti dalle urgenze del primo impatto con le questioni di governo, hanno trovato il tempo di bloccarle.
Dimenticava anche di dire che al 1 settembre 2003 erano andati in pensione 19.000 lavoratori della scuola, lasciando a disposizione altrettanti posti.
Mancano perciò all’appello almeno 49.000 nomine, che non sono state fatte e che non verranno colmate neppure con le 15.000 nuove nomine previste per il prossimo anno scolastico.
Anzi queste ultime in realtà non colmeranno neppure i nuovi pensionamenti che al 1 settembre 2004 saranno sicuramente più di 20.000.

Roma, 30 gennaio 2004