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Mobilità scuola 2020/2021: il Ministero convoca i sindacati il 5 marzo

L’incontro di informativa sulle ordinanze ministeriali per la FLC CGIL non può bastare. Riaprire subito il confronto negoziale per superare il vincolo dei 5 anni imposto ai neo-immessi in ruolo.

02/03/2020
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La FLC CGIL e le altre sigle sindacali sono state convocate il prossimo 5 marzo 2020 alle ore 11,30 al Ministero dell’Istruzione circa l’informativa relativa alle ordinanze di mobilità anno scolastico 2020/2021 per il personale docente, educativo, ATA e IRC.

Ai sensi del CCNI triennale 2019/2022 che prevede la possibilità di riaprire il negoziato per recepire gli effetti “derivanti da eventuali interventi normativi e contrattuali o qualora le parti concordemente lo ritengano necessario” valutiamo come sia del tutto insufficiente limitare l’incontro alla sola informativa sulla ordinanza ministeriale, anziché avviare una vera trattativa che integri l’applicazione del contratto stesso su alcuni punti di particolare rilevanza.

Ci riferiamo, nello specifico, alla necessità di inserire nella platea dei destinatari alla mobilità territoriale tutti i docenti immessi in ruolo nell’a.s. 2019/2020 indipendentemente dal canale di reclutamento, superando la disparità introdotta dai recenti provvedimenti legislativi con il vincolo di permanenza quinquennale.

Era impegno preciso del MIUR, come risulta dal verbale di conciliazione firmato dall’ex ministro Fioramonti il 19 dicembre scorso durante la proclamazione dello stato di agitazione, procedere con i sindacati “ad un aggiornamento del contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità, alla luce delle novità sopraggiunte”.

A tutto ciò non è stato dato alcun seguito da parte dell’amministrazione nonostante il cambio al vertice e la nuova richiesta presentata dal segretario generale alla ministra Azzolina.

Di certo per la FLC CGIL l’opportunità offerta dall’incontro del 5 marzo non si esaurirà in una comunicazione di tipo operativo, ma cercheremo di riportare al tavolo le materie oggetto di criticità per averne riscontro, concordando lo strumento più idoneo ad una immediata attuazione.