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Organici scuola 2013-2014: incontro al Miur, le nostre prime osservazioni e richieste

Avviato al Ministero dell'Istruzione il confronto sulla circolare per la definizione dell’organico di diritto.

28/02/2013
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Il 28 febbraio 2013 si è tenuto al Miur un nuovo incontro che segue quello del 29 gennaio scorso sulla previsione degli alunni. L'incontro ha riguardato il confronto sulla circolare di trasmissione della bozza di decreto Interministeriale con cui verranno date indicazioni per la formazione dell'organico di diritto per l'a.s. 2013-2014.

Il Decreto Legge n. 98 del 6 luglio 2011, convertito in Legge n. 111 del 15 luglio 2011, ha stabilito che le dotazioni organiche complessive sia per il personale docente, che per il personale ATA ed educativo, per i prossimi anni, non potranno superare quanto previsto per l'a.s. 2011-2012.
Di conseguenza la bozza di circolare - consegnata in visione ai sindacati - ricalca sostanzialmente quella dello scorso anno. Nella stessa si informa che le uniche oscillazioni che ci saranno tra regione e regione nelle tabelle numeriche (che verranno allegate al decreto interministeriale) sulle dotazioni organiche (ad eccezione della scuola dell'infanzia) saranno determinate tenendo conto del numero effettivo di alunni nell'organico di fatto dell'anno in corso e della previsione per il prossimo anno. Si richiamano inoltre tutte le norme di riferimento che presiedono alla formazione delle classi e degli organici, in particolare il Regolamento approvato con DPR n. 81 del 20 marzo 2009 (su criteri e parametri per la formazione delle classi).

La nostra posizione

La FLC CGIL ha preso atto di quanto dichiarato dall'amministrazione e si è riservata di inviare osservazioni dettagliate in vista degli incontri successivi.

In premessa, però, abbiamo osservato come la discussione sugli organici del personale della scuola avrebbe dovuto tenere in debito conto della necessità di dare consistenza a quell'organico funzionale che è stato introdotto ormai un anno fa ma senza risorse aggiuntive. La FLC CGIL ha subito espresso alcune prime osservazioni e richieste:

  • nella scuola dell'infanzia deve essere esplicitamente vietata qualsiasi riduzione di posti rispetto allo scorso anno (nell'ambito delle compensazioni che le Direzioni Regionali o gli UST possono fare), a meno che non ci siano né richieste sufficienti, né liste d'attesa;
  • nella scuola primaria non si devono decurtare posti (se non in presenza di un calo di alunni e classi) e le risorse assegnate nell'anno in corso vanno prioritariamente confermate alla stessa scuola per il mantenimento dell'orario. Solo in sub-ordine tale risorsa potrà essere utilizzata per l'ampliamento del tempo pieno o dell'offerta formativa;
  • deve essere ribadito una volta per tutte il divieto di utilizzo dei docenti specializzati sulla lingua inglese sulle classi dove non siano stati assegnati;
  • nella scuola secondaria va inserito esplicitamente il divieto a costituire cattedre a più di 18 ore quando è possibile costituirle anche con 15, 16 o 17 ore;
  • va rafforzato il divieto a modificare l'insegnamento della lingua straniera quando questo comporta perdita di posto nella scuola, oppure anche una trasformazione della cattedra da interna in cattedra orario esterna, oppure quando c'è esubero a livello provinciale;
  • nella quota del 20% riservata all'autonomia vanno preservate non solo le titolarità interne alla scuola, ma va evitata anche la trasformazione da cattedra interna a cattedra orario esterna, pur senza perdita di titolarità;
  • va garantita l'attivazione dell'ufficio tecnico (ovviamente uno per ciascuna istituzione scolastica) già in organico di diritto e non solo nel fatto;
  • sull'istruzione degli adulti abbiamo chiesto un approfondimento specifico per affrontare l'insieme delle problematiche in campo;
  • per quanto riguarda le istituzioni educative, fermo restando che sarà emanato come di consueto un decreto interministeriale specifico successivo, ne va garantita la funzionalità, oggi messa a rischio dall'attuazione dei parametri a regime dei nuovi ordinamenti.

L'amministrazione si è impegnata a proseguire il confronto nella prossima settimana, ad attivare un incontro specifico sull'educazione degli adulti e a predisporre, come nello scorso anno, una nota specifica sugli “insegnamenti e discipline atipiche” relative ai primi 4 anni di corso degli istituti di secondo grado interessati al riordino che confluiscono su più classi di concorso.