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Organico docenti 2009-2010. Pubblicata lo schema di Decreto Interministeriale con le tabelle organiche

Confermata l'entità dei tagli pari a 42.102 posti. La Circolare Ministeriale recepisce alcune richieste della FLC Cgil.

03/04/2009
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>> La nostra scheda di approfondimento <<
>> La normativa allegata <<

Il Ministro Gelmini ha firmato il Decreto Interministeriale sugli organici 2009-2010 per il personale docente, in attesa di registrazione.

Confermata l'entità dei tagli pari a 42.102 posti, di cui circa 32.000 subito nell'organico di diritto e oltre 10.000 nel successivo organico di fatto. Confermata quindi l'entità complessiva della riduzione dei posti di lavoro (- 42.102) mentre la distribuzione di questi tagli alle varie regioni in organici di diritto (- 32.100) contenuta nelle varie tabelle che sono circolate e così come dalla FLC Cgil anticipato al termine dell'incontro della scorsa settimana, è stata rivista per la sola scuola secondaria di primo grado che vedrà una riduzione complessiva, sempre nel diritto, di circa 10.452 posti. Smentite le dichiarazioni rilasciate dal Ministro nella scorsa settimana in TV a "Porta a porta" e tendenti ad attenuare la portata della manovra concordata con il Ministro dell'Economia, una manovra pesantissima su gran parte delle regioni del sud, come subito denunciato dalla FLC Cgil a cui si aggiungeranno i 15.000 tagli previsti per il personale ATA.

"Un taglio enorme su primaria, secondaria di primo e secondo grado , che mortifica la scuola pubblica, toglie risorse alla qualità della didattica e per la stessa funzionalità del servizio. Un colpo mortale all’autonomia organizzativa delle stesse istituzioni scolastiche strette nella morsa dei tagli all’organico e dall’azzeramento dei fondi per il funzionamento didattico e amministrativo. Inaccettabile la forte penalizzazione di alcune regioni , in particolare del sud, e di tutti quei territori, spesso all'interno anche della stessa regione, che già oggi sono disagiati e carenti dal punto di vista delle strutture e dei servizi di supporto (trasporti, mensa, edilizia scolastica). La manovra colpisce soprattutto chi già oggi è maggiormente privato di risorse rispetto ad altri. E questo comporterà un inevitabile peggioramento della qualità dell'istruzione e del diritto allo studio. Insomma, chi già poco ha, ancora di meno avrà!".

Nel testo finale della Circolare Ministeriale di invio del decreto registriamo alcuni positivi passaggi richiesti con forza dalla FLC Cgil, rispetto alle prime bozze consegnate ai sindacati.

In particolare laddove si dice, ad esempio, che:

  • l'aumento del numeri di alunni per la formazione delle classi deve comunque tenere conto delle disposizioni relative alle limitate dimensioni della aule;

  • non va superato il numero di 20 alunni per classe in presenza di alunni con grave disabilità;

  • l'autonomia didattica ed organizzativa delle scuole ha un ruolo fondamentale nell'impiego e nella gestione delle risorse assegnate ai fini della valorizzazione di tutti gli spazi di flessibilità consentiti dal DPR n. 275/99 nell'articolazione del tempo scuola ai fini dell'ampliamento del servizio, e nell'utilizzo del personale ai fini dell'innalzamento della qualità dell'offerta formativa;

  • il collegio docenti ha un ruolo centrale nella valutazione pedagogica e didattica in ordine alle modalità e tempi di accoglienza del bambini anticipatari nella scuola dell'infanzia;

  • si ha diritto all'arrotondamento delle frazioni orario nella scuola primaria a posto intero, se le ore residue sono pari o superiori a 12 così si possono abbinare gli spezzoni orario su posto comune con altri spezzoni orario quali, ad esempio, quelli necessari per l'insegnamento della lingua inglese quando sono poche le classi scoperte e non si arriva a posto intero di L2;

  • è possibile attuare un tempo scuola nella primaria oltre le 30 ore settimanali, se in presenza di rientri pomeridiani con servizio mensa;

  • è possibile (lo si trova nel decreto sulla costituzione delle cattedre nella scuola secondaria di primo grado), ancorché in via residuale, costituire cattedre orario interne anche con le ore di approfondimento se è presente uno spezzone di italiano, storia e geografia senza dover ricorre obbligatoriamente alla costituzione di cattedre orario esterne. La stessa cosa è possibile con le ore aggiuntive richieste dalla scuola nel tempo prolungato (da 38 a 40) se nella disciplina richiesta è già presente uno spezzone;

  • è possibile attivare nuove prime a tempo prolungato quando si prevede, in progressione, la formazione di un corso intero (vincolo presente nel regolamento riguardante la scuola secondaria di primo grado);

  • vengono stabilizzate in organico diritto di tutte le ore (e dunque i posti) per l'insegnamento della seconda lingua straniera ma non, per il prossimo anno, le due ore aggiuntive per il potenziamento della lingua inglese (da 3 a 5 settimanali) se richieste dalla famiglie. Si tratta certamente di un disincentivo all'introduzione della sola lingua inglese prevista dal regolamento e decisa dal ministro, ma non condivisa dalla FLC Cgil (e non solo!);

  • l'obbligo alle 18 ore (con eliminazione della clausola di salvaguardi per i docenti titolari), soprattutto per la scuola secondaria di secondo grado, non deve comportare che si vada oltre le 18 laddove il frazionamento minimo delle singole discipline non consente il raggiungimento delle 18 (ad es. quando siamo in presenza di pacchetti tutti di 4 ore per classe). Ciò significa che è ancora possibile, in taluni casi, la costituzione di cattedre anche con meno di 18 ore (ad es. di 17 ore, come nella cl. di concorso 52/A).

Roma, 3 aprile 2009

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