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Piano d'Azione e Coesione: stato di attuazione delle iniziative su apprendistato e "uscita da né allo studio né al lavoro (NEET)"

I dati resi noti dal Ministero della Coesione Territoriale.

31/01/2013
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Nel corso del 2011 è stata avviata, di intesa con la Commissione Europea, l’azione per accelerare l’attuazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013  attraverso la concentrazione delle risorse finanziarie "su progetti di rilevanza strategica sia di carattere infrastrutturale che immateriale". Per dar corpo a tale obiettivo e al tempo stesso colmare i gravi ritardi nell'attuazione dei programmi cofinanziati è stato predisposto il Piano d'Azione e Coesione (PAC) i cui interventi sono concentrati in quattro Regioni (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) dell'Area Convergenza.

Da segnalare che la riprogrammazione è finalizzata anche:

  • "ad avviare nuove azioni, alcune delle quali di natura prototipale che, in base agli esiti, potranno essere riprese nella programmazione 2014-2020;
  • ad anticipare i nuovi metodi di “programmazione rivolta ai risultati” che saranno adottati nel bilancio europeo e nella programmazione della politica di coesione 2014-2020, a cominciare da una forte enfasi sui risultati attesi e a una maggiore trasparenza e apertura del processo decisionale e dei dati".

Gli interventi del PAC sono focalizzati su tre ambiti cruciali per la crescita e lo sviluppo: i servizi di cittadinanza, i giovani, l’impresa e il lavoro.

Nell'ambito degli interventi relativi alla II fase del PAC, le risorse, pari a circa 2,3 miliardi di euro, sono state concentrate sui seguenti ambiti:

  • Inclusione sociale (730 milioni), segnatamente cura dell’infanzia (400) e degli anziani non autosufficienti (330)
  • Giovani (oltre ai 400 milioni)
  • Competitività e innovazione delle imprese (circa 900 milioni)
  • Aree di attrazione culturale (330 milioni).

Nell’ambito dell’intervento denominato Giovani, sono state previsti specifiche azioni finalizzate alla promozione dell’apprendistato e per favorire l’uscita dalla condizione giovanile “né allo studio, né al lavoro” o NEET (neither in employment nor in education and training), ossia quei giovani, dai 15 anni ai 29 anni, che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione. Le risorse complessivamente disponibili sono pari a 50 milioni di euro, di cui 40 milioni per l’apprendistato e 10 milioni per i NEET. La realizzazione delle azioni è stata affidata a Italia lavoro spa, organismo di assistenza tecnica  del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Mlps).

Apprendistato e botteghe di mestiere

L’azione relativa all’apprendistato è stata avviata con il Programma nazionale  “Apprendistato e mestieri a vocazione tradizionale” (AMVA), finalizzata al recupero di mestieri a vocazione artigianale, che prevede due differenti interventi:

  • incentivi all’assunzione con contratto di apprendistato;
  • realizzazione di 110 “botteghe di mestiere”.

a) Apprendistato

Questo il quadro sinottico della situazione dell’intervento n. 1 relativo al contratto di apprendistato

Tipologia di apprendistato

Incentivo previsto per ciascun soggetto assunto

Richieste pervenute dalle Regioni dell’Area Convergenza

apprendistato per la qualifica e il diploma professionale (incluso apprendistato ex art.16 L. 196/97 e ex art. 48 DLgs. 276/2003)

€ 5.500,00

222

contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere (incluso art. 49 DLgs. 276/2003).

€ 4.700,00

4079

Dal settore artigiano è pervenuto il numero maggiore di richieste di incentivazione, seguito dal comparto commercio/turismo. Gli incentivi sono stati richiesti soprattutto da aziende con meno di 10 dipendenti.

A questo link un commento su questo intervento.

b) Botteghe di mestiere

Le 110 “botteghe di mestiere” (una per provincia) sono finalizzate a “favorire la trasmissione di competenze specialistiche verso le nuove generazioni, rafforzare l’appeal dei mestieri tradizionali, favorire il ricambio generazionale e stimolare la nascita di nuova imprenditoria e stimolare lo sviluppo di reti su base locale, attraverso l’attivazione di percorsi sperimentali di tirocinio.”

Sono stati pubblicati due avvisi: il 3 aprile 2012 ed il 29 ottobre 2012, entrambi già scaduti.

I progetti di Bottega di Mestiere potevano essere presentati da imprese, singole o associate, in Consorzio, Associazione Temporanea di Imprese o di Scopo (ATI/ATS), contratto di rete, partnership, con sede/i operativa/e nella medesima provincia operanti in almeno uno dei seguenti settori: Arte Bianca, Arte Bianca e Dolci, Arte Orafa, Artigianato Artistico, Benessere, Enogastronomia, Lattiero- Caseario, Nautica, Produzioni Alimentari, Rubinetterie, Strumenti Musicali, Lavorazione dei Metalli, Ristorazione, Costruzioni e Impiantistica e Lavorazione dei Metalli, Costruzioni e Impiantistica, Tessile-Abbigliamento-Calzaturiero (Tac), Lavorazione del Legno, Riparazioni Meccaniche, Lavorazione Carne e Pesce.

Il tirocinio poteva essere attivato a favore di soggetti che fossero stati in possesso, alla data di presentazione della domanda, dei seguenti requisiti:

  1. essere cittadino italiano e godere dei diritti civili e politici ovvero essere cittadino di Stato appartenente all’Unione Europea, ovvero cittadino extracomunitario con regolare permesso di soggiorno nel territorio dello Stato italiano;
  2. avere un’età compresa tra 18 e i 28 anni (28 anni e 364 giorni);
  3. aver assolto l’obbligo scolastico
  4. trovarsi nello stato di disoccupazione/inoccupazione come definito dalla vigente normativa.

I tirocini all’interno della Bottega di Mestiere hanno durata  semestrale. Sono previsti complessivamente massimo due cicli di tirocinio  (per una durata complessiva  massima  di 12 mesi) per ciascuna Bottega. Ogni ciclo di tirocinio prevede l’inserimento di 10 tirocinanti per ciascuna Bottega di Mestiere.
È prevista l’erogazione, a favore dei tirocinanti, di una borsa di tirocinio dell’ammontare di  € 500,00 (cinquecento/00) al mese al lordo delle eventuali ritenute di legge, per un massimo di complessivi € 3.000,00 (tremila/00) per ciascun tirocinante. La borsa di tirocinio verrà corrisposta per ciascuna mensilità per la quale sarà stato realizzato almeno il 70% delle ore/mese del percorso formativo.
Ai soggetti che attivano la Bottega di Mestiere è riconosciuta una sovvenzione pari ad euro 250 mensili, per tirocinante ospitato. Tale  sovvenzione mensile sarà  erogata a condizione che, nell’arco del mese, vengano svolte almeno 8 ore (1 ora = 60 minuti)  di tutoraggio individualizzato.
Le risorse complessivamente stanziate nel PAC consentono il finanziamento di tirocini per 3.300 giovani disoccupati o inoccupati
Questo il quadro sintetico della situazione fino ad oggi:

Bando

Candidature provenienti dalle Regioni dell’Area Convergenza

Candidature ammesse e finanziabili

1° bando (03/04/2012)

55

6

Salerno – Benessere
Bari – Costruzioni e impiantistica
BAT – Moda

Foggia – Costruzioni
Messina – Costruzioni e impiantistica
Palermo – Arte Bianca

2° bando (29 ottobre 2012)

67

"Uscita da né allo studio né al lavoro (NEET)"

L’intervento sarà attivato attraverso un apposito Avviso pubblico a cura del Ministero del lavoro.

Destinatari
Giovani inoccupati/disoccupati (24-35 anni) con titolo di studio terziario. La platea dei beneficiari è di circa 122.000 unità (68,7% donne), prevalentemente giovani non coniugati che vivono in famiglia (70,6%) e giovani donne coniugate (20,6%).

Attività finanziate
Tirocini semestrali con un contributo diretto al destinatario a titolo di rimborso spese (€ 3000 circa per beneficiario).
In misura contenuta potranno essere attivati anche tirocini in mobilità (€ 7.800 circa per beneficiario).

Soggetti ospitanti
Le organizzazioni ospitanti possono essere profit/no profit, esclusi gli enti pubblici, operanti in particolare nei settori della promozione del patrimonio culturale, turismo, rafforzamento dei servizi sociali delle reti di impresa e titolari di iniziative derivanti dai beni confiscati alla criminalità organizzata.

Centri per l’Impiego
Punto qualificante dell’intervento è la valorizzazione del ruolo dei Centri per l’Impiego, individuati dalle Regioni,  attraverso l’accompagnamento costante dell’esperienza professionale sin dalla fase di stesura del progetto di tirocinio. I Centri per l’impiego saranno sostenuti da un’azione di sistema svolta dal Ministero del Lavoro attraverso progetti affidati alle proprie strutture in house.

Monitoraggio
Saranno effettuati studi di caso per far emergere i punti di forza e di debolezza rilevanti ai fini della replicabilità/miglioramento dell’esperienza.

Valutazione
La valutazione dell’efficacia dell’intervento sarà affidata all’ISFOL.