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Posizioni economiche ATA: il Ministero impone il recupero forzoso delle somme già percepite

Grave e inaccettabile intervento del MIUR sul recupero del beneficio economico acquisito, con decorrenza 1° settembre 2011 e annualità successive. La FLC dice no alla restituzione delle somme giustamente percepite.

08/01/2014
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Il MIUR con una nuova comunicazione, prot. n. 2 del 7 gennaio 2014 (dopo la nota n. 9444 del 18 settembre 2013), indirizzata agli Uffici Scolastici Regionali, dà applicazione al blocco e susseguente recupero delle somme percepite, riguardanti le posizioni economiche del personale ATA.

A seguito del diniego del Dipartimento Funzione Pubblica, Ragioneria dello Stato e IGOP alla certificazione di compatibilità finanziaria all’ipotesi di accordo del 12 maggio 2011 è stato negato il riconoscimento del beneficio economico ai lavoratori ATA che ne erano titolari dal 2011, intervenendo pesantemente su un diritto già acquisito. Il recupero è previsto a partire dallo stipendio di febbraio 2014.

La restituzione delle somme già erogate a partire dal 1° settembre 2011 riguarda diverse migliaia di amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici che hanno effettuato per oltre due anni le attività lavorative con assunzione di ulteriori prestazioni e responsabilità. Il MIUR stesso, a seguito del nostro tentativo di conciliazione, aveva presentato un emendamento al DL 104/13, tentando di introdurre una deroga al DL 78/10 (Legge Tremonti), per quanto riguarda le posizioni economiche del personale ATA. Purtroppo tale emendamento era stato bloccato dal MEF. Lo stesso tentativo era stato fatto in sede di conversione in legge della legge di stabilità 2014. Tentativo caduto nel vuoto per l’indisponibilità del MEF.

Questa restituzione forzosa va ad aggravare ulteriormente la situazione economica di questi lavoratori e delle loro famiglie e dà un duro colpo alla qualità dei servizi scolastici che non potranno più essere garantiti allo stesso livello.

La FLC ritiene inammissibile tale azione di negazione sul lavoro già svolto e retribuito, con fondi da tempo destinati ed accantonati a livello contrattuale.

A questo, che è un Governo del caos e dell’arbitrio, in quanto non rispetta le leggi e in quanto eroga e toglie a proprio piacimento solo per fare cassa sulla pelle dei dipendenti, la FLC CGIL intende rispondere colpo su colpo. Ma non solo il Governo è strabico perché, se da una parte ha deciso di sospendere (un atto dovuto) il recupero degli scatti, dall’altra ha “dimenticato” di fare altrettanto per impedire il taglio delle buste paga degli ATA, che in alcuni casi può arrivare anche a seimila euro.

Attiveremo immediatamente un’iniziativa legale a tutela dei diritti legittimi di questi lavoratori. Le somme già percepite non debbono essere restituite! Contestualmente è in via di proclamazione lo stato di agitazione del personale fino allo sciopero e al blocco delle attività aggiuntive nelle scuole.