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Concorso straordinario docenti scuola secondaria: domande dall’11 luglio al 10 agosto ore 23,59

Gravissima la scelta della politica di rinviare e rendere ancor più complessa una procedura che di straordinario non ha più nulla. A settembre più di 80 mila cattedre rimarranno vacanti.

17/07/2020
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Nella Gazzetta Ufficiale di venerdì 10 luglio 2020 è stato pubblicato il nuovo bando del concorso straordinario, che integra e modifica il Decreto direttoriale 510 del 23 aprile 2020 (e allegati) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 34 del 28 aprile 2020.
La normativa di riferimento è costituita dal DLgs 59/2017, come modificato dalla Legge 145/2018 e dal Decreto Legge 126/2019, convertito con modifiche dalla Legge 159/2019.

Scarica il bando
Allegato A - Prospetto ripartizione posti
Allegato B - prospetto aggregazioni 
Allegato C - Programmi prova scritta
Errata corrige Allegato C - Programmi prova scritta
Allegato D - Tabella dei titoli valutabili

Sul sito del Ministero è disponibile uno speciale dedicato a questo concorso.

Il numero dei posti è elevato a 32 mila, rispetto ai 24 mila iniziali.

Le assunzioni sono sempre previste in relazione al triennio: 2020/2021, 2021/2022, 2022/2023. Si andrà comunque avanti negli anni successivi, qualora necessario  per esaurire il contingente previsto.

Posti e aggregazioni territoriali

Tipologie di posti per i quali si può concorrere

  • posti corrispondenti alle classi di concorso 
  • posti corrispondenti alle classi di concorso dei profili di ITP
  • posti di sostegno

I posti sono indicati nell’allegato A, che sostituisce quello precedente. L’allegato B individua gli USR responsabili delle procedure concorsuali e quindi le eventuali aggregazioni territoriali finalizzate alla gestione della procedura.
Qualora  le  condizioni  generali  epidemiologiche  lo suggeriscano, lo svolgimento della prova scritta potrà  avvenire  in una regione diversa rispetto a quella corrispondente al posto per  il quale il candidato ha presentato la propria domanda.

Requisiti di accesso

Requisiti di accesso per classi di concorso e posti di Insegnante tecnico pratico:

  • titolo di studio previsto per l’accesso alla classe di concorso (vai all’applicazione)
  • aver maturato tre annualità di servizio nella scuola secondaria statale tra l’a.s. 2008/2009 e l’a.s. 2019/2020, su posto comune o di sostegno, anche non consecutive, valutabili come tali ai sensi dell'articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124
  • avere svolto almeno 1 annualità di servizio nella specifica classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre
  • per i posti di ITP è confermata la possibilità di partecipare con il titolo di accesso previsto dalla normativa vigente (diploma) + i medesimi requisiti di servizio previsti per le altre classi di concorso
  • nell’ambito dei requisiti di servizio è riconosciuto quello svolto con i progetti regionali (comma 3 dell’articolo 1 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2009, n. 167, nonché di cui al comma 4-bis dell’articolo 5 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128) purché sia stato svolto come insegnante di sostegno oppure in una classe di concorso compresa tra quelle previste da DPR 19/2016 (e successive modifiche)

Requisiti di accesso per i posti di sostegno:

  • Oltre ai requisiti generali previsti per le classi di concorso e i posti di ITP (titolo di accesso +  servizio) è richiesto il possesso della specializzazione per il grado di istruzione per cui si concorre.

Domande di partecipazione

I candidati  potranno presentare l’istanza di partecipazione al concorso a partire dalle  ore 9,00 dell’11 luglio 2020 fino alle ore 23,59 del 10 agosto 2020.
Il contributo di segreteria per la partecipazione al concorso è pari a 50 euro.

Commissioni

Le commissioni saranno integrate dai membri aggregati, ovvero docenti titolari per l’insegnamento della lingua inglese.

La prova scritta per i posti comuni

Da superare con il punteggio minimo di sette decimi o equivalente si svolgerà con sistema informatizzato secondo il programma di esame previsto dal bando. La durata della prova è pari a centocinquanta minuti. La prova è articolata in:

a. cinque quesiti a risposta aperta, volti all’accertamento delle conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche in relazione alle discipline oggetto di insegnamento. A ogni quesito sono assegnati 15 punti.

b. un quesito, composto da un testo in lingua inglese seguito da cinque  domande di comprensione a risposta aperta volte a verificare la capacità di comprensione del testo al livello B2  del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Al quesito di lingua sono assegnati 5 punti.

Prova scritta per i posti di sostegno

È articolata in:

a. cinque quesiti a risposta aperta, volti all’accertamento delle metodologie didattiche da applicare alle diverse tipologie di disabilità, nonchè finalizzata a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità;

b. un quesito, composto da un testo in lingua inglese seguito da cinque domande di comprensione a risposta aperta volte a verificare la capacità di comprensione del testo al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.

Prova scritta per le classi di concorso di lingua inglese

È svolta interamente in inglese ed  è composta da 6 quesiti  a risposta aperta rivolti alla valutazione delle relative conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche. In questo caso a 5 quesiti sono assegnati 15 punti e ad uno 5.

Quesiti delle classi di concorso relative alle restanti lingue straniere

Sono  svolti  nelle rispettive lingue, ferma restando la valutazione della  capacità  di comprensione del testo in lingua inglese al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Ai 5 quesiti svolti nelle lingue straniera vanno 15 punti e al quesito di lingua inglese 5 punti.

Come si valuta e supera la prova

Per superare la prova scritta serve un punteggio complessivo non inferiore a 56/80.
Per la  valutazione  delle  prove  scritte, le commissioni giudicatrici si avvalgono delle griglie di valutazione predisposte dal Comitato tecnico scientifico, che sono rese pubbliche almeno sette giorni prima della relativa prova.

Vincitori

Le assunzioni saranno articolate nel corso di un triennio: 2020/21, 2021/22 e 2022/23. I vincitori, sulla base dei contingenti di immissione in ruolo definiti annualmente dal Ministero dell’istruzione saranno avviati al ruolo. Sceglieranno quindi la provincia e successivamente la scuola in cui effettuare il percorso annuale di formazione iniziale e prova.

Ai vincitori della procedura concorsuale straordinaria immessi in ruolo  nell’anno scolastico 2021/2022 che rientrano nella quota dei posti destinati alla procedura  per  l’anno scolastico 2020/2021 è riconosciuta  la  decorrenza  giuridica del rapporto di lavoro dal 1° settembre 2020.

L’ufficio  scolastico regionale per il Friuli-Venezia Giulia provvede ad indire analoga procedura per la scuola secondaria di  primo e secondo grado con lingua di insegnamento slovena delle Province di Trieste, Udine e Gorizia.

Accesso all’abilitazione per i docenti che superano la prova scritta ma non rientrano nei primi 32 mila posti

I docenti che supereranno la prova scritta con voto pari almeno a 7/10, ma non rientreranno nei primi 32 mila posti, saranno inseriti in un elenco non graduato e potranno accedere all’abilitazione secondo la seguente procedura:

  • devono essere destinatari di un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato almeno sino al 30/6 presso un’istituzione scolastica del sistema nazionale di istruzione
  • devono conseguire i 24 CFU (Dlgs 59/17 art. 5 c. 1 lettera b), ove non ne siano già in possesso, con oneri a carico proprio
  • devono superare una prova orale di abilitazione dinanzi ad una commissione la cui composizione dovrà essere definita da un apposito decreto ministeriale.

Anche i vincitori potranno accedere all’abilitazione secondo le medesime condizioni previste per gli idonei, al fine di velocizzare l’accesso all’abilitazione.

Le nostre valutazioni

Non condividiamo la scelta della politica di rinviare il concorso straordinario e renderlo così complesso da poter dire che di straordinario questa procedura non ha più nulla.

Alcune proposte che abbiamo presentato in sede di confronto sono state accolte:

  1. la riduzione il numero dei quesiti proposto e aumentare il tempo
  2. la riduzione del “peso” riservato al quesito in lingua inglese
  3. la previsione che le griglie di valutazione siano pubblicate almeno 7 giorni prima della somministrazione delle prove (come già disposto per il concorso ordinario);

Non vengono accolte le proposte che riguardano:

  1. la possibilità che in presenza del titolo di studio richiesto dalla vigente normativa, il servizio prestato sulla classe di concorso A-29 valga per la classe di concorso A-30 e il servizio prestato sulla classe di concorso A-66 valga per la A-41
  2. la possibilità di riconoscere l’abilitazione per ambiti orizzontali come previsto dall’allegato D al Decreto Direttoriale n. 499 del 21 aprile 2020 del concorso ordinario
  3. riguardo ai Licei coreutici l’incremento delle assunzioni a favore del concorso straordinario
  4. come avvenuto in passato, la possibilità per i docenti AFAM di svolgere le funzioni di presidente di commissione delle classi di concorso attinenti al settore artistico disciplinare di titolarità.

Per quanto riguarda le modifiche apportate abbiamo accolto i passi in avanti.

Tuttavia lo scoglio è e rimane la decisione politica di aver voluto rinviare e complicare a dismisura il concorso straordinario, una scelta che per noi rimane un errore gravissimo che avrà ricadute sull’avvio del nuovo anno scolastico e sulle vite personali e lavorative di tanti insegnanti precari che da anni fanno il loro lavoro con passione e serietà.

Per questo motivo continueremo a batterci in tutte le sedi e in tutte le occasioni possibili per garantire a questi lavoratori delle risposte soddisfacenti, e anche il futuro confronto sui percorsi abilitanti dovrà contribuire a fare dei passi in avanti.