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Docenti: autorizzate 84 mila immissioni in ruolo, ma solo una minima parte saranno coperte da nomine effettive

Delusione per gli insegnanti di religione cattolica, perché i contingenti sono largamente insufficienti.

08/08/2020
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Nella giornata di venerdì 7 agosto 2020, il Ministero dell’Istruzione ha fornito l’informativa sulle immissioni in ruolo. I numeri delle assunzioni dei docenti: il contingente autorizzato è pari a 84.808 posti, a fronte di 85.218 posti disponibili.
I posti vacanti erano noti, infatti sono quelli che si sono resi disponibili all’indomani delle operazioni di mobilità e ne avevamo dato notizia già il 3 luglio.

Questi numeri sono il frutto di due fattori:

  • i pensionamenti di quest’anno, che hanno superato le 30 mila unità
  • gli oltre 50 mila posti che lo scorso anno non sono stati assegnati ai ruoli per carenza di candidati o a causa di pensionamenti trattati tardivamente dall’INPS (ovvero comunicati quando ormai era troppo tardi per farli rientrare nel contingente delle assunzioni).

Per questo motivo, al di là dell’annuncio, il rischio concreto è che di 84 mila posti se ne assegnino anche meno della metà.
Inoltre, a fronte di queste 84 mila assunzioni annunciate, vi sono altrettanti posti liberi e privi di un titolare, ad esempio vi sono 80 mila posti in deroga su sostegno che non fanno parte dell’organico di diritto e non rientreranno nelle assunzioni.
Quindi gli annunci richiamano numeri importanti, ma per noi addetti ai lavori rimane invece un grande punto interrogativo sulla possibilità concreta di coprirli, soprattutto nella scuola secondaria dove il concorso straordinario è stato rimandato a data da destinarsi.

Un dato positivo emerge dalle istruzioni operative (l’Allegato A): il ministero ha accolto la nostra richiesta di far scorrere le graduatorie concorsuali vigenti (GMRE della secondaria e GMR della primaria e infanzia) in deroga ai limiti percentuali di posti assegnabili.
Nel caso delle graduatorie del concorso 2018 della secondaria (DDG 85/2018) si potrà andare oltre il limite dell’80%, assegnando tutti i posti disponibili, per cui il recupero si farà nei prossimi anni.
Nel caso delle graduatorie del concorso straordinario primaria e infanzia (DD 1546/2018) si andrà oltre il 50%, e anche in questo caso il recupero si farà nei prossimi anni.
Questa scelta consentirà ai docenti presenti in queste graduatorie di avere maggiori chance di assunzione e permetterà di assegnare tutti i posti disponibili per cui vi sono candidati collocati utilmente in graduatoria.

Gli  insegnanti di religione cattolica escono molto penalizzati dal contingente autorizzato dal MEF e dalle scelte del Ministero dell’Istruzione. A fronte di 6.600 posti vacanti ci saranno solo 476 nomine in ruolo.

Le graduatorie utilizzate per le assunzioni saranno quelle del 2004, ma a fronte di un organico così rilevante da coprire, invece di far scorrere la graduatoria si è deciso di attestarsi sui numeri risicati del turn-over. Una scelta resa ancor più grave dal fatto che per assumere questi docenti non ci sono oneri aggiuntivi, in quanto percepiscono già i gradoni stipendiali legati all’anzianità di servizio. Oltretutto anche in merito alle nostre richieste di avviare una procedura straordinaria per stabilizzare tutti i precari il ministero non ci sta dando alcuna risposta.