Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Scuola » Precari » Docenti precari: il Parlamento sta studiando come prorogare le GAE di un anno

Docenti precari: il Parlamento sta studiando come prorogare le GAE di un anno

Un emendamento al DDL 989 mette in discussione l’aggiornamento delle GAE. La FLC CGIL ritiene quest’operazione inutile e dannosa per i precari.

28/01/2019
Decrease text size Increase  text size

Durante i lavori delle commissioni in Senato sul testo del DDL 989 (Conversione in legge del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione) è spuntato una proposta di emendamento che prevede il rinvio dell’aggiornamento delle GAE all’a.s. 2019/2020.
L’operazione è giustificata per produrre un risparmio allo Stato e non sovraccaricare di lavoro gli uffici periferici che trattano le domande delle graduatorie provinciali.

La nostra posizione

Riteniamo che l’aggiornamento dei titoli e servizi, nonché delle province di servizio, sia un’operazione legittima che non può essere rimandata per ridurre gli oneri amministrativi.

Per questo riteniamo prioritario investire in risorse e professionalità anche negli uffici del MIUR (centrali e periferici) per permettere che l’amministrazione funzioni in modo efficace ed efficiente senza riversare tutte le volte le proprie difficoltà sulle scuole o sulle lavoratrici ed i lavoratori precari, dei quali continua a disattendere sistematicamente le legittime aspettative di lavoro e di vita.

Queste graduatorie devono essere esaurite nel più breve tempo possibile per garantire il diritto all’insegnamento e al lavoro dignitoso.

Per questo la FLC CGIL ha messo in campo la campagna #StabilizziamoLaScuola che prevede una fase transitoria straordinaria di immissione in ruolo da tutte le graduatorie (GAE e graduatorie d’Istituto) di tutto il personale su tutti i posti disponibili (compresi quelli di sostegno in deroga) a partire dal 1 settembre 2019 in modo da garantire da subito alle scuole ed agli alunni la stabilità del corpo docenti, ed ai docenti il diritto alla stabilizzazione dopo lunghi anni di precariato.