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La scuola destabilizzata: un inizio anno all’insegna della precarietà

La crisi ha rallentato il percorso legislativo per il concorso straordinario e per i PAS. La FLC CGIL chiede al prossimo governo interventi urgenti per dare stabilità alle scuole.

29/08/2019
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Anche quest’anno la Scuola inizierà con un segno meno, legato all’assenza di docenti di ruolo e di personale ATA a partire dai DSGA. In aumento saranno invece i posti dei precari!

L’andamento storico della stabilizzazione del personale della scuola (docenti, educatori e ATA) ci porta dei dati particolarmente significativi secondo i quali la tendenza negli ultimi 4 anni, dalla Buona Scuola in poi, è quella di aumentare il numero dei precari. Lo dimostra l’analisi della sequenza storica dei contratti a tempo indeterminato (tabella a), a tempo determinato annuale (al 31 agosto, tabella b) e a tempo determinato fino al termine delle attività didattiche (tabella c, al 30 giugno) e a trarne qualche considerazione.

Tabelle precari inizio anno scolastico-2

Nel personale ATA, pur in presenza di un aumento dell’organico complessivo, il personale stabilizzato resta sempre inchiodato intorno all’87%. Sono sensibilmente aumentati i contratti annuali (da 191 nel 2015/16 a 5.587 nel 2018/19).

Andamento in negativo anche per gli educatori che risultano soltanto all’84% titolari di un contratto a tempo indeterminato, mentre nel 2015/16 erano ben il 92%.

Il dato più impressionante, pensando che c’è stato il grande spot propagandistico della Buona Scuola e dell’organico dell’autonomia, riguarda i docenti: nel 2015/16 erano stabilizzati all’88% della pianta organica; lo scorso anno scolastico il dato è sceso all’84,5%.

Gravissimo il ritardo nell’espletamento del concorso ordinario e riservato per i Dsga, considerato che fra qualche giorno circa 3.000 posti (circa il 30% delle istituzioni scolastiche) saranno vacanti e da coprire con reggenti o assistenti amministrativi facenti funzione.

Quindi, sebbene siano complessivamente aumentati gli organici, la copertura dei posti per il regolare andamento dell’anno scolastico è stata garantita grazie al ricorso ai contratti a tempo determinato: i contratti annuali del personale ATA sono aumentati nel quadriennio del 91,5%, mentre per i docenti sono aumentati dell’81% rispetto al 2015.

Questo ha fatto sì che ci sia stato un aumento della forbice fra organico di diritto ed organico di fatto.

L’avvio dell’anno scolastico sarà ancora all’insegna dell’emergenza, anche perché alle inefficienze già rilevate per lo scorso anno scolastico (solo il 50% delle stabilizzazioni previste è andato a buon fine, sia per i docenti, sia per il personale ATA) si sono aggiunti ulteriori  22.197 posti disponibili in organico di diritto per effetto delle disposizioni sopraggiunte con la Legge di Bilancio che si sommano ai 19.853 posti da coprire per effetto del normale turn-over.

Nel frattempo il governo ed il MIUR, irresponsabilmente, non hanno messo in atto alcun provvedimento utile ad arginare questi problemi. Le notizie che ci giungono in questi giorni dai territori ci confermano, infatti, che le stabilizzazioni autorizzate in molte regioni lasceranno scoperti almeno il 50% per mancanza di docenti ed esaurimento delle graduatorie.

Al governo che si sta costituendo chiederemo subito di approvare le misure faticosamente conquistate nei mesi scorsi.

Bisogna superare urgentemente il precariato, in modo da garantire la tutela del diritto allo studio degli alunni e del diritto al lavoro del personale scolastico.