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Docenti precari: anomalie nella fase b) delle assunzioni. La FLC ribadisce la richiesta di totale trasparenza delle domande e delle procedure

Una lettera al Ministro del Segretario generale, Domenico Pantaleo.

15/09/2015
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La FLC CGIL aveva da subito presagito che le operazioni alla base dell’assegnazione dei posti nella fase b) avrebbero potuto comportare errori, tanto più gravi se si pensa al sacrificio che si è chiesto ai precari coinvolti. Per questo più volte e con atti scritti abbiamo chiesto la pubblicazioni delle operazioni prodotte dall’algoritmo, per verificarne la correttezza.

Oggi cominciano ad arrivare alle nostre sedi denunce di precari che hanno avuto a vario titolo assegnazioni sbagliate di sedi e rispetto alla loro denuncia solo la trasparenza delle operazioni può evidenziarne la ragione. Le nostre strutture sono a disposizione per rispondere ai legittimi dubbi.

La trasparenza è alla base degli atti pubblici, perciò il Segretario generale, Domenico Pantaleo ha scritto alla Ministra Giannini, ritenendo che non possa più a lungo tacere sulla nostra richiesta di pubblicazione delle operazioni della fase B, a partire delle risposte dovute ai precari che denunciano la loro situazione.

Oltretutto i risultati della fase b) dimostrano che avevamo ragione a ritenere che il piano di assunzioni doveva essere straordinario e pluriennale rispetto al numero di precari che a vario titolo, a partire dalle GAE, in questi anni hanno maturato il diritto alla stabilizzazione, soprattutto se in possesso di abilitazioni non presenti nelle GAE.

Ma forse così si sarebbe parlato di vera Buona Scuola.

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Roma, 15 settembre 2015

All’On. Stefania Giannini
Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca

Oggetto: Anomalie fase b) delle assunzioni e richiesta pubblicazione dati

La FLC CGIL, dopo aver sollecitato varie volte la pubblicazione del dettaglio delle operazioni inerenti le stabilizzazioni previste dalla fase b) del piano straordinario di assunzioni, ora torna a scriverle, onorevole Ministro, per denunciare, come era prevedibile, gli errori commessi dal misterioso algoritmo.

Sono pervenute alle nostre sedi territoriali denunce di docenti senza titolo di sostegno assegnati su posto di tale ruolo, docenti assunti nelle fasi precedenti a cui viene comunicato che passano alla fase c), docenti che a parità di punteggio e di collocazione delle destinazioni, hanno avuto risposte antitetiche sul territorio italiano.

Queste denunce ci dicono che sono sempre più giustificati i dubbi sull’efficacia degli strumenti adottati, perciò, al di là del ricorso seriale che verrà ancora una volta avviato dagli interessati, si profila da parte della nostra Organizzazione una denuncia complessiva per omessa ottemperanza alla legge sulla trasparenza.

Condividiamo che il piano nazionale di assunzioni rappresenti il primo passo verso la soluzione del problema del precariato storico, ma le modalità con cui è stato attuato ha comportato in poco tempo scelte di vita difficili per i precari interessati. È doveroso perciò dare loro la garanzia che le operazioni si siano svolte con oggettivo rispetto di tutti coloro che hanno prodotto la domanda per la fase b).

Chiediamo la verifica dei processi come atto dovuto, al di là del dettato della legge stessa in materia di trasparenza.

Torniamo a chiedere un piano pluriennale di assunzioni che, ancor prima del concorso, dia risposte agli abilitati di seconda fascia, a partire dalle maestre della scuola dell’infanzia, escluse dalla fase c) e da quelle classi di concorso che non sono più presenti nelle graduatorie di merito e delle GAE.

Restiamo in attesa ancora una volta di un sollecito riscontro.

Il Segretario generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo