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Scuola: incontro al Ministero sul secondo biennio economico

Oggi al Ministero incontro delle organizzazioni sindacali con il Capo di Gabinetto sulla coda contrattuale del biennio economico 2004-2005.

14/11/2006
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L’incontro è stato fissato dopo le ripetute sollecitazioni della FLC Cgil, insieme a CISL e UIL scuola, (l’ultima durante l’incontro con i Ministri Fioroni e Nicolais ) tese a chiedere la rapida chiusura delle sequenze tramite una integrazione dell’atto di indirizzo del Comitato di Settore che sblocchi la trattativa all’ARAN.
Oggi quindi FLC Cgil ha chiesto al Ministro l’impegno di onorare definitivamente quell’accordo, arrivato al traguardo alla fine del periodo di riferimento senza avere a disposizione tutte le risorse per poter essere chiuso compiutamente allora, autorizzando l’ARAN a chiudere la trattativa del biennio.
Ricordiamo infatti che solo l’intesa con il Governo di fine maggio 2005 permise di aprire i rinnovi biennali con l’impegno del Governo a stanziare un ulteriore 0,7% (cifra necessaria a raggiungere gli incrementi concordati) con la legge finanziaria per il 2006.
L’accordo del comparto scuola, raggiunto a fine settembre 2005, non permetteva allora di definire compiutamente lo stanziamento che sarebbe arrivato solo successivamente e che avrebbe dovuto essere ulteriormente ripartito, si individuò quindi una soluzione “parcheggio” sul fondo, vincolando la cifra attesa ad una successiva sequenza, generica, tale da permettere di sistemare dopo la l’intera partita.
Stamattina FLC ha ricordato la “storia” di questo negoziato, richiamando prima di tutto il valore squisitamente “politico” dell’accordo tra le parti e rivendicandone una decisa chiusura, propedeutica anche ad aprire la nuova tornata contrattuale.
Sarebbe davvero deleterio, ad oltre un anno dalla sigla dell’accordo, tanto il trascinare ancora una questione che avrebbe dovuto essere risolta in pochissimo tempo, ma anche pensare di scaricare sulle scuole un enorme lavoro di ricostruzione ed adeguamento dei compensi già erogati nel 2004 e 2005 per pochi centesimi.
La FLC Cgil considera che il tempo con cui i contratti vengono prolungati rappresenti un danno troppo grande per i lavoratori, che non permette neppure apprezzare i già scarsi incrementi convenuti fin dal mese di maggio 2005.
Analoga condizione riguarda le risorse che derivavano dai “risparmi” del 2005 e che erano, all’epoca della sottoscrizione, in attesa della loro verifica e relativa certificazione, questione anch’essa rinviata nell’articolo 9, temendo che l’operazione potesse comportare un non auspicabile rallentamento del negoziato.
In particolare poi si è aggiunto anche un altro elemento, scaturito dal confronto sull’art.7 del personale ATA, che riguarda gli 8/12 delle risorse destinate che restano non impegnate dalle scadenze previste dall’intesa sulla valorizzazione professionale ATA; anche in questo caso sono solo pochi soldi, ma vanno ricondotti al tavolo negoziale.
La FLC Cgil ha in sostanza ricordato che tutto l’ accordo biennale fu convenuto con l’obiettivo di far arrivare in tasca a docenti ed ATA tutte le risorse effettivamente e concretamente disponibili, impegnando anche quelle che sarebbero arrivate solo successivamente.
Una precisazione ulteriore ha riguardato infine il fatto che, ad oggi, nessuna Direzione Regionale dispone delle risorse effettive del biennio, ancora ferme al Ministero, ma solo nominative; di qui consegue l’arbitrarietà del comportamento di quelle direzioni che avessero intenzione di ripartire somme non disponibili, ancora in attesa di una trattativa.
Il vice Capo di Gabinetto, presente all’incontro, ha assunto l’impegno a muoversi nella direzione auspicata dalle organizzazioni sindacali, e ad incontrare in tempi brevi gli altri responsabili del Comitato di settore (i ministeri della ex Funzione Pubblica e dell’Economia) per raggiungere un accordo.

Roma, 14 novembre 2006