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Scuola, incontro Fedeli-sindacati: prove di dialogo per costruire un percorso condiviso

Mobilità e atto di indirizzo per il rinnovo del contratto di lavoro, questi i temi affrontati con la Ministra Valeria Fedeli. Annunciato il rinvio dei termini sulle deleghe previste dalla legge 107/15. Presto un programma di lavoro sulle altre emergenze denunciate dal sindacato.

22/12/2016
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Facendo seguito al precedente incontro del 19 dicembre scorso, la Ministra Valeria Fedeli ha incontrato giovedì 22 dicembre 2016 i sindacati della scuola per un ulteriore approfondimento sulle problematiche connesse alla predisposizione dell’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e di quello sulla mobilità del personale della scuola per il 2017/2018 e, nello specifico, per affrontare i nodi che unitariamente erano stati già posti anche prima del cambio di Governo al Capo di Gabinetto nell’incontro del 7 dicembre scorso.

L’intervento della Ministra Fedeli

Consapevole della complessità delle tematiche da affrontare e della necessità del rispetto dei tempi dettati dalla vita della scuola, la Ministra ha confermato la volontà di costruire e condividere con i sindacati tutti i percorsi necessari alla risoluzione delle problematiche esistenti, avendo chiari i due assi portanti su cui ruota il mondo della scuola: funzione docente e valore delle famiglie e degli studenti.

La Ministra ha inoltre preso atto delle disponibilità dichiarate dal precedente Governo nell’incontro del 7 dicembre scorso, sottolineando altresì l’importanza delle due intese recentemente sottoscritte, l’accordo sui comparti e l’intesa del 30 novembre 2016 che a suo avviso costituiscono lo sfondo e il punto di riferimento dei confronti con le forze sociali sulla mobilità e quello sul rinnovo del CCNL.

Mobilità

Sottolineando la sostanziale conferma della validità della legge 107/15 derivante dalla sentenza della Corte Costituzionale diffusa nella giornata del 21 dicembre, la Ministra ha comunicato ai presenti la volontà del governo di pervenire ad un accordo per avviare in tempi brevi il tavolo negoziale.

Atto di indirizzo per il rinnovo del contratto

Anche per Atto di indirizzo per il rinnovo del contratto la Ministra Fedeli conferma la volontà di lavorare insieme ai sindacati per la predisposizione del testo del documento, tenendo presente che è necessario modificare il Testo Unico, nella direzione di un riequilibrio del rapporto tra legge e contratto previsto dall’intesa del 30 novembre.

Deleghe previste dalla legge 107/15

La ministra, accogliendo le richieste pervenute dalle organizzazioni sindacali, ha confermato di voler aprire sulle deleghe della legge 107/15 un’ampia interlocuzione con i sindacati e di volerne pertanto richiedere una proroga rispetto alla scadenza prevista nella legge (18 mesi dall’approvazione della legge 107/15).

Questi, per la Ministra, i punti di partenza che, unitamente all'applicazione della legge di bilancio 2017 che stabilizza posti in più nell'organico di diritto, segnano l’avvio del percorso che chiede alle organizzazioni sindacali di condividere.

Le nostre richieste

Nel corso dell’incontro, l’intervento del segretario generale della FLC CGIL Francesco Sinopoli ha ribadito sostanzialmente due proposte che sarebbe possibile attuare attraverso un unico atto normativo: il superamento della legge 107/15 nelle parti che si sono dimostrate più deleterie per la scuola italiana e il conseguente rinvio dei termini di scadenza delle deleghe contenute nella stessa legge, per aprire un dibattito ampio a articolato sui contenuti dei provvedimenti attuativi a cui il MIUR ha lavorato in questi mesi in assoluta solitudine.

Il segretario della FLC CGIL ha evidenziato come il fallimento della legge 107/15 sia un dato ormai incontrovertibile, come dimostrano le reazioni negative da parte delle scuole, sottolineando che la modifica della 107/15 e il rinvio delle deleghe sono i segnali concreti e immediati che si aspettano migliaia di docenti, dirigenti e ATA, sempre alle prese con la difficile gestione quotidiana delle scuole e della didattica. Basti pensare a un diritto elementare come lo stipendio dei supplenti che anche quando c’è la copertura finanziaria risulta a rischio a causa delle disfunzionalità del sistema informativo.

L’intesa siglata il 30 novembre 2016 tra sindacati e governo sul rinnovo del Ccnl è il primo banco di prova per rendere coerente la volontà politica del Governo di ripristinare un giusto equilibrio tra norma e contratto privilegiando la fonte contrattuale.

È necessario rimettere al centro dell’iniziativa politica la missione della scuola e l’attenzione alle bambine e ai bambini, alle studentesse e agli studenti, per promuovere l’effettivo superamento delle disuguaglianze. Dopo un lungo periodo di non condivisione delle scelte educative, la politica riconosca gli errori fatti e dia un deciso segnale di cambiamento. Oggi esistono le condizioni affinché il Governo ritorni sui contenuti della legge 107/15 di cui le scuole hanno ampiamente sperimentato tutte le contraddizioni e le criticità.

La nostra posizione è chiara: la legge prospetta una soluzione sbagliata alla complessa gestione della scuola, attraverso il rafforzamento dei poteri del dirigente scolastico in una visione primitiva e semplicistica di managerialità che non si può applicare al governo delle comunità scolastiche: Essa snatura e mortifica il ruolo del dirigente, altera i rapporti tra gli organi autonomi della scuola. Questo disegno è fallimentare e la legge va modificata.

Aderiamo all’idea di avere il tempo necessario a condividere l’attuazione delle deleghe e chiediamo che, con l’occasione, si apportino tutti i cambiamenti necessari alla 107/15 a partire dalla cosiddetta “chiamata diretta” dei docenti da parte della dirigenza. Le 500 mila firme raccolte per i referendum stanno a testimoniare quanto la legge sia invisa alla scuola.

Riguardo al confronto aperto sulla mobilità, il segretario generale ha espresso alla ministra la posizione della FLC CGIL, ribadendo che per fare un buon contratto è necessario:

  • consentire a tutti i docenti (sia ai perdenti posto che a chi chiede mobilità volontaria) di chiedere la mobilità non solo su ambito ma anche su scuola
  • superare le disposizioni relative alle competenze e modalità di assegnazione dei docenti titolari su ambito alle scuole, per ricondurre tale materia alla contrattazione (da espletare contestualmente a quella sulla mobilità). Nessuno spazio di discrezionalità deve essere lasciato agli atti unilaterali della dirigenza.
  • superare le disposizioni previste dalla legge 104/14 riguardanti il blocco triennale sulla mobilità per altra provincia rispetto a quella di attuale titolarità per i neo assunti degli ultimi tre anni.

In conclusione dell’incontro, la Ministra ha dichiarato di condividere le urgenze sottolineate dalle organizzazioni sindacali e di essere consapevole della grande responsabilità che amministrazione e organizzazioni sindacali unitamente hanno nel riportare un clima più sereno nelle scuole, nel valorizzare tutte le professionalità, compreso il personale ATA a cui riconosce l’importante compito di assicurare con il proprio lavoro le condizioni necessarie affinché tutte le altre professionalità svolgano i loro compiti.

La Ministra ha indicato per il prossimo 28 dicembre il primo appuntamento operativo per un'intesa sui nodi politici che sottendono al negoziato della mobilità da concludere in tempi rapidi.

La Ministra, sulle altre emergenze denunciate dal sindacato, si è impegnata a definire con tempestività un programma di lavoro per la trattazione dei temi specifici.