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Scuola: sport a scuola

Conferenza stampa dei ministri Fioroni e Melandri sull’attività motoria nelle scuole.

07/06/2007
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Il 6 giugno, i due ministri della pubblica istruzione e dello sport, hanno tenuto congiuntamente una conferenza stampa sull’attività motoria nella scuola, durante la quale sono stati presentati i primi dati sull’attività di sperimentazione condotta in alcune scuole primarie.

Tale sperimentazione consisteva in tre tipologie di progetti:

Tipologia A: Progetti sperimentali in scuole primarie e secondarie per potenziare le attività motorie (euro 5.434.761)
Tipologia B: Attività di consulenza ai docenti della scuola primaria per progetti di attività motoria (euro 1.165.000 + 1.095.100 di cui il 34,6% proveniente da fondo d’istituto)
Tipologia C: Sperimentazione nelle scuole delle città a rischio di devianza giovanile (euro 900.000 + 116.330 aggiuntivi)

Per la Tipologia A i dati riguardano:
- le caratteristiche del progetto,
- la distribuzione per regione

Per la Tipologia B i dati riguardano:
- numero di progetti per regione
- i tempi di svolgimento delle attività del consulente
- le ore di attività del consulente
- le classi che hanno partecipato al progetto
- gli obiettivi raggiunti
- anni di esperienza del consulente
- distribuzione regionale di finanziamenti ulteriori
- ripartizione di finanziamenti aggiuntivi
- esito degli interventi
- acquisizione nuove conoscenze dei docenti

Per la Tipologia C i dati riguardano
- ripartizione delle scuole per regione in percentuale
- percentuale sul totale degli alunni delle scuole
- casi di bullismo finanziamenti aggiuntivi
- esiti sugli obiettivi

La FLC Cgil, nelle numerose occasioni di confronto con l’amministrazione ha tenuto a sottolineare che: le scuole primarie hanno bisogno di strutture adeguate per offrire ai propri alunni occasione di praticare le attività motorie, che il modello didattico della scuola primaria non prevede la presenza di specialisti di tipo disciplinare, e spetta dunque ai docenti valutare la necessità del supporto di consulenti/esperti, che i docenti della scuola primaria sono dotati di competenze professionali per far fronte agli obiettivi di insegnamento richiesti dalle norme, competenze che debbono essere sostenute da una formazione adeguata.
Per quanto riguarda l’attività dei consulenti/esperti esterni, occorre ricordare che la sequenza contrattuale di luglio 2006 ha escluso la possibilità che essi possano esercitare attività comprese nella quota obbligatoria di insegnamento, in sostituzione di personale interno.
Possono invece esercitare attività di consulenza ai docenti o in compresenza con i docenti interni.

Roma, 7 giugno 2007