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Sinopoli: siamo d’accordo si apra un tavolo di confronto sulle tematiche dell’istruzione e della formazione

Il segretario generale della FLC CGIL scrive alla Conferenza delle regioni.

10/04/2020
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A seguito dell’incontro della Ministra Azzolina con la Conferenza delle regioni, il coordinatore, Presidente della Conferenza Stefano Bonaccini, ha scritto alla Ministra.

Il Segretario generale della FLC CGIL Francesco Sinopoli ha ritenuto opportuno intervenire sulla questione, perché dalle Regioni è arrivata la medesima richiesta che da oltre 20 giorni la nostra organizzazione insieme agli altri sindacati rivolge al Ministro: avviare un confronto aperto per progettare insieme la scuola della “ripartenza”.

Quale scuola costruire non può essere un semplice atto burocratico ma deve vedere la partecipazione dei soggetti che tutti i giorni la fanno: anche in questo mese la didattica a distanza l’hanno fatta i docenti, e tutto il personale scolastico, è giusto ripartire da loro. Le disuguaglianze si superano con un forte progetto collettivo e con un grande piano di investimenti.

Tutte cose che la FLC CGIL sta scrivendo nei suoi documenti, e che sta registrando nella discussione che si sta sviluppando nel Paese.
Ci auguriamo che il Governo nel suo insieme costruisca le condizioni per questo progetto.
______________________

Roma, 10 aprile 2020

Al Presidente della Conferenza delle Regioni
Stefano Bonaccini

Al Coordinatore della IX Commissione della Conf. delle Regioni
Cristina Grieco

Al Ministro dell’Istruzione
Lucia Azzolina

Al Ministro degli Affari Regionali
Francesco Boccia

Al Ministro del Sud e della Coesione Territoriale
Giuseppe Provenzano

Oggetto: Richiesta apertura confronto fra istituzioni del settore Conoscenza.

Gent.mi,
avendo letto la lettera del Presidente Stefano Bonaccini a seguito dell’incontro tra il Ministro dell’Istruzione e la Conferenza delle Regioni, con la presente vorrei condividere alcune riflessioni.

  • Anche la FLC CGIL, unitamente alle altre OO.SS. del settore scuola hanno già avuto modo di stigmatizzare che davanti ad una situazione complessa come quella determinata dall’emergenza che stiamo vivendo fosse necessario aprire un confronto con tutti i soggetti che hanno un ruolo nella programmazione delle attività educative.
    Tale richiesta nasce dalla valutazione di dover affrontare a 360 gradi le tematiche riguardanti i settori dell’istruzione, tematiche che chiaramente coinvolgono anche il sistema delle Regioni. Certo trovarsi a dover discutere un testo già scritto non è la dimostrazione di quella leale collaborazione tra Istituzioni che dovrebbe caratterizzare questa fase della vita del Paese.
  • Le questioni che il Presidente Bonaccini pone sono determinanti: dalle problematiche legate alla didattica a distanza, all’edilizia scolastica fino al sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni, particolarmente segnato dall’emergenza sanitaria. Tematiche alle quali noi aggiungiamo quelli dell’organizzazione del lavoro, degli organici, della mobilità, del calendario scolastico, dell’istruzione e formazione professionale, non ultimo quello delle risorse. Non vi è traccia in questi giorni di un confronto col Ministero di queste dimensioni, in qualche luogo, cosa regolarmente avvenuta invece tra il Governo nel suo complesso e le Parti Sociali.
  • In una situazione come questa le disuguaglianze e i divari territoriali rischiano di accentuarsi: non c’è dubbio tutti i cittadini di questo Paese hanno diritto a pari opportunità, ma forse per raggiungerle occorre dare di più a chi ha meno. Questa potrebbe essere una grande occasione di coesione anche sociale oltre che territoriale, che faccia sentire tutti cittadini del medesimo Paese.
  • Restano tra gli elementi critici derivanti dall’emergenza sanitaria quelli legati all’attuazione dei Programmi operativi regionali cofinanziati dalle risorse europee per l’istruzione – pubblica e paritaria - e per la formazione professionale. Tali programmi, infatti, costituiscono una importante fonte di finanziamento per i nostri territori per quanto riguarda l’istruzione, la formazione e, in generale, le politiche attive per l’occupazione. L’attuale situazione di blocco pressoché totale delle attività, derivante dalle disposizioni nazionali di contenimento alla diffusione del COVID-19, produce gravi ripercussioni sul sistema di istruzione e di formazione professionale, quest’ultima di esclusiva competenza delle Regioni. Occorre stabilire, pertanto, con la Commissione europea gli indispensabili provvedimenti che consentano alle Regioni di derogare, nell’attuale fase di crisi, ai meccanismi previsti e di operare con la massima flessibilità, sia per evitare qualunque rischio di perdita delle risorse assegnate, sia per consentire all’intero settore dell’istruzione e della formazione professionale di superare le attuali criticità. Questo è un tema fondamentale che la Conferenza delle Regioni deve affrontare col Governo, e che l’incontro col Ministro non ha permesso di essere affrontato una vera e propria occasione persa.

Pertanto la nostra Organizzazione Sindacale condivide la necessità di attivare il prima possibile un proficuo confronto tra tutti i soggetti istituzionali che seguono i settori della Conoscenza nella convinzione che una leale collaborazione fra Istituzioni che condividono la responsabilità delle politiche e delle strategie da mettere in campo sia indispensabile per il buon funzionamento del sistema Paese. Noi siamo pronti ad accettare questa sfida.

Il Segretario generale FLC CGIL
Francesco Sinopoli