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Strumento musicale: sintesi della riunione dell'11 dicembre 2002

Il giorno 11 dicembre 2002, presso la sede della CGIL Scuola Nazionale, ha avuto luogo la riunione di coordinamento per le problematiche relative all’insegnamento dello strumento musicale nella scuola media.

17/12/2002
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Il giorno 11 dicembre 2002, presso la sede della CGIL Scuola Nazionale, ha avuto luogo la riunione di coordinamento per le problematiche relative all’insegnamento dello strumento musicale nella scuola media. Erano presenti i rappresentanti delle province di Vicenza, Pescara, Roma, Palermo, Caserta, Napoli, Bologna, L’Aquila, Sassari, Bari, Milano, Bergamo, Chieti e Torino, anche in rappresentanza di altre province delle rispettive regioni, mentre per la Segreteria Nazionale della CGIL Scuola erano presenti Luciano Lijoi e Luisella De Filippi (responsabile per la scuola media) e per lo SNUR CGIL Paola Poggi.

Alla luce delle problematiche emerse dai provvedimenti legislativi e amministrativi in vigore, questo incontro è stato utile per fare il punto della situazione e per lanciare iniziative atte a ri-qualificare il settore. Infatti, un attacco deciso da parte del Ministro Moratti e del Governo si è concretizzato grazie al D.L. 255/01 convertito nella legge 333/01 che all’art. 2 bis, nella sostanza, ha abolito il valore dei titoli artistici. Ciò ha prodotto il brusco ridimensionamento del profilo professionale del docente di strumento in quanto, per effetto della legge 333/01, svariate persone si sono potute inserire nelle graduatorie permanenti di strumento musicale, semplicemente perché presenti negli elenchi aggiuntivi del 1996 e in possesso dell’abilitazione in ed. musicale, ma con titoli artistici zero o molto vicini a questo numero. E’ questa una deriva che deve essere fermata per evitare che lo svilimento del profilo professionale del docente di strumento finisca con l’affossare l’opzione culturale legata all’entrata in ordinamento dei corsi ad indirizzo musicale.

Infatti, se l’insegnamento dello strumento musicale è parte integrante del Progetto formativo ed educativo della scuola media, non bisogna dimenticare che la versatilità della disciplina può portare anche alla cura dei talenti artistici attraverso percorsi flessibili e individualizzati. Questo significa che i docenti devono avere sia competenze pedagogico-didattiche, sia artistico-professionali. Quindi la valutazione dei titoli artistici deve essere un fatto indispensabile, anche se sottoposto ad una tabella nazionale con criteri assai dettagliati che limitino al massimo i margini di discrezionalità delle commissioni.

Si tratta anche di ristabilire (così come avvenne con il DM 13/02/96) un tetto minimo di valutazione dei titoli artistici al di sotto del quale non si può essere considerati idonei all’insegnamento.

Elenchiamo di seguito gli altri argomenti di discussione.

PERMESSI ARTISTICI
Naturalmente se il punteggio artistico ridiventa requisito indispensabile, allora bisogna dare la possibilità ai docenti di poter continuare a svolgere l’attività artistica, superando la fase dei permessi dati dai D.S. come favori ai docenti. La CGIL Scuola negli incontri con l’ARAN per il rinnovo contrattuale proporrà l’introduzione di questo istituto, nelle forme tecnicamente praticabili che sono allo studio.

ORGANICI
Con la prossima tornata di prove fisico attitudinali, si dovrà intervenire sulla vicenda delle scuole con cinque specialità strumentali, che dovranno perdere uno strumento per allinearsi alle altre scuole in ordinamento, così come previsto dal DM 201/99. La CGIL Scuola Nazionale, continuando l'impegno per una politica di espansione delle scuole ad indirizzo musicale, sensibilizzerà le strutture provinciali e regionali affinché nelle fasi di confronto sindacale sugli organici sia caldeggiata e privilegiata l’apertura di nuovi corsi ad indirizzo musicale, non escludendo eventuali doppi corsi nelle scuole con cinque diverse specialità strumentali. Bisognerà ovviamente prevedere che in scuole con doppi corsi le specialità strumentali siano diverse (senza doppioni), con una particolare attenzione agli strumenti deboli (tromba, corno, arpa, violoncello, percussioni ecc.).
Nella considerazione che, per mancanza di espansione dei corsi molte scuole continuano ancora a funzionare con cinque strumenti, durante il confronto con il MIUR si porrà il problema di un'eventuale proposta di un’ulteriore proroga per l’entrata in ordinamento delle scuole con quattro strumenti.

COMMISSIONI GRADUATORIE DOCENTI
Un altro problema emerso è la semplificazione delle commissioni per la valutazione dei titoli artistico-professionali nelle graduatorie permanenti e/o d’istituto. Infatti, essendoci ormai dappertutto docenti di ruolo dei vari strumenti, non è più necessario mantenere le attuali pletoriche commissioni che diventano solo una grossa palla al piede per i CSA che ne devono organizzare i lavori, senza considerare i gravi danni per gli aspiranti. Sarebbe opportuno prevedere:

1.

1 docente di ruolo dello strumento specifico cui si riferisce la graduatoria;
2.

1 docente di ruolo di ed. musicale nella scuola media diplomato nello stesso strumento o in uno strumento affine;
3.

1 preside di scuola media con l’indirizzo musicale.

IMMISSIONI IN RUOLO E MOBILITA’
Per quanto riguarda le immissioni in ruolo per l’a.s. in corso e per il prossimo, bisogna che venga ristabilita la legittimità con il giusto riconoscimento della nomina agli aventi diritto.

Bisogna ricordare che l’immissione in ruolo degli aspiranti inseriti in graduatoria permanente su tutti i posti annualmente disponibili di strumento musicale, è sancita dalla legge 124/99 art. 11 comma 9 e che i Ministri Moratti e Tremonti sono quindi inadempienti verso un dettato legislativo. I posti di strumento nel frattempo sono cresciuti di molto grazie alle aperture di nuove scuole negli ultimi due anni, che svilupperanno cattedre complete a partire dal prossimo a.s.
Numerosissimi sono i ricorsi istruiti dalla CGIL Scuola per il riconoscimento almeno della nomina giuridica dall’a. s. 2002/03 a tutti i precari aventi diritto.
Per salvaguardare le nomine in ruolo nel prossimo a.s., sarà necessario prevedere nell’OM sulla mobilità, il blocco dei trasferimenti interprovinciali nelle province che presentano graduatorie permanenti con aspiranti inseriti in prima fascia. Ovviamente, per evitare di penalizzare tutti gli insegnanti di strumento musicale, il blocco dovrebbe essere numericamente limitato al numero degli aspiranti all'immissione in ruolo.

GRADUATORIE D’ISTITUTO NELLE SCUOLE DI NUOVA ISTITUZIONE
Per evitare di incrementare l’amplissimo contenzioso già in atto fra aspiranti che per varie ragioni non si sono potuti inserire nelle scuole di nuova istituzione, si è pensato di proporre le seguente soluzione nel futuro immediato:

Le scuole che attiveranno nuovi corsi dovrebbero utilizzare nell’ordine:

1. le graduatorie permanenti di strumento,

2. le graduatorie della scuola viciniore dove è già presente la specifica specialità strumentale,

A regime si dovrebbe ipotizzare l’utilizzo di un’unica graduatoria territoriale (magari stilata da una scuola polo), da cui le scuole attingeranno per la nomina dei docenti di strumento musicale.

Infine, la CGIL Scuola ha assunto l’impegno di promuovere con più frequenza sia riunioni allargate fra i coordinatori di strumento musicale di tutte le province, che riunioni di comitati ristretti fra le province più rappresentative per monitorare con più efficacia lo sviluppo e le problematiche del settore, anche in prospettiva della completa realizzazione della legge di riforma dei Conservatori e dell’istituzione dei Licei Musicali.

Roma, 17 dicembre 2002