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AFAM: il MIUR incontra i Sindacati su mobilità, organici e precari

Il confronto si conclude con l'impegno del Ministero di formalizzare a breve una proposta.

21/07/2010
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L’incontro tenutosi ieri al Ministero, alla presenza di tutti i Sindacati dell’AFAM, è stato un primo momento informativo sulle numerose problematiche da affrontare e risolvere in vista del prossimo anno accademico: organici – conversioni e nuovi settori disciplinari, mobilità, precari e graduatorie.

L’Amministrazione ha dato un’informativa ancora sommaria per quanto riguarda gli organici, le conversioni e i congelamenti delle cattedre poiché le istituzioni stanno ancora inviando gli atti utili alla definizione della situazione.

Da un primo e affrettato esame sembra che la tendenza a congelare le cattedre abbia subito un lieve aumento rispetto ai passati anni probabilmente a causa della trasformazione ancora in progress dell’offerta formativa e dei relativi piani di studio.

Il Ministero sta acquisendo verbali e delibere dei consigli accademici e qualora le proposte non trovassero adeguata motivazione saranno vagliate accuratamente ed eventualmente rinviate alle istituzioni per la modifica.

Bisognerà attendere probabilmente fino ai primi giorni di settembre per avere un quadro completo della situazione.

Per quanto riguarda la mobilità, tutti i presenti hanno convenuto che non esiste alternativa alla riproposizione dell’ordinanza dello scorso anno visto che per l’Amministrazione la mobilità docenti avviene sulle vecchie classi di concorso per quelle discipline che nella ricollocazione delle nuove declaratorie hanno trovato immediata corrispondenza. Per quelle che comportano opzioni, invece, si procederà per quest’anno a conferire solo utilizzazioni.

Si presume che la tempistica sarà più o meno quella dell’anno accademico passato.

LA FLC ha chiesto che, a seguito degli innumerevoli e datati impegni assunti dal Ministero, per i docenti degli ex Istituti Musicali Pareggiati ci siano possibilità concrete nell’immediato futuro di partecipare alla mobilità definitiva, o almeno a quella temporanea, e viceversa, perché se di comparto dell’AFAM si parla, è una discriminazione che sta superando i limiti della sopportabilità.

Agli ex IMP è stato chiesto/imposto di adeguarsi dal punto di vista giuridico, organizzativo, strutturale ordinamentale ai Conservatori di Musica e poi quando si devono applicare le regole non si arriva mai al punto di congiunzione.

Il Ministero ha risposto che per quanto riguarda la questione ex IMP, a seguito anche delle ripetute richieste sindacali, si sta predisponendo la richiesta di incontro con i delegati della Conferenza Stato-Regioni visto che le problematiche poste coinvolgono anche le competenze degli Enti Locali.

La questione precari, stabilizzazioni e graduatorie ha interessato il tavolo di confronto con ampia partecipazione dei presenti.

Considerato che il DPR per la disciplina del reclutamento e la programmazione del sistema dell’AFAM non è ancora stato definito , che il suo iter è stato interrotto e pare sia recuperato proprio in questi giorni e comunque necessita ancora di passaggi complessi e non veloci (Parlamento, Corte dei Conti, Consiglio dei Ministri, G.U.), la soluzione del precariato va trovata in tempi ragionevoli per dare risposte adeguate al personale in servizio da molti anni senza possibilità di essere stabilizzato ma anche per dare maggiore solidità all’offerta formativa e ai servizi tecnici e amministrativi.

Purtroppo in mancanza di regole, per il personale amministrativo e tecnico si stanno ricreando le condizioni di cinque anni fa: il personale che va in pensione può essere sostituto solo da precari con contratto a termine e senza possibilità di stabilizzazione. Si tratta di circa duecento persone con almeno quattro anni di servizio, su posti in organico definiti nel 1999.

Per il momento abbiamo chiesto che per gli amministrativi e i tecnici (ausiliari), su domanda degli interessati da rivolgere direttamente al Consiglio di Amministrazione della sede di servizio, sia data la proroga del contratto anche per l’anno accademico 2010/2011.

Per il personale docente la situazione è ancora più complessa e gli anni di precariato vanno dai sette ai quindici con tutte le conseguenze del caso: impossibilità di dare un minimo di continuità didattica, di programmare il futuro sia per le persone che per le istituzioni, pendolarismo che si muove su tutta la Penisola.

Tutti i Sindacati hanno chiesto che l’Amministrazione emani una direttiva che ricollochi le discipline “targate” con le vecchie classi di concorso nei nuovi settori disciplinari così com’è avvenuto per i docenti di ruolo in servizio, che si faccia parte attiva per promuovere iniziative concrete di stabilizzazione per tutti i docenti compresi nelle graduatorie ex L.143 e che sia definita la maniera per dare “cittadinanza” alle graduatorie di istituto perché i docenti precari nominati da queste ultime sono ormai in numero significativo e hanno maturato anni di servizio. Il tutto ovviamente a costo zero per lo Stato visto che gli organici dell’AFAM sono fermi al 1999 e tutti i precari sono su posti in organico.

Sulla base dell’ampio confronto e delle richieste avanzate, l’Amministrazione si è impegnata a produrre una proposta scritta alla quale risponderemo non appena ci arriverà.