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AFAM: chiediamo tempi certi per la statizzazione di tutto il personale degli ex istituti musicali pareggiati

La FLC CGIL in presidio unitario con CISL Università e UIL Scuola RUA lo scorso 20 febbraio: " vanno subito erogati i fondi per il 2108 dalla legge di Bilancio".

26/02/2018
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Martedì 20 febbraio 2018 è stato organizzato davanti al MIUR un presidio indetto da FLC CGIL, UIL RUA, CISL, per chiedere l’immediata emanazione dei provvedimenti attuativi delle leggi sulla statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati, a partire dai decreti di ripartizione delle risorse per il 2018. Erano presenti rappresentanti degli ISSM di Catania, di Taranto, di Terni che hanno occupato le scale del Ministero per attendere di essere ricevuti dal capo Dipartimento professor Mancini ed esporre le loro ragioni, che parlano di stipendi non pagati, di un futuro incerto per l’offerta formativa delle istituzioni che continuano a dare risposte a un numero considerevole di studenti, presenti in piazza con un rappresentante della consulta studentesca di Terni.

Dopo una lunga attesa, una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dai vertici della direzione AFAM del MIUR: dal Capo dipartimento per la formazione superiore e la ricerca prof. Marco Mancini, il Direttore generale dott. Daniele Livon, il Vice capo gabinetto dott.ssa Marcella Galgano.

Nell'incontro si sono evidenziate le criticità del momento. A fronte di una legislazione di cui si riconosce l'efficacia, anche attraverso adeguati stanziamenti della Legge di Bilancio per il 2018, la delegazione ha sottolineato la situazione paradossale per cui in alcuni ex IMP il personale è anche da mesi senza stipendio e le casse  di alcuni istituti sono completamente vuote. Preoccupa la tempistica di attuazione della statizzazione di tutte le istituzioni interessate e si ritiene necessaria la tempestiva emanazione dei decreti attuativi.

A fronte di proposte della delegazione FLC CGIL di un utilizzo del fondo per la statizzazione che garantisca il passaggio del personale nei ruoli dello stato già dalla fine del 2018, il prof. Mancini non ritiene le proposte applicabili, in quanto è la legge stessa a prevedere il “graduale passaggio” del personale. Il termine del processo di statizzazione sarà possibile solo nel 2020, sottolineando la complessità di un iter che comporta una “piena assunzione di responsabilità” da parte del MIUR. Il professor Mancini ribadisce l'impegno all'erogazione del saldo del fondo ordinario già ripartito per il 2017 e alla veloce ripartizione di quello del 2018.

Ai fini della statizzazione, l’individuazione dei requisiti per l’accesso e la redazione dei decreti per cui è prevista una condivisione con UPI e ANCI (che hanno chiesto un incontro) richiedono tempi maggiori. La delegazione ha chiesto con fermezza la garanzia per l'individuazione di criteri corretti che prevedano una flessibilità per le situazioni più critiche. In merito alla gestione di eventuali debiti pregressi, il prof. Mancini sottolinea che la legge non prevede da parte del MIUR la copertura degli stessi, non considerandoli però ostativi al processo di statizzazione.

 Il dott. Livon ha comunicato alla delegazione che il mandato di pagamento del saldo del fondo ordinario del 2017 è stato firmato il 15 febbraio e che i trasferimenti dovrebbero presto arrivare. Definisce “in dirittura d'arrivo” il decreto di ripartizione del fondo ordinario del 2018, che però deve essere sottoposto a UPI e ANCI e deve poi passare alla Corte dei conti. Prevede che questo fondo, possa essere ripartito, presumibilmente secondo i criteri consolidati, entro l'inizio del mese di marzo.

Più complesso l'iter degli altri decreti, anche se l'obiettivo è chiaro. Specifica che i diversi livelli degli stanziamenti per la statizzazione previsti per i singoli anni del triennio 2018/2020 potrebbero essere gestiti secondo “leve” diverse, non necessariamente “progressive”, anticipando le risorse maggiori alle Istituzioni più in difficoltà. Conferma che il passaggio del personale sarà simultaneo per tutti i lavoratori del comparto (sempre nel 2020) e che il personale interessato sarà quello dell'organico “fotografato” alla data di emanazione del DL 50/2017. Riguardo alle possibili relazioni del risultato elettorale con l'iter del processo di statizzazione, il dott. Livon rassicura la delegazione, in quanto la procedura riguarda l’ applicazione di leggi e norme già esistenti.

La FLC CGIL considera parzialmente rassicuranti le informazioni ricevute nell’incontro e non abbandonerà l’attenzione critica sino ad ora dimostrata, fino a quando non verrà garantita al personale e agli studenti la certa prosecuzione dell’attività formativa delle Istituzioni, attraverso il processo di statizzazione previsto dalla legislazione vigente.